Buone notizie per i viaggiatori: dopo le grandi difficoltà incontrate per ottenere il rinnovo del passaporto, lo si potrà richiedere alle Poste Italiane. Il nuovo progetto, in fase di sperimentazione, si chiama Polis: grazie ai fondi PNRR, permetterà a 16 milioni di italiani di poter ritirare il passaporto presso gli uffici postali, risparmiando tempo e agevolandone il rilascio.

Non fatevi però ingannare dalle informazioni ancora confusionarie: la prima fase di sperimentazione è iniziata il 3 marzo 2024 in due comuni del bolognese, San Pietro in Casale e Toscanella. Dall”11 marzo 2024 sarà la volta di 500 comuni del Veneto, per poi proseguire con l’obiettivo di estendersi in tutti i comuni d’Italia al di sotto dei 15000 abitanti.

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Come funziona il ritiro del passaporto alle Poste?

Il Ministro dell’interno Matteo Piantedosi ha firmato con le Poste Italiane l’accordo per rendere i piccoli comuni più agevoli nel rilascio del passaporto, attraverso lo sportello postale: «Grazie alla collaborazione con le Poste Italiane, sposteremo il baricentro del Viminale per agevolare i cittadini» ha dichiarato il Ministro il 1 marzo 2024, giorno in cui è stato firmato l’accordo. Questo dovrebbe facilitare le operazioni di rinnovo e ritiro del passaporto: dopo la Pandemia, infatti, le operazioni per il suo ottenimento sono rallentate al punto tale che, ad oggi, sono necessari quasi 9 mesi per ottenere il documento. Le Poste si occuperanno anche delle denunce di smarrimento o di furto, alleggerendo così il lavoro delle Questure. Il passaporto potrà, inoltre, essere inviato – tramite richiesta del cittadino – direttamente alla dimora del richiedente.

Per ottenere il passaporto varranno le regole applicate normalmente dalla Questura: bisognerà consegnare un documento di identità, il codice fiscale, due fotografie, pagare la canonica tassa di 42.50 Euro e una marca da bollo di 73.50 Euro. Grazie al progetto Polis, l’operatore incaricato alle Poste, avrà a disposizione direttamente le informazioni necessarie e le invierà all’ufficio di Polizia competente. Il progetto trasforma le Poste Italiane in uno sportello unico, agevolando i piccoli comuni, che spesso sono distanti dalle Questure di riferimento. Polis renderà più semplice e veloce l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione in 7.000 Comuni al di sotto di 15000 abitanti. Se i Paesi coinvolti daranno un riscontro positivo, si provvederà ad estendere il progetto in tutta Italia entro la fine del 2024.

Il progetto Polis per il “passaporto veloce”

Nello specifico il progetto Polis è stato finanziato attraverso 800 milioni di Euro dal fondo PNRR, oltre a circa 400 milioni di Euro di investimenti da parte di Poste Italiane. «Il progetto Polis non riguarda solamente i passaporti: è possibile ritirare certificati anagrafici e di Stato Civile, certificati previdenziali e attestati per le pratiche di volontaria giurisdizione. L’unione fra il Viminale e le Poste Italiane soddisferà le esigenze dei cittadini» ha concluso il Ministro Piantedosi.

Questo progetto ha suscitato anche critiche, da parte di alcuni politici, come il deputato di Azione Fabrizio Benzoni: «Siamo davanti a una sperimentazione che partirà in soli due Comuni nel bolognese sotto i 15000 abitanti e pochi comuni veneti. Attenzione a far credere agli italiani che da domani, presentandosi alle Poste, riusciranno ad ottenere il passaporto. La verità è che non sappiamo quando terminerà la sperimentazione e quando questo annuncio diventerà davvero realtà per i cittadini». Allo stesso tempo questo progetto ha già dato ottimi riscontri nei comuni in cui è stato sperimentato. Nonostante la sperimentazione, rimane incoraggiante sapere che si stia cercando di agevolare i cittadini, consentendo di ridurre le tempistiche per viaggiare all’estero e non solo.

 

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Edoardo Casolo

Edoardo Casolo

Edoardo Casolo sono appassionato di geopolitica, cinema e cultura, di viaggi e di industria video-ludica. Vicentino ma vivo a Venezia, città che ho amato dal primo momento in cui l'ho vista. Con il laboratorio di giornalismo cerco di realizzare il mio sogno di diventare pubblicista.

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