Una nuova divisiva dieta dimagrante passa dai medicinali anti-diabetici. Il nome sulla bocca di tutti è Ozempic: un farmaco utilizzato per trattare adulti affetti da diabete di tipo 2. Nel giro di meno di 12 mesi si è diffuso prima tra le celebrità americane e poi oltre le colline di Hollywood. Nel solo mese di gennaio i dottori americani hanno superato le 300.000 prescrizioni mensili. Ma quali sono le soluzioni alternative a Ozempic per dimagrire in sicurezza?

Soluzioni alternative al farmaco Ozempic

Il farmaco Ozempic è commercializzato in forma di siringhe riempite per iniezione sottocutanea. Il suo principio attivo, il semaglutide, agisce favorendo il controllo dei livelli di glucosio nel sangue. Ergo, in un soggetto anche non diabetico, crea un drastico calo di appetito. La scelta del farmaco per dimagrire è controversa e non priva di effetti collaterali. Infatti, il dimagrimento è talmente fulmineo che i tessuti non sempre riescono ad adattarsi abbastanza in fretta e aumentano le richieste di trattamenti di chirurgia estetica per contrastare la perdita di volume. C’è anche incertezza sui possibili effetti a lungo termine.

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Per avere un risultato simile in totale sicurezza si può agire sempre sui livelli di glucosio del sangue, andando a scegliere alimenti che abbiano un basso indice glicemico. Come chiarisce MyPersonalTrainer.it, l’indice glicemico esprime la capacità dei carboidrati contenuti negli alimenti di innalzare la glicemia nel sangue.

Come sfruttare le proprietà nutritive degli alimenti per dimagrire

Per esempio, il carboidrato con l’indice glicemico più alto è lo zucchero bianco, perché viene assorbito in toto senza richiederne la digestione. Si intuisce, quindi, che andrebbe tolto perché il senso di fame ricompare più in fretta con gli alimenti ad alto indice glicemico.

Altri zuccheri, come il fruttosio, per essere impiegati a scopo energetico devono essere prima metabolizzati. Per questo processo hanno un indice glicemico inferiore a quello del glucosio. Cosa mangiare quindi? Possibilmente carboidrati complessi come gli amidi e integrali, tendono a saziare più a lungo senza stimolare ulteriormente il senso di fame.

La dieta in pratica

La messa in pratica dei principi sopra indicati hanno dato vita alla dieta dell’indice glicemico, che sfrutta la gestione dei livelli di glucosio nel sangue al fine della perdita di peso. Alimenti da ingerire con cautela sono: miele, frutta zuccherina come l’uva o le banane mature, pane e riso bianco. Da privilegiare invece: pasta, pane e tutti i cereali integrali, legumi, yogurt, mele e pesche. Andando semplicemente a sostituire i carboidrati con la loro versione integrale – pane, pasta, pizza, riso – si può avere risultati importanti sulla bilancia, senza perdere il piacere per il buon cibo.

Nel dettaglio, per riferimento, un indice glicemico alto è da considerarsi da 70 in su, medio tra 56 e 69 e basso da 55 in giù. Per trovare un elenco accurato degli alimenti si può fare riferimento, per esempio, al database gratuito dell’indice glicemico dell’Università di Sydney. Per perdere peso la necessità è ridurre in ogni caso gli apporti calorici, ossia consumare più di quanto si ingerisca.

Tenere presente l’indice glicemico degli alimenti – associato ad una vita quanto più possibile non sedentaria – può essere un’alternativa naturale ad altre soluzioni drastiche di moda. Senza dimenticare però di rispettare in ogni caso il fabbisogno calorico quotidiano.

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Virginia Allegra Donnini

Virginia Allegra Donnini

Con un background di studi ed esperienze lavorative a cavallo tra economia, marketing e moda scrivo di tendenze, pop culture, lifestyle. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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