Buone notizie per i viaggiatori: il passaporto italiano è ufficialmente classificato come uno dei più potenti fra quelli in circolazione, poiché permette di spostarsi, senza visto, in ben 194 Paesi. Così ha decretato, quest’anno, la graduatoria internazionale “Henley Passport Index” – che colloca in cima alla classifica, per la prima volta, anche quattro Stati della UE, tra cui il Belpaese. A rendere il risultato ancor più importante è l’autorevolezza di tale graduatoria, che è l’unica basata sui dati dell’Associazione del Trasporto Aereo Internazionale (IATA).

Il diverso peso dei passaporti emessi dalle nazioni

Spesso i cittadini europei – quando escono dal proprio continente per viaggiare – non ne sono consapevoli, ma i passaporti, nel mondo, non sono tutti uguali. Di alcuni di essi, infatti, si dice che hanno un maggior “peso” rispetto ai documenti omologhi di altri Stati. A determinare tale peso è il numero di destinazioni che si possono raggiungere, usando un certo passaporto, senza dover richiedere un visto preventivo.

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Tra i fattori che rendono un determinato passaporto più o meno “spendibile” nei viaggi all’estero ci sono, in primis, le condizioni politiche, economiche e sanitarie del Paese che lo ha emesso. Se una nazione presenta una persistente instabilità politica, viene colpita da un Embargo o è interessata dal terrorismo, il suo passaporto sarà più difficile da utilizzare. Al contrario, i cittadini all’interno di Schengen – caratterizzati da una situazione interna stabile – possono muoversi nel mondo con facilità.

Il passaporto italiano dà una maggiore libertà di muoversi

Dal 2006 la Henley & Partners – società di consulenza britannica – pubblica, con cadenza annuale, una graduatoria che mostra quali sono i passaporti più potenti del mondo. Per compilarla, si mettono in relazione i documenti identificativi emessi dai vari Paesi con 227 possibili destinazioni. Ciascun passaporto ottiene, di conseguenza, un punteggio pari al numero di Stati che lo accettano senza la presenza di un visto.

Quest’anno, rilevando un dato senza precedenti, la Henley & Partners ha collocato in cima alla classifica i passaporti di sei Nazioni, tra cui l’Italia. Ai passaporti del Giappone e di Singapore – già in testa in precedenza – si sono aggiunti quelli di quattro Stati europei: Italia, Francia, Germania e Spagna.

I cittadini di questi Paesi possono entrare senza visto – o, in certi casi, con un visto ottenuto all’arrivo – in 194 nazioni su 227 (il totale preso in esame dalla graduatoria). Dunque, il passaporto italiano – pur avendo ottenuto anche in passato dei buoni punteggi – nel 2024 si attesta al vertice della classifica, tra quelli che consentono più libertà di muoversi.

Il passaporto italiano: un “biglietto da visita” per il Paese

A conferire tale forza al passaporto italiano non è solo la stabilità del Belpaese agli occhi del mondo. Un altro fattore è la capillarità delle sedi diplomatiche italiane presenti all’estero: un chiaro indice del fatto che l’Italia intrattiene buoni rapporti con la maggior parte delle nazioni. Nel 2020, la Penisola è entrata nella top ten dei Paesi con più sedi diplomatiche nel mondo – tra ambasciate, consolati generali e missioni permanenti.

Naturalmente, il prestigio di cui gode un documento lo espone anche a determinati rischi. Riguardo al fenomeno della falsificazione dei passaporti, ad esempio, il passaporto italiano risulta essere uno dei più contraffatti al mondo. Ma al di là di questi aspetti – su cui le autorità competenti devono vigilare – resta il dato più importante: se è vero che un passaporto è il “biglietto da visita” di un Paese, quello italiano svolge il suo compito nel migliore dei modi.

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Edoardo Monti

Edoardo Monti

Ho lavorato per anni come freelance nell'editoria, collaborando con case editrici come Armando Editore e Astrolabio-Ubaldini. Nel 2017 ho iniziato a scrivere recensioni per Leggere:tutti, mensile del Libro e della Lettura, e dal 2020 sono tra i soci dell'omonima cooperativa divenuta proprietaria della rivista.

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