Sadio Mané, attaccante senegalese in forza all’Al-Nassr, è da sempre un vero esempio di beneficenza nei confronti dei meno fortunati. Vincitore della Coppa d’Africa nel 2022, l’ex calciatore di Liverpool e Bayern Monaco ha spesso redistribuito le proprie ricchezze in favore dei connazionali che vivono in condizioni economiche difficili.

Una carriera da fuoriclasse: l’esperienza al Liverpool

Nato a Bambali in Senegal e cresciuto in condizioni di estrema povertà, è un calciatore di fama mondiale. Ex punta di diamante del Liverpool di Jurgen Klopp (con cui vinse la Champions League e il Mondiale per club FIFA nel 2019) e del Bayern Monaco, Sadio Mané è noto anche per il costante impegno in fatto di beneficenza nei confronti del proprio Paese d’origine. Esterno d’attacco col senso del gol, il classe 1992 è dotato di grande velocità palla al piede e ottimo dribbling nell’uno contro uno, ma anche di un eccezionale cambio di passo.

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Acquistato nell’estate del 2016 dal Liverpool (club inglese militante in Premier League) per 41.2 milioni di euro, vive l’esperienza più importante della propria carriera sotto la guida di Jurgen Klopp. Il tecnico tedesco, infatti, lo trasforma in uno dei calciatori migliori del mondo sfruttandone a pieno le capacità tecniche nel suo 4-3-3 di stampo offensivo. Inoltre, con la selezione nazionale, è riuscito a conquistare la prima Coppa d’Africa nella storia del Senegal nel 2022.

Sadio Mané aiuti e finanziamenti per i più deboli

Da sempre uno dei più attivi in fatto di solidarietà, Sadio Mané continua ad impegnarsi nella beneficenza e nella crescita economico-sociale della sua città natale in Senegal. Come riportato su AliceForChildren.it, infatti, il campione avrebbe donato 500 mila euro ad un ospedale che supporterebbe 34 villaggi nei pressi della stessa Bambali. Accedere ad un adeguato servizio sanitario, del resto, è lusso per la maggior parte delle popolazioni dell’Africa occidentale, spesso in condizioni di estrema difficoltà.

Sapendo che il salario medio di un normale lavoratore è di circa 150 dollari al mese, allora, il tutto assume contorni drammatici o quanto più complicati. Inoltre, un buon numero di essi non guadagna questa cifra a causa della forte disoccupazione che attanaglia molte delle popolazioni presenti su territorio africano. Mané, dal canto suo, ha quindi scelto di supportare la crescita economico-sociale del Senegal redistribuendo parte delle proprie ricchezze attraverso la beneficenza. Il classe 1992, insomma, ha finanziato la costruzione di nuove scuole e di uno stadio moderno. Non solo, ha fornito vestiti, scarpe e cibo a bambini e persone in condizioni di estrema povertà.

Sadio Mané e la beneficenza: simbolo di una nazione

L’attaccante ha fatto in modo che la propria zona d’origine fosse dotata di collegamento alla rete internet 4G. Tale intervento, infatti, ha permesso agli studenti delle scuole di avere in dotazione dei computer portatili utili ad una completa istruzione scolastica. Attraverso la beneficenza, inoltre, Sadio Mané fornirebbe delle borse di studio atte ad evidenziare le capacità degli studenti più meritevoli, supportandone gli studi.

Insomma, un calciatore fuori da ogni schema predefinito e semplicemente unico. Simbolo assoluto di un Paese che conta a malapena 16 milioni di abitanti su 196.000 chilometri quadrati di superficie. Manè è molto più di un semplice calciatore strapagato e di fama globale. Non è la solita stella che nel lusso ci vive e ci sguazza senza riflessi del proprio passato. Sadio Mané è il prodotto di un trascorso privo di opportunità: un uomo che ha saputo trovare nel calcio la sola via d’uscita a un destino fatto di difficoltà.

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Antonio Di Bello

Antonio Di Bello

Studente universitario con esperienze lavorative in ambito comunicativo e giornalistico. Amo raccontare tutto ciò che circonda il mondo del calcio, della pallavolo e della Formula Uno. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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