Nell’ambito della salute e del benessere mentale, il linguaggio terapeutico o therapy speak è l’uso quotidiano di termini psicoterapici specifici. Parole come abuso, psicopatico o trauma vengono spesso utilizzate senza cognizione di causa, sia dal vivo che sui social.
Il linguaggio terapeutico è diventato di uso comune negli ultimi anni ed è spesso alla base delle conversazioni e dei dibattiti proposti dai media. Tale fenomeno è correlato al recente e costante incremento di persone con disturbi mentali a livello mondiale.
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SostieniciDall’ultimo rapporto annuale sulla salute mentale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità emerge che, nel mondo, circa 1 persona su 8 soffre di malattie mentali. Questa situazione è aggravata da un dispendio economico non indifferente, nonché dalla carenza di strutture sanitarie specializzate e di personale medico-assistenziale preparato.
In uno scenario simile, l’introduzione del linguaggio terapeutico nella quotidianità è un’arma a doppio taglio: se usato con superficialità o divulgato erroneamente, influenza negativamente una conversazione o uno stato d’animo, viceversa se usato con competenza e consapevolezza evita fraintendimenti e aiuta a comprendere meglio se stessi e gli altri.
Salute e benessere della mente: la diffusione del therapy speak
Narcisismo patologico e amore tossico e manipolatorio o love bombing sono solo alcuni dei termini facilmente riscontrabili online o nelle conversazioni quotidiane. Questa tendenza si è sviluppata dopo il recente e progressivo aumento di persone che intraprendono percorsi terapeutici, nonché per l’ampia condivisione di termini specifici da parte dei professionisti sui social e sulle testate di divulgazione.
La diffusione inappropriata del linguaggio terapeutico aumenta il rischio di banalizzare termini specifici o usarli erroneamente. La parola “trauma”, che indica la risposta emotiva a un evento terribile, viene genericamente usata per descrivere qualcosa di sconvolgente, indipendentemente dalla tipologia o dalla gravità del problema.
Il termine gaslighting, che indica un tipo di manipolazione psicologica, si usa spesso per non assumersi le proprie responsabilità in una controversia. È più facile dire: “Mi stai illudendo”, piuttosto che ammettere le proprie colpe.
Inoltre, l’uso superficiale del therapy speak elimina sfumature importanti da una conversazione: quando ci si relaziona con una persona considerata come narcisista, ma che non lo è, si ignorano aspetti importanti del rapporto, alterandone la qualità.
Usare correttamente il linguaggio terapeutico
Usare correttamente il therapy speak aiuta a mantenere il focus sulla salute e sul benessere della mente, permette di capire meglio il proprio malessere e dare un nome al dolore che ne deriva, favorisce la riflessione, l’educazione e una migliore comprensione degli altri e del mondo.
Ogni individuo ha la tendenza a rendere proprio un termine appena appreso e utilizzarlo nei vari contesti quotidiani. Questo comportamento migliora le relazioni attraverso la reciprocità e la condivisione di un concetto secondo l’interpretazione personale dello stesso. Tuttavia, spesso lo si assume solo per apparire più interessanti e colti agli occhi degli altri, cercando di convincerli del proprio pensiero.
Quando qualcuno parla di salute mentale ricorrendo a parole lette sui social, bisogna approfondire l’argomento chiedendo il significato dei termini usati o facendo domande come: “Cosa hai provato in quel momento?”, oppure: “Che tipo di esperienza hai fatto?”.
Si tratta di un modo pratico per imparare a non considerare patologici comportamenti che non lo sono e per usare il therapy speak con maggior attenzione e consapevolezza.
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