Il lavoro di gruppo è uno dei segreti del successo, ha sempre sostenuto Richard Branson, fondatore del gruppo Virgin. Ma cosa vuol dire esattamente lavorare in gruppo? Per capirlo dobbiamo innanzitutto comprendere il significato di gruppo: un insieme di persone che hanno caratteristiche personali e competenze professionali complementari, le cui azioni sono finalizzate al raggiungimento di un obiettivo comune, condiviso e chiaro.

Per un buon team (gruppo) ci vuole un ottimo team leader (capo gruppo) che sappia unire le energie di tutti verso un obiettivo condiviso e riuscire a mantenere sempre alta la motivazione di tutti i membri del gruppo. Lavorare in gruppo è fondamentale in ogni ambito, da quello lavorativo a quello scolastico, dal ludico allo sportivo.

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Lavoro di gruppo sul posto di lavoro

All’interno delle aziende, indipendentemente dal ruolo ricoperto, la capacità di fare team working (lavorare in gruppo) è considerata una competenza fondamentale, soprattutto in fase di colloquio, a dimostrazione dell’importanza sul posto di lavoro. Secondo Alessandro Mora, Peak Performance Coach e Master Trainer in PNL (Programmazione Neuro Linguistica), già docente di coaching, comunicazione efficace, team work e team building nella Scuola dello Sport del CONI, si possono individuare 5 vantaggi nel lavorare in gruppo:

1. Condivisione delle conoscenze e delle abilità (knowledge sharing)

La condivisione delle conoscenze e delle abilità è fondamentale perché permette la fusione di talenti, chi conosce un argomento può trasmetterlo all’altro, esaltando le capacità individuali attraverso una comunicazione efficace, la divisione dei compiti e il perseguimento comune, che stimola la creatività. La comunicazione e l’abilità del team leader, d’altra parte, sono la base per ottimizzare le caratteristiche dei membri del gruppo.

2. Metodologia di lavoro chiara e focus rivolto al risultato

Secondo Mora, se quando si lavora soli si potrebbe perdere il focus presi dalle attività quotidiane, quando si lavora in team e il leader è “sul pezzo”, ciò accade meno facilmente. Oltre a tenere sempre a mente l’obiettivo, è importante cercare e utilizzare una metodologia giusta, scegliendo quella più chiara e pratica, personalizzandola grazie al contributo di ogni membro del gruppo.

3. Efficienza nel lavoro di gruppo

Oltre alla condivisione e la metodologia adottate, l’efficienza è un altro aspetto fondamentale, perché permette di raggiungere l’obiettivo comune in maniera semplice e funzionale. L’efficienza è, infatti, la capacità di raggiungere l’obiettivo nella maniera più semplice e funzionale. La ricerca dell’efficienza rende il gruppo di lavoro dinamico e pronto a trovare strategie sempre migliori e quindi crescere continuamente. 

4. Problem solving  e clima positivo nelle criticità

Proprio perché non da soli, ma in gruppo, si affrontano meglio psicologicamente e concretamente anche eventuali criticità. Gli eventuali conflitti sono occasioni per apprendere, aiutandosi reciprocamente, riconoscendo i propri limiti e superandoli insieme. Per vivere al meglio l’esperienza di gruppo è importante alimentare un clima emotivo positivo, che consenta di svolgere la propria attività attraverso un sano rapporto di convivenza, basato sull’accettazione e il riconoscimento dell’altro all’interno del proprio gruppo.

5. Flessibilità e relazioni interpersonali

Secondo Anthony Robbins, saggista statunitense, life coach ed esperto PNL, “la flessibilità è potere“. In un gruppo di lavoro, infatti, venirsi incontro e imparare a essere flessibili fonde le opinioni, crea l’ambiente e la giusta alchimia, affinché il frutto del team work possa essere più flessibile alle esigenze di tutti e fruibile da più soggetti. All’interno di un gruppo sono fondamentali le relazioni interpersonali, che mai come in questo periodo si stanno riscoprendo anche nello sport e nel gioco. Il lavoro di gruppo è dunque una parola magica che porta il successo e la qualità dei risultati aumenta con il livello di cooperazione.

La scienza è un “lavoro di squadra”

Elvira Sondo, ricercatrice e biologa, scienziata presso l’Istituto “G.Gaslini” (istituto scientifico pediatrico di Genova) in un’intervista ha definito la scienza come un lavoro di squadra e, nel suo caso, tutto al femminile. Il suo gruppo è infatti composto da altre sei donne che si occupano di fibrosi cistica. Per la scienziata è proprio il lavoro di gruppo la forza della sua ricerca. La scienza, secondo Sondo, ha valore perché è condivisa ed è dall’unione delle competenze che si possono ottenere nuove strategie terapeutiche per la fibrosi cistica. Nella sua intervista ha raccontato di come sia stato importante stringere rapporti con gli altri ricercatori, e come collaborare con le altre realtà l’abbia avvicinata alle pazienti, facendosi coinvolgere dalle loro storie. Una testimonianza che dunque conferma come la collaborazione e i rapporti interpersonali siano elementi fondamentali per il successo personale e professionale.

 

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Francesco Bia

Francesco Bia

Docente di lettere e aspirante pubblicista. Ho collaborato per sei anni con due settimanali locali scrivendo di attualità, cultura, spettacolo, cronaca e sport. Oggi collaboro con BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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