Green economy e sfruttamento sostenibile delle risorse naturali: ecco il tema dell’edizione 2012 della Giornata mondiale dell’ambiente (World Environment Day), che si festeggia il 5 giugno con lo slogan “Economia verde: ne fai parte?’. L’obiettivo delle Nazioni Unite è quello di coinvolgere gli abitanti del Pianeta a fare la loro parte nel promuovere il passaggio ad un’economia tradizionale ad un’economia più “amica dell’ambiente”.

La sfida della Giornata mondiale dell’ambiente 2012 è, quindi, quella di puntare i riflettori sulla crescente domanda di risorse in tutti i settori, dall’agricoltura all’industria, al commercio. Un caso emblematico per tutti è quello delle riserve di acqua dolce: queste rappresentano il 2,5% del volume totale delle acque del Pianeta, ma in realtà solo 200.000 km cubi di “oro blu” sono accessibili.

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Secondo la Fao, entro il 2025, ci saranno 1,8 miliardi di persone che abiteranno in paesi o regioni alle prese con problemi di scarsità d’acqua. Nel frattempo, circa 13 milioni di ettari di foreste vengono eliminati ogni anno, inclusi 6 milioni di foreste primarie – gioielli di natura incontaminata. Le cause della deforestazione sono diverse: industria del legname, conversione delle foreste in terreni agricoli, raccolta di legna da ardere e incendi.

Secondo l’Onu, la minaccia planetaria è quella di un ”uso insostenibile delle risorse naturali” e l’unica via d’uscita è l’economia verde, diventata il mantra di ogni riunione internazionale, incluso il G8. La crescita della popolazione mondiale, infatti, non si arresta. E dai 7 miliardi di persone attuali si prevede un aumento fino a 9 miliardi di persone entro il 2050. “Questo significa una maggiore pressione su città già affollate – afferma il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, nel suo messaggio ufficiale – dove vive oltre la metà dell’intera popolazione globale, e sulle risorse naturali, dal momento che cresce la domanda di cibo, acqua ed energia”.

”Dobbiamo sfatare – spiega Ban Ki-moon – il mito che ci sia un conflitto fra benessere economico e salute dell’ambiente. Con politiche intelligenti e investimenti giusti, i paesi possono proteggere il loro ambiente, far crescere le loro economie, creare posti di lavoro decenti ed accelerare il progresso sociale”. 

Per questo, al prossimo summit di Rio (Rio +20) sullo sviluppo sostenibile il segretario generale dell’Onu cercherà di trovare il consenso dei leader del Pianeta su un punto chiave: ‘Misurare la crescita e il benessere solo con il Prodotto interno lordo (Pil) non è adeguato. In questa giornata mondiale per l’ambiente – spiega il segretario dell’Onu nel suo messaggio – alla vigilia di questa storica conferenza, faccio appello a governi, imprese e tutti i membri della società perché facciano le scelte che assicurino un futuro sostenibile, il futuro che vogliamo”.

Fonte: www.unep.org/wed/ e www.ansa.it

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Laura Pavesi

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