Esame di maturità 2025, si scaldano i motori. Il 29 gennaio il Ministero dell’Istruzione ha diramato le materie della seconda prova di indirizzo. Sappiamo, da chi ci è passato prima, che sono le più ostiche. Sappiamo anche altre cose, come il fatto che da quest’anno è stata introdotta un’importante novità: quella del voto in condotta per accedere all’esame.
Inoltre dal 3 marzo sono iniziate ufficialmente le prove Invalsi. Ogni maturando d’Italia si sta approcciando ad un periodo “di fuoco”, impegnativo ma allo stesso tempo eccitante. Andiamo allora a chiarire alcune cose.
Quali sono le prove? In cosa consiste la valutazione in condotta? Come fare (eventualmente) a migliorare la situazione?
Maturità 2025, informazioni utili: date, giorni e prove
Cominciamo col dire che la prima prova dell’esame inizia il 18 giugno 2025 con l’esame di italiano, come da prassi. Un elaborato, che sia tema, saggio, articolo di giornale o analisi del testo che farà capire agli esaminatori, professori esterni o interni, quanto lo studente sia in grado di utilizzare la lingua.
Sembra che la maggior parte degli studenti tema in particolare questo esame, a prima vista più leggero, perché in fondo si tratta della propria lingua madre. In realtà ciò che viene esaminato è quanto lo studente abbia dimestichezza col tipo di elaborato scelto: un saggio è diverso dal tema, come l’articolo di giornale è diverso dall’analisi del testo.
Bisognerebbe ripassare bene queste forme piuttosto che la qualità del proprio italiano. D’altra parte lo stesso Ministero dell’istruzione fa sapere che a passarlo sono più dei due terzi dei maturandi.
La seconda prova è quella di indirizzo, consultabile anche nel sito del Ministero.
Per i Licei, le materie scelte sono: Latino per il Classico; Matematica per lo Scientifico, anche per l’opzione Scienze applicate e la Sezione a indirizzo Sportivo; Lingua e cultura straniera 1 per il Liceo linguistico; Scienze umane per il Liceo delle Scienze umane (Diritto ed Economia politica all’opzione Economico-sociale); Discipline progettuali caratteristiche dei singoli indirizzi per il Liceo artistico; Teoria, analisi e composizione per il Liceo musicale; Tecniche della danza per il Liceo coreutico.
Per gli Istituti tecnici: Economia aziendale per l’indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing” (Lingua inglese nell’articolazione “Relazioni internazionali per il marketing”, Informatica nell’articolazione “Sistemi informativi aziendali”) e Lingua inglese per l’indirizzo Turismo; Geopedologia, Economia ed Estimo per l’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”; nell’indirizzo “Informatica e telecomunicazioni”, Informatica per l’articolazione “Informatica” e Telecomunicazioni per l’articolazione “Telecomunicazioni”; Progettazione multimediale nell’indirizzo “Grafica e comunicazione”; Economia, Estimo, Marketing e Legislazione per le articolazioni “Produzioni e trasformazioni” e “Gestione dell’ambiente e del territorio” degli Istituti agrari (Enologia per l’articolazione “Viticoltura ed enologia”).
Criteri di ammissione: la vera novità
Cominciamo chiarendo una cosa, per questa maturità 2025 come per quelle future. Le prove INVALSI, quelle che cominciano proprio nel mese di marzo e che misurano le competenze in italiano, matematica e inglese, non influenzano in alcun modo il voto finale all’esame di Stato. Tuttavia parteciparvi è requisito fondamentale per l’ammissione (sono, infatti, obbligatorie) per via dell’alto valore statistico.
È infatti compito dello Stato, come recita l’art.3 della Costituzione Italiana, rimuovere gli ostacoli che impediscano uno sviluppo egualitario della persona. Questo si estende, in primis, al comparto dell’istruzione. INVALSI, infatti non è altro che l’acronimo dell’istituto che valuta il sistema educativo, i cui dati vengono trasmessi, anno per anno al Ministero dell’Istruzione evidenziandone carenze oggettive. È un sistema che valuta se stesso e parteciparvi è un favore “civico” per le generazioni future.
Non vale lo stesso ragionamento per il voto in condotta, introdotto quest’anno, e che entra in vigore proprio con la maturità 2025.
Il voto in condotta sarà infatti determinante per l’ammissione e la valutazione finale: chi si ritroverà alla fine di questo anno scolastico con un voto inferiore a 6/10 nella condotta non potrà accedere all’esame di Stato. Coloro che abbiano un voto pari a questa soglia, oltre a sostenere le prove canoniche dovranno presentare al colloquio orale, come ulteriore tesina, un’elaborato su tematiche sociali e civili. Questo per colmare un “debito” accumulato nei vari anni.
Criteri del voto in condotta
I motivi per cui si parla di giudizio negativo sono sospensioni dovute a mancanza di rispetto del materiale in dotazione alla scuola, assenze ingiustificate, atti irrispettosi verso professori e colleghi studenti.
Tuttavia, per quanto lascia trasparire la normativa, il giudizio dovrà essere integrato con una dettagliata descrizione dei motivi per cui si è deciso, attraverso una decisione del collegio insegnanti, di valutare lo studente in modo negativo. Relazione supportata da fatti acclarati e di inequivocabile evidenza. Un segno di trasparenza e di garanzia per gli stessi studenti, un sistema per evitare che si diano giudizi sommari e senza garanzia di equanimità.

