Il Caso Ferragni – Balocco è scoppiato a Dicembre 2023 e riguarda la vendita del pandoro Balocco pubblicizzato lo scorso Natale. Il prodotto, firmato dall’influencer, veniva venduto al prezzo aumentato di 9 euro, i quali ricavi sarebbero dovuti andare in beneficenza. In seguito ad una segnalazione della giornalista e opinionista Selvaggia Lucarelli, l’Antitrust – l’autorità garante della concorrenza e del mercato – ha scoperto delle inesattezze nell’operazione ed è giunta alla conclusione di truffa. I consumatori sarebbero stati indotti a credere che la vendita di ogni pandoro corrispondesse ad una donazione da parte delle aziende mentre, suddetta donazione, è stata fatta esclusivamente da Balocco nel mese di Maggio 2023.

A questa sono seguite altre accuse dell’Antitrust nei confronti di Chiara Ferragni e della sua crew: l’AGCOM, l’autorità sulla sicurezza nelle comunicazioni, ha inserito delle linee guida specifiche riferite agli influencer nel Testo Unico, la carta costituzionale a cui fanno capo giornali, radio e televisioni.

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L’influencer marketing è il mezzo più efficace di promozione online

L’attività degli influencer negli ultimi anni si è diffusa tanto da configurarsi come il principale mezzo di pubblicità e promozione del commercio online. Secondo un sondaggio dell’AGCOM l’85% degli Italiani si basa sui consigli degli influencer per comprare prodotti e il mercato connesso all’influencer marketing nel 2021 era pari a 280 milioni di euro con una crescita del 15% rispetto all’anno precedente. In Italia, in particolare, il numero di influencer – soggetti con più di 18 anni e più di 1000 follower, è del 2,2%, la percentuale più alta in Europa, seguita dalla Spagna, Portogallo e Irlanda. La nuova regolamentazione rappresenta una svolta importante per il settore, perché riconosce le attività degli influencer come realmente impattante nell’opinione pubblica e nella quotidianità dei cittadini digitali tanto da meritare una legislazione specifica che prima non c’era.

Le nuove linee guida dell’AGCOM nel Testo Unico

Ad oggi non c’erano leggi riferite specificatamente agli influencer e, quindi, si faceva riferimento a tre diverse fonti normative: l’IAP – regolamento digital chart dell’istituto dell’autodisciplina pubblicitaria, la Lgs 145/2007 sulla pubblicità ingannevole e la Lgs 206/2005 codice di censura sulle pratiche digitali scorrette.

La AGCOM indica ora agli influencer di seguire le norme contenute nel Testo Unico, aggiungendo un insieme di leggi specifiche. Hanno particolare importanza le disposizioni a tutela dei diritti fondamentali della persona, dei minori e dei valori dello sport. I contenuti diffusi non dovranno contenere istigazioni, provocazioni e giustificazioni alla commissione di reati, alla violenza, all’odio e alla discriminazione o offesa alla dignità umana. Le linee guide impongono inoltre il pieno rispetto ai diritti di autore e consensi, indipendentemente dalla piattaforma utilizzata, stabilendo che la trasmissione delle opere protette deve avere sempre il consenso dei titolari dei diritti. Infine, nei contenuti a fini commerciali gli influencer devono esplicitare la natura pubblicitaria degli stessi in modo immediatamente riconoscibile e garantire l’obiettività delle informazioni volte ad una comunicazione leale ed imparziale.

In caso di violazione è previsto un quadro sanzionatorio per cui i contenuti non conformi devono essere modificati o eliminati e sono previste multe fino a 250mila euro per la pubblicità occulta e fino a 600mila euro per chi non rispetta le norme sulla protezione dei minori.

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Alice Pietrella

Alice Pietrella

Sono una webmaster freelance specializzata nella realizzazione siti web con codice CSS ( webopera.it )e un'aspirante giornalista iscritta al percorso dell'associazione italiana di giornalismo costruttivo. Scrivo di Italia e società nei settori del Made in Italy e dello spettacolo. Visita il mio sito web: alicepietrella.it

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