Il 20 marzo si celebra la Giornata mondiale della Felicità, un’occasione per riflettere su uno degli aspetti più importanti della nostra esistenza. Istituita dalle Nazioni Unite nel 2012, questa giornata mira a riconoscere la felicità come un obiettivo fondamentale dello sviluppo globale e a promuovere politiche che migliorino il benessere delle persone. Oggi siamo più felici o più infelici rispetto al passato?

La Giornata della Felicità oggi: i dati mondiali

Secondo il World Happiness Report, un’indagine annuale condotta dalle Nazioni Unite, la percezione della felicità varia in base a fattori economici, sociali e politici. Negli ultimi anni, complice la pandemia, le guerre e l’instabilità economica, il livello medio globale di felicità ha subito delle fluttuazioni.

Tuttavia, alcuni Paesi hanno mostrato una notevole resilienza, mantenendo standard elevati di benessere e soddisfazione personale. Innanzitutto, le principali variabili considerate per misurare la felicità includono: reddito pro capite, sostegno sociale, avere una vita sana, libertà di scelta, generosità, bassa corruzione.

Il Paese più felice al mondo negli ultimi anni è stata la Finlandia, che guida la classifica grazie a un forte senso di comunità, un sistema di welfare efficiente e un ambiente naturale favorevole alla qualità della vita. Seguono Danimarca, Islanda e Svizzera, confermando il primato delle nazioni nordiche. In Europa, quindi, le nazioni scandinave continuano a dominare le classifiche, mentre l’Italia si trova a metà classifica. In particolare, le città italiane più felici sono spesso quelle con una migliore qualità della vita. Come Bolzano, Trento e Bologna: dove la combinazione di servizi, lavoro e ambiente è tra le più equilibrate. A livello globale, oltre ai Paesi nordici, anche nazioni come il Canada, l’Australia e la Nuova Zelanda figurano tra i posti con la popolazione più soddisfatta.

L’impatto dei media. Come incrementare il benessere?

Un aspetto piuttosto rilevante nella percezione della felicità è sicuramente il ruolo dei media. Siamo costantemente bombardati da notizie negative: crisi economiche, guerre, cambiamenti climatici e disastri naturali. Questo flusso di informazioni può generare ansia, stress e pessimismo, riducendo il senso di benessere.

I media possono essere anche una potente forza positiva. Documentari ispirazionali, storie di successo e movimenti sociali che promuovono la solidarietà possono influenzare in modo benefico l’umore collettivo. Inoltre, l’uso consapevole dei social media, evitando paragoni tossici e scegliendo contenuti stimolanti, può migliorare la percezione della propria vita. La visione e la missione che il giornalismo costruttivo cerca di diffondere ancora oggi (forse oggi più che mai, dato il periodo storico) nel mondo.

In generale, molti studi dimostrano che la felicità non dipende solo dal reddito o dallo status sociale, ma anche da abitudini quotidiane e atteggiamenti mentali. Ecco alcuni modi per migliorare il proprio livello di felicità:

  • praticare la gratitudine, concentrandosi sugli aspetti positivi della vita;
  • coltivare relazioni sociali, poiché il supporto umano è essenziale per il benessere;
  • fare attività fisica, che stimola il rilascio di endorfine;
  • limitare il consumo di notizie negative, per ridurre ansia e stress;
  • trascorrere tempo nella natura, elemento chiave del benessere nelle nazioni più felici.

In conclusione, la Giornata Mondiale della Felicità ci ricorda che il benessere non è un lusso, ma un diritto. Sebbene fattori esterni possano influenzare la nostra percezione della felicità, ci sono molte azioni che possiamo intraprendere per migliorarla (tra cui iscriversi a BuoneNotizie.it, per ricevere le migliori notizie ogni giorno).

E se è vero che alcuni Paesi sembrano avere una qualità della vita superiore, in realtà nel nostro piccolo ognuno di noi può contribuire a costruire un mondo più felice. Attraverso scelte consapevoli, relazioni significative e un approccio positivo alla vita.

Condividi su:
Avatar photo

Virginia Donnini

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici