Nel corso del 2023 sono stati pubblicati diversi report che mostrano un aumento dell’attività hacker in Italia. Secondo l’ultimo, pubblicato il 15 settembre, l’80% delle vittime sono piccole e medie imprese, derubate di dati personali e sottoposte a ricatto. In generale, gli attacchi hacker sono aumentati, nell’ultimo trimestre, del 34,6%, rispetto al precedente. Come ci si può difendere da questi attacchi?

Le linee guida per difendersi dal furto di dati

Il crimine informatico più diffuso, che colpisce anche molti privati, è il furto di dati sensibili in cambio del pagamento di un riscatto. Per questo è importante adottare alcune precauzioni, al fine di preservare se stessi o l’azienda da attacchi che colpiscono chiunque. I seguenti punti sono stati stilati da Reti Spa, una società italiana di consulenza per la rete.

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  • Aggiornare sempre i sistemi
  • Utilizzare antivirus e sistemi avanzati come l’EDR
  • Utilizzare varie password e cambiarle spesso
  • Valutare la vulnerabilità della propria rete informatica
  • Esporre al pubblico solo i sistemi necessari
  • Non utilizzare reti wi-fi pubbliche, se non utilizzando una VPN
  • Fare attenzione al pishing, ovvero i link malevoli mandati via mail
  • Effettuare spesso il backup dei server

Queste sono misure semplici, poco costose, e anche applicate solo in parte permettono di difendersi dal furto di quella che è la moneta più preziosa di questi tempi, ovvero il dato.

L’attività degli hacker nel 2023

Il 10 febbraio 2023 hacker filorussi rivendicano un massiccio attacco informatico ai server di tutto il mondo. In Italia vengono hackerati tra gli altri i siti del Ministero degli Esteri, dell’Interno e dei Carabinieri. In Francia, Finlandia , Canada e molti altri paesi migliaia di server vanno in down.

Il rapporto Clusit 2023, pubblicato a marzo, parla di un incremento degli attacchi hacker in Italia del 189% dal 2021 a 2022. In quell’arco di tempo, il 20% degli attacchi riguardava il settore governativo e il 19% quello manifatturiero.

Il settore manifatturiero fa parte del tessuto diffuso delle piccole e medie imprese italiane (PMI), che rappresentano una buona fetta dell’economia italiana. Secondo un altro rapporto del 15 settembre, l’80% degli attacchi hacker riguarda appunto le PMI. Si registra inoltre un incremento sul primo trimestre 2023.

La crescita globale è stata meno incisiva, ma ugualmente importante. Secondo Clusit, a un maggior numero di attacchi hacker non corrisponde un adeguamento degli apparati di cybersicurezza, facendo sì che molti più attacchi vadano a segno e con danni più gravi.

Per questo è importante sapersi tutelare dalle attività illecite condotte dalle sempre più diffuse gang informatiche, capaci di mettere a segno migliaia di colpi ogni anno.

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Giovanni D'Auria

Giovanni D'Auria

Laureato in Lettere Moderne, ha da poco iniziato un percorso formativo per diventare pubblicista con diventaregiornalista.it.

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