Un riconoscimento a coloro che si sono distinti mettendosi al servizio della comunità diventando un esempio positivo per l’opinione pubblica. Questo l’obiettivo del Premio “Il Campione” istituito dal fondatore e presidente dei City Angels Mario Furlan (seduto al centro nella foto).

Agli 11 “campioni” che si sono impegnati in prima linea nell’ambito del sociale, della legalità e del civismo è stato assegnato il premio “Il Campione”, una statuetta che rappresenta la sagoma di un uomo con un grande cuore in mano. La statuetta è stata realizzata dai detenuti del carcere di Bollate che lavorano nella cooperativa sociale “Il passo”, che si batte per il loro reinserimento sociale.

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Durante la cerimonia, condotta da Jo Squillo sono stati premiati, per l’impresa sociale, Michela Jesurum, che dalla sua società di marketing ha creato uno spin off no profit, Energie Sociali Jesurum Lab, per far fare del bene alle aziende con iniziative sociali. Per il coraggio, Andrea Caschetto, l’ambasciatore del sorriso, giovane di Ragusa, operato di tumore al cervello a 15 anni, e che da anni viaggia nel mondo per portare un messaggio di pace e speranza.

Per le emergenze, Marcello Mancini, fondatore e titolare di Performance Strategies, azienda leader nella formazione. In occasione del terremoto nel Centro Italia, ha creato un’organizzazione senza scopo di lucro, DireFare, che ha coinvolto per due giorni nel teatro di Ascoli Piceno i protagonisti della formazione italiana al fine di raccogliere fondi per i terremotati. DireFare è poi diventata un’organizzazione permanente, pronta a entrare in azione, e fornire il suo aiuto, in occasione di qualsiasi cataclisma.

Campionessa per la lotta alla violenza di genere, Stefania Bartoccetti, fondatrice dell’Associazione di Volontariato Telefono Donna, che tramite l’ascolto telefonico offre il suo aiuto alle donne e alle famiglie in difficoltà, affrontando i più disparati tipi di disagio.

Campione per i giovani, Gianpietro Ghidini, padre di Emanuele, 16enne che alle due di notte del 23 novembre 2013, in seguito all’assunzione di una pasticca di Lsd, si suicida gettandosi nel fiume Chiese, a pochi passi da casa. In quello stesso fiume dove, in passato, aveva liberato un pesciolino rosso. Da allora gira l’Italia per mettere in guardia i giovani sul rischio della droga, grazie alla Fondazione Pesciolinorosso.

Per lo sport è stato premiato il progetto Freedom Rugby, creato dall’Associazione Sportiva Rugby Milano e dall’Istituto Penale Minorile Cesare Beccaria di Milano. Con questo progetto, nato 10 anni fa, grazie al gioco i giovani detenuti imparano a gestire l’aggressività e a rispettare le regole e gli avversari. Ha ritirato il premio Valerio Savino, allenatore della squadra e responsabile del progetto.

Premiata anche la Fondazione Ferrero di Alba, per l’economia, anima solidale della nota azienda dolciaria. La Fondazione offre agli Anziani Ferrero (persone che hanno lavorato almeno 25 anni in azienda) un programma di attività creative, ricreative, sociali e solidali, cui si accompagnano servizi di assistenza sociale e sanitaria. Alcuni di questi programmi sono aperti a tutti gli anziani di Alba. Inoltre, promuove iniziative culturali e artistiche nella città e aiuta l’asilo locale, oltre a sostenere ricerche scientifiche e dottorati di ricerca. Ha ritirato il premio Nunzio Pulvirenti, Vicepresidente della Fondazione Ferrero.

Premiata per la lotta allo spreco ha ritirato il premio Alberto Piccardo, Presidente di Recup, associazione milanese che recupera il cibo avanzato nei mercati e lo dona agli anziani poveri.

Un premio anche per il rispetto, a Maria Beatrice Benvenuti, 24enne romana, primo arbitro donna del rugby professionistico, per questo presa di mira da un ambiente ancora maschilista.

