La 60° Conferenza di Monaco sulla Sicurezza (Monaco Security Conference ) è riconosciuta come il principale forum mondiale della politica di sicurezza internazionale. L’obiettivo del Convegno che si è svolto dal 16 al 19 febbraio 2024, è stato quello di creare la fiducia e contribuire alla risoluzione pacifica dei conflitti attraverso il dialogo continuo all’interno della comunità internazionale.

Oggi il forum concepisce i propri incontri come una sorta di “mercato delle idee” dove si sviluppano iniziative, soluzioni e si scambiano opinioni. Si affronta il tema della Sicurezza Mondiale a tutto tondo anche nella dimensione economica, ambientale e umana. Uno spazio decisionale di alto livello dove costruire la pace attraverso il dialogo.  

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I temi affrontati nella 60°Conferenza

Il Rapporto sulla Sicurezza 2024 dal titolo Lose Lose, analizza l’attuale contesto di crescenti tensioni geopolitiche e di incertezza economica. In base al rapporto i governi occidentali non sono riusciti a realizzare una “crescita globale inclusiva” e si sono concentrati sui profitti raggiunti, invece che rafforzare la solidarietà, la cooperazione e l’inclusione con i Paesi del Sud del mondo.

Quest’anno l’agenda affronta cinque temi: difesa, ordine globale, sicurezza, sostenibilità e tecnologia. Alla conferenza partecipano: 50 Capi di Stato e un centinaio di ministri provenienti da 120 Paesi, oltre 700 partecipanti.

I Potenziali sviluppi di lungo periodo per la Sicurezza Mondiale

Durante il forum, l’Europa vuole contare di più per rafforzare il suo ruolo nella Nato e giocare da protagonista nella soluzione di due delle principali crisi in corso : l’Ucraina e la guerra a Gaza.

La presidente della Commissione europea Ursula von Der Leyen dichiara che se verrà riconfermata nell’incarico istituirà un commissario Ue alla Difesa. Un progetto a breve, media e lunga scadenza, che richiede un grande sforzo dei singoli Paesi membri e delle istituzioni comunitarie.

Il G7 a presidenza italiana  che si è riunito in una ministeriale informale dei ministri degli esteri è sulla stessa lunghezza d’onda, ha espresso la necessità dell’Ue di occuparsi in modo unitario della sicurezza e difesa europea.

Nella stessa occasione i ministri degli esteri del G7 per bocca del ministro degli esteri italiano Antonio Tajani hanno chiesto “un’azione urgente per affrontare la catastrofica crisi umanitaria a Gaza, ed hanno espresso profonda preoccupazione per le conseguenze potenzialmente devastanti sulla popolazione civile di un’ulteriore operazione militare su vasta scala da parte di Israele”.

Il ministro degli esteri Antonio Tajani ha poi ricordato che “la soluzione politica che noi prospettiamo è quella dei due popoli e due Stati: l’indipendenza e la sicurezza di Israele ma anche una prospettiva per il popolo palestinese”. 

Si continua a negoziare nel Medioriente per la Sicurezza Mondiale

A margine della Conferenza il presidente israeliano, Isaac Herzog ha incontrato il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman al-Thani, il principale mediatore per il recente cessate il fuoco tra Israele e Hamas, ha dichiarato che “in questi giorni l’obiettivo minimo è di concordare una nuova pausa umanitaria nella Striscia di Gaza, funzionale al rilascio degli ostaggi“.

Alla Conferenza è intervenuto anche il primo ministro dell’Autorità Palestinese Mohammad Shtayyeh, il quale ha sottolineato che “è immediatamente necessario un cessate il fuoco e consentire agli aiuti internazionali di entrare a Gaza, non solo attraverso un unico ingresso, ma attraverso tutti i Paesi.”

Questo appello è ancora più urgente alla luce di quello che è successo negli ultimi giorni con gli attacchi alla popolazione palestinese durante la distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza Nord.

Migliorano i rapporti tra Cina Usa ed Europa

Importanti incontri bilaterali potrebbero segnare un cambio di paradigma in particolare tra il segretario di Stato Usa Antony Blinken e il ministro degli esteri cinese Wang Yi, i quali hanno concordato maggiori comunicazioni tra le due superpotenze. Inoltre il ministro cinese ha dichiarato che “la Cina è pronta a collaborare con l’Unione Europea per promuovere un mondo multipolare equo, cosi che ciascun Paese abbia il proprio posto nel sistema multipolare globale”.

La 60°Conferenza di Monaco si è conclusa con un nuovo accordo firmato da una ventina di aziende tecnologiche per contrastare i pericoli dell’intelligenza artificiale contro le eventuali interferenze elettorali.  L’intesa raggiunta dall’accordo Tech coinvolge le società e le piattaforme come Google, Meta, OpenAI, Microsoft, TikTok e X ed è finalizzato a stabilire azioni e impegni comuni per neutralizzare la diffusione dei contenuti prodotti con i sistemi di AI che potrebbero mettere a rischio l’integrità dei processi elettorali.

Il più alto forum della Sicurezza Mondiale dimostra anche in questa edizione, di essere il luogo dove possono partire intese e negoziati che potranno portare alla nascita di accordi multilaterali nel futuro.  

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Gloria Scacchia

Gloria Scacchia

Aspirante giornalista pubblicista, ho lavorato per la Farnesina e l’OSCE, mi interesso di  Diritti Umani, Geopolitica, Società, Cultura e Attualità. Scrivo per Buone Notizie.it e frequento il master e il laboratorio di giornalismo costruttivo

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