Boom degli eCommerce e di nuove modalità d’acquisto come il contactless delivery e il proximity commerce.

Non si può negare, il 2020 è stato l’anno del consumo online e dell’e-Commerce: questo modello di business ha davvero fatto “miracoli” per venire incontro alle esigenze di tutti. Una nuova abitudine, nata proprio durante l’incontro tra modalità