Ricercatori e virologi si dividono: impariamo a leggere i numeri senza farci influenzare.

Nell’ultima settimana, a cavallo di Ferragosto e con il rientro di molti dalle vacanze all’estero, il numero dei contagi è aumentato. Questo è innegabile. Da meno di 500 casi al giorno, il 22 agosto si è superata la “fatidica” soglia di 1000 nuovi positivi. Ma la curva dei contagi è davvero in aumento? Dobbiamo allarmarci? Basta un’analisi matematica per capire i numeri e non farsi prendere dall’ansia.

Una curva di contagi che divide i ricercatori

Fabrizio Sebastiani, ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), ha dichiarato: “Se non invertiamo immediatamente la rotta, c’è il rischio che il Paese si ritrovi a vivere la situazione drammatica di qualche mese fa”.
La virologa Ilaria Capua, si schiera contro l’allarmismo da pandemia con Bassetti e Zangrillo. Per la responsabile dell’One Health Center of Excellence della University of Florida è sbagliato definire i nuovi casi con il termine “malati”.

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I nuovi positivi

Se si considera il numero puro dei nuovi casi, effettivamente è in aumento. Il 14 agosto i nuovi positivi erano 574, il 22 agosto ne sono stati contati 1071, quasi il doppio. Ma un semplice numero non definisce una curva dei contagi. La percentuale dei positivi rispetto ai tamponi eseguiti giornalmente definisce un trend esatto. In questo caso, tra il 14 ed il 22 agosto, l’aumento dei contagi è solo dello 0,15%.

Dati aggregati Regioni/PPAA – Ministero della Salute – Istituto Superiore di Sanità

 

Le terapie intensive

Molti milioni di euro sono stati giustamente spesi per creare nuovi posti di terapia intensiva. Tante purtroppo le false notizie, poi smentite, che le terapie intensive stanno tornando a riempirsi a causa della curva di contagio in aumento. La matematica mostra una situazione differente. Interessante osservare la percentuale di ricoverati in terapia intensiva rispetto ai positivi: in agosto 0,38%. Sarebbe quindi solo allarmismo dire che stiamo tornando alla situazione di alcuni mesi fa, quando la percentuale ha toccato valori superiori all’8%.

Dati aggregati Regioni/PPAA – Ministero della Salute – Istituto Superiore di Sanità

I decessi

Tantissimi sono stati i nonni, i genitori e i fratelli portati via dalla pandemia di Covid, ma non si può vivere nel terrore. La curva dei contagi ha un trend leggermente positivo, ma la curva dei decessi decisamente no. Ad oggi il tasso di mortalità a causa del Coronavirus è pari allo 0,02% dei positivi. Ma attenzione, di questo 0,02% di deceduti: il 61,8% avevano 3 o più patologie pregresse, il 20,4% altre 2 patologie, il 13,9% un’altra patologia e solamente il 3,9% erano pazienti sani.

Curva contagi: decessi in percentuale

 

Curva dei contagi in ascesa: il rischio matematico

Rispettando le regole anti contagio imposte dal Governo, tra cui il distanziamento sociale, l’uso della mascherina e l’igiene delle mani, le possibilità di morire di Covid in Italia sono davvero remote. Per sdrammatizzare un po’, considerate che è matematicamente più probabile indovinare i 6 numeri del Superenalotto, per diverse estrazioni consecutive, che morire di Covid se siete sani.

 

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Paolo Guidali

Paolo Guidali

Paolo Guidali, blogger e aspirante pubblicista. Ha scritto per Varese Press e oggi collabora con BuoneNotizie.it grazie allo stage annesso al percorso di formazione dell'Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo per diventare giornalista pubblicista.

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