Infine, per il superamento della disabilità, Gaetano Fuso, malato di Sla, ha dato vita al progetto “Io Posso”, supportato dall’associazione 2HE, che promuove iniziative tese a consentire, a chi è affetto da disabilità, di migliorare la propria qualità di vita, soddisfare i propri bisogni, realizzare le proprie aspirazioni e desideri. “Io Posso” ha centrato il primo obiettivo del suo ambizioso progetto, realizzando la «Terrazza “Tutti al mare!”», un accesso al mare attrezzato per ospitare disabili motori, sorto nella splendida cornice salentina di San Foca (Marina di Melendugno, Lecce).

All’interno del Premio “Il Campione”, è stato conferito anche il premio “Campione della gente”, realizzato in collaborazione con Coop Lombardia e scelto dai cittadini tra una rosa di dieci candidati. Il vincitore è Pasquale Longhi, medico neurochirurgo in pensione che, con l’Ambulatorio Polispecialistico di Medicina solidale “San Ludovico da Casoria”, offre un punto di riferimento a chi si trova nel bisogno e necessita di consulenze mediche gratuite, farmaci, o anche solo di un incoraggiamento.

Sempre nell’ambito de “Il Campione” è stato assegnato il premio “Il Campioncino”, un riconoscimento attribuito a giovani che si sono distinti per gesti di solidarietà o iniziative atte a sensibilizzare la comunità sull’impegno civico e sociale. Quest’anno il premio è stato conferito a due scuole: il Liceo Scientifico Giulio Casiraghi di Cinisello Balsamo, che ha portato avanti un progetto di rigenerazione dei beni comuni della città, e l’Istituto Marcora di Inveruno, che nel 2017 ha dato vita a progetto di Alternanza Scuola Lavoro “Energia per la vita”, il cui obiettivo primario è stato la realizzazione di un impianto fotovoltaico e la trivellazione di un pozzo per l’approvvigionamento di acqua ad Archer’s Post, in Kenya.

Durante la cerimonia è stato anche presentato il sondaggio di Renato Mannheimer sui 10 personaggi pubblici che secondo gli italiani si adoperano maggiormente per il bene del prossimo. Al primo posto, con distacco, Papa Francesco, seguito da Gino Strada di Emergency e dall’attrice Angelina Jolie.

I vincitori sono stati selezionati da una giuria formata dai direttori e giornalisti di 17 organi d’informazione: Affaritaliani.it, Ansa, Avvenire, Corriere della Sera, Famiglia Cristiana, Il Giornale, Il Giorno, La Gazzetta dello Sport, La Repubblica, La Stampa, Leggo, Libero, Metro, Radio Lombardia, Tgcom24, Tgr Rai e Wikimedia Italia.

Chi sono i City Angels

Onlus costituita da volontari di strada d’emergenza, i City Angels nascono a Milano nel 1994 su iniziativa del docente universitario di Motivazione e crescita personale Mario Furlan. Gli Angeli sono impegnati nell’assistenza e aiuto a emarginati, senzatetto, immigrati, tossicodipendenti, disabili e anziani, nonché nella prevenzione e contrasto della criminalità da strada, in collaborazione con le forze dell’ordine. Oggi i City Angels sono presenti in 16 città italiane: Milano, Roma, Torino, Cagliari, Messina, Brescia, Bergamo, Modena, Parma, Rimini, Monza, Novara, Lecce, Como, Varese, Campomarino (Cambobasso), con oltre 500 volontari, di cui la metà donne. L’età media dei volontari è dai 20 ai 40 anni, con punte fino ai 70. L’età minima è 18 anni. Dal 2014 i City Angels sono presenti anche a Lugano, in Svizzera. Ogni anno, in media, gli Angeli distribuiscono ai senzatetto oltre tre milioni di pasti e novecento mila capi d’abbigliamento, coperte e sacchi a pelo. Inoltre, accompagnano annualmente oltre 4mila persone con il servizio scorta, rivolto principalmente alle donne, e intervengono in centinaia di casi di aggressioni, scippi, risse.

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