Negli ultimi anni, il numero di persone che frequentano una università online conciliando lavoro e studio per conseguire una laurea online è in costante crescita. Migliorare le prospettive di carriera, cambiare settore professionale o realizzare un obiettivo accademico rimasto nel cassetto sono le principali motivazioni che spingono un lavoratore adulto a riprendere gli studi.
Grazie all’aumento del numero di università telematiche riconosciute dal MIUR (oggi MUR, Ministero dell’Università e della Ricerca) e alle agevolazioni per i lavoratori previste per legge, il diploma di laurea oggi è un obiettivo più accessibile e, in alcuni casi, costa meno.
Conseguire la laurea online, un’opportunità in crescita
Secondo i dati forniti dal Ministero, nell’anno accademico 2023/2024 le università telematiche hanno superato le 150.000 iscrizioni, con un aumento del 20% rispetto al 2020. Questi numeri dimostrano che le università online sono diventate una soluzione concreta e apprezzata, per chi non può frequentare un ateneo in presenza.
Secondo l’Osservatorio sulle Università Telematiche 2024 di AteneiOnline, oggi almeno uno studente universitario su dieci sceglie di conseguire la laurea online. In dieci anni, il numero degli iscritti alle università telematiche è quintuplicato, passando dal 2,6% al 13,1% del totale degli studenti universitari italiani.
Parallelamente, anche l’offerta formativa è cresciuta in modo significativo: i corsi di laurea online sono passati dai 70 del 2011 ai 250 del 2024. Quasi la metà di questi, il 45,6% appartiene all’area economico-giuridico-sociale, seguiti dai corsi in ambito STEM, sigla che racchiude scienze, tecnologia, ingegneria (engineering in inglese), matematica, con il 25,5% e, da quelli artistici, letterari ed educativi per il 22,1%. Più contenuta, invece, l’offerta nei settori sanitario e agro-veterinario, che rappresentano il 6,7% del totale. Tra i corsi di laurea più cercati su Google troviamo quelli di psicologia e fisioterapia.
Le università online, una svolta per i lavoratori
Chi lavora, ma vuole ottenere il titolo accademico, può contare sulla flessibilità delle università telematiche riconosciute dal MUR, che offrono la possibilità di seguire le lezioni in streaming, secondo la modalità e-learning e, con materiale didattico sempre disponibile.
Per sostenere gli esami durante l’intero percorso di studi, questi atenei dispongono di sedi diffuse su tutto il territorio nazionale: fino al prossimo anno accademico, ma previa comunicazione da parte del MUR, le sessioni d’esame potranno essere ancora svolte al pc, connessi alla rete internet, comodamente da casa.
Il crescente numero di studenti lavoratori, il 17% dell’intera popolazione universitaria, secondo i dati forniti dall’Unione degli Universitari e CGIL, ha portato a una riorganizzazione formativa anche le università tradizionali, che ora propongono corsi serali, come nel caso di UniRoma Tre e Milano Bicocca. Molti altri atenei invece accettano una frequenza mista, parte online e parte in presenza, nel tentativo di risultare più attrattivi.
Laurearsi da casa: come scegliere il percorso giusto
Quando si vuole iniziare un percorso di laurea online, è molto importante sapersi orientare nella scelta degli atenei digitali: uno dei metodi, consiste nel consultare sulla pagina web del MUR, i dati degli iscritti e le statistiche riguardanti ogni università. Facendo riferimento all’ultimo report, per l’anno accademico 2023/2024, è UniPegaso a guidare la classifica, con quasi 100mila iscritti. A seguire UniMercatorum con 56mila e Niccolò Cusano con oltre 18mila studenti iscritti.
Ulteriori importanti indicazioni possono arrivare dai social media e dal passaparola mentre, per le informazioni tecniche e l’assistenza durante tutto l’iter formativo, a partire dall’iscrizione, è possibile rivolgersi agli E-Learning Center Point, centri di orientamento e assistenza per chi studia in modo telematico.
Permessi e convenzioni anche per le università telematiche
Studiare è importante a tutte le età, per questo l’art.10 della Legge 300/1970, garantisce particolari diritti ai lavoratori dipendenti, sia per le università tradizionali sia per quelle online, tra cui:
- ore di “permesso studio”: una o due ore giornaliere retribuite, in base al proprio contratto di lavoro, per la preparazione agli esami;
- diritto a turni agevolati: in prossimità degli esami, se previsto dal CCNL, lo studente lavoratore sarà esonerato dall’impiego in determinate fasce orarie;
- congedo per la discussione della tesi: lo studente lavoratore potrà godere di un periodo ulteriore di ferie utile alla preparazione dell’elaborato finale.
Se le agevolazioni previste dalla legge, in termini di permessi e congedi, restano invariate sia che si frequenti un’università tradizionale che una telematica, il costo per il percorso di studio è notevolmente più favorevole se si sceglie di conseguire una laurea online.
Un triennio all’università tradizionale può costare mediamente dai 36.000 ai 48.000 euro per uno studente fuorisede, per le università online invece, il prezzo è prefissato, uguale per tutti, tranne nel caso di determinate agevolazioni.
Per il pubblico impiego, ad esempio, molte università telematiche adottano specifiche convenzioni: nel caso delle Forze dell’Ordine, il gruppo Multiversity, che comprende UniMercatorum, UniPegaso e San Raffaele Roma, offre vantaggiose offerte e possibilità di pagamento dilazionato. Simili condizioni sono proposte anche dall’Università Niccolò Cusano, ma solo per pochi corsi di laurea, e da UniMarconi e UniNettuno.
L’alternativa gratuita e flessibile per formarsi
Oltre alle università online tradizionali, chi lavora può sfruttare i MOOC, Massive Open Online Courses, corsi gratuiti offerti da atenei internazionali e piattaforme specializzate. Questi corsi sono molto attrattivi per determinate caratteristiche, tra cui:
- gratuità o costi contenuti: la maggior parte è accessibile senza tasse (solo il certificato è a pagamento);
- flessibilità estrema: lezioni on-demand, senza scadenze fisse;
- collaborazione con università: piattaforme come Coursera, offrono corsi con docenti di Stanford, MIT o Bocconi;
- micro-crediti riconosciuti: alcuni MOOC danno diritto a CFU validi in atenei italiani.
Mentre a Londra si sperimenta una scuola senza insegnanti con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, in Italia la scelta tra università telematica e tradizionale dipende esclusivamente dalle diverse esigenze personali ma, dati alla mano, la laurea oggi è davvero alla portata di tutti.

