Una smart-card consentirà ai cittadini di monitorare in modo limpido e cristallino il ciclo di smaltimento e riciclo dei rifiuti: il comune di Spilamberto (Modena) si pone all’avanguardia con un modello gestionale unico nel suo genere in Europa.

L’iniziativa, che ha ricevuto un apporto decisivo dal finanziamento della regione Emilia-Romagna nell’ambito del Piano d’Azione per lo Sviluppo Ambientale, costituisce un’originale evoluzione del sistema di raccolta differenziata e avrà inizio ufficialmente il prossimo 28 novembre 2011. Già da un paio di giorni ecovolontari e tutor del Gruppo Hera (l’azienda che gestisce i rifiuti) hanno iniziato a mobilitarsi per informare e supportare i cittadini che in questi giorni riceveranno le smart-cards. I primi a essere mobilitati saranno gli abitanti della frazione di San Vito del comune di Spilamberto, comprese le zone rurali e la frazione di La Busa, per un totale di 1000 utenze e 500 cassonetti, ma entro i primi mesi del 2012 il sistema verrà esteso a tutto il territorio comunale.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Ma in cosa consisterà il cambiamento? In pratica, i contenitori per la raccolta dei rifiuti differenziati, verranno dotati di dispositivi intelligenti in grado di riconoscere l’utenza; l’uso di una smart-card, rigorosamente personalizzata (nella foto Hera, a lato), consentirà l’utilizzo dei cassonetti in modo selettivo, solo ai cittadini e alle attività del territorio: le tessere permetteranno inoltre di registrare i conferimenti e di seguire i rifiuti, dal momento in cui vengono depositati dai cittadini fino al loro trasporto negli impianti di recupero e smaltimento. “Un intervento“- ha spiegato il Gruppo Hera – “che realizza un modello gestionale unico nel panorama europeo, che garantisce la completa tracciabilità del ciclo dei rifiuti”.

L’aspetto maggiormente innovativo dell’iniziativa è proprio questo: la sensibilizzazione dei cittadini, che potranno verificare l’efficienza del sistema e maturare una consapevolezza maggiore che li induca ad affrontare la raccolta differenziata non come un mero obbligo ma soprattutto come un diritto. L’effettiva finalità del sistema è in realtà duplice: la smart-card costituisce infatti non solo uno strumento di controllo nelle mani dei cittadini, ma anche uno strumento di controllo sui cittadini stessi. Il tutto, veicolato da una tecnologia innovativa e in nome di una maggiore efficienza.

Il nuovo sistema – ha affermato il Sindaco di Spilamberto, Francesco Lamandini – è estremamente semplice da utilizzare, ma siamo consapevoli che per il successo del progetto la collaborazione di tutti i cittadini sarà decisiva. Lo scopo del cambiamento è arrivare al 70% di raccolta differenziata, senza incidere sui costi del servizio. Per fare questo è importante mettere in campo tutti i sistemi di raccolta, creando così una rete forte ed efficace di strumenti diversificati: la gestione dei cassonetti stradali, il porta a porta target e la massima valorizzazione della stazione ecologica. Si tratta di una sfida importante, ma che a Spilamberto vogliamo vincere.”

Per approfondire:

Francia: addio cassonetti, rifiuti aspirati sotto terra
Napoli risorge attraverso Facebook
Camion della spazzatura alimentati dai rifiuti stessi

Martina Fragale

Martina Fragale

Giornalista pubblicista dal 2013 grazie alla collaborazione con BuoneNotizie.it, di cui oggi sono direttrice. Mi occupo di temi legati all’Artico e ai cambiamenti climatici; come docente tengo corsi per l’Ordine dei Giornalisti e collaboro con l’Università Statale di Milano.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

No Comments

  • Roberto ha detto:

    Questa tecnologia può permettere un secondo aspetto importantissimo. Quello che manca nella nostra gestione dei rifiuti e la libera CONCORRENZA, basta con i monopoli nelle città. Il cittadino fornito di smart card, dovrebbe poter scegliere il cassonetto in cui smaltire i propri rifiuti. Ad esempio se in città ci fosse un servizio gestito in cooperazione basato sulla corretta gestione dei rifiuti e un cassontetto di un monopolista preso a caso.. Iren, il cittadino potrebbe scegliere di ricevere la bolletta di smaltimento dal primo anche se costa un po di più (tutto da dimostrare) quando non vuole che i suoi rifiuti vadano a finire in un costruendo inceneritore ad inquinare l’aria… (cito il caso parma solo ad esempio).

Leave a Reply

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.