Se a Napoli le elezioni del sindaco si svolgessero oggi, voterebbe per Luigi De Magistris il 70% dei cittadini partenopei. Un vero trionfo, se si tiene conto del successo plebiscitario già riscosso alle elezioni amministrative dell’anno scorso, quando De Magistris era stato eletto al primo turno con il 65,4% dei voti. Rispetto alle consultazioni del maggio 2011, i risultati della nuova edizione del Governance Poll, realizzata da Ipr Marketing e pubblicata dal “Sole 24 Ore”, mostrano un ulteriore e sensibile incremento di consensi nel confronti dell’attuale sindaco partenopeo.

I risultati dell’indagine annuale con la quale Governance Poll monitora i livelli di consenso riscossi dai “primi cittadini” italiani, testimonia un trend decisamente positivo. E per quanto riguarda Napoli, il risultato è ancora più significativo. Per due motivi:

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1.

Il primo riguarda la stessa Napoli: una città tradizionalmente all’ordine del giorno per l’interminabile elenco di problemi. Dietro i consensi conseguiti da De Magistris nei suoi primi sei mesi di mandato, traspare il volto di una Napoli nuova: meno fatalista e più consapevole delle proprie capacità di reazione.La prima cosa da dire – ha significativamente sottolineato il primo cittadino di Napoli – è che questo risultato non è un voto al sindaco, ma un voto alla città. Perché credo che questo sia il frutto della straordinaria energia positiva e partecipazione democratica delle cittadine e cittadini napoletani. I cittadini sono quel plusvalore economico che ci consente di affrontare un momento di crisi dura come quella che stiamo vivendo.

L’affermazione di De Magistris mette perfettamente a fuoco la questione: il successo dell’attuale amministrazione comunale nasce dalla consonanza di obiettivi tra la classe politica e i cittadini napoletani. In un certo senso, De Magistris non sta facendo altro che seguire l’esempio e l’impulso di quei tantissimi cittadini che, con straordinario senso civico, si sono attrezzati e organizzati per ripulire le strade della loro città: studenti, lavoratori, ma anche mamme, anziani e bambini.

Non a  caso, quindi, i principali successi conseguiti in questi primi mesi, riguardano l’annoso problema dei rifiuti: contemporaneamente alla drastica riduzione dei rifiuti in strada, a partire da giugno dell’anno scorso, a Napoli è stata introdotta la raccolta differenziata. Per il momento, l’introduzione riguarda i quartieri di Vomero, Posillipo, Barra, Ponticelli e Scampia, ma il proposito è di estendere progressivamente la differenziata a tutta la città.

All’introduzione della differenziata, si sono aggiunti il reclutamento di 250 nuovi addetti allo spazzamento e lo stop alla costruzione del contestatissimo termovalorizzatore. Si tratta, come si può facilmente notare, di una serie di obiettivi parziali che rientrano in un programma generale che potremmo riassumere in una formula efficace: ripulire Napoli e restituirle la sua dignità di “capitale mediterranea”.

 

2.

Il secondo aspetto positivo emerso dall’inchiesta del Governance Poll, un aspetto che marca una differenza decisiva rispetto ai risultati emersi nel passato, è il fatto che nel sondaggio, i primi quattro posti sono infatti occupati da sindaci meridionali.

De Magistris è seguito – a breve distanza – dai sindaci di Cagliari, Bari e Salerno. Un capovolgimento decisivo, rispetto agli anni scorsi: una boccata d’aria nuova e fresca che lascia sperare in un superamento dello storico scollamento fra cittadini e classe politica nel nostro Mezzogiorno.


Per approfondire:

Studente crea app per facilitare la differenziata      
Napoli dice sì all’eco-spesa     
Napoli, ecco la sanità che funziona     
Napoli risorge attraverso Facebook     

 

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Martina Fragale

Martina Fragale

Giornalista pubblicista dal 2013 grazie alla collaborazione con BuoneNotizie.it, di cui oggi sono direttrice. Mi occupo di temi legati all’Artico e ai cambiamenti climatici; come docente tengo corsi per l’Ordine dei Giornalisti e collaboro con l’Università Statale di Milano.

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No Comments

  • Lazza ha detto:

    In che senso a Napoli è iniziata la raccolta differenziata? Non vorrei dire, ma nei vari comuni che frequento, qui in Veneto, esiste da 10 anni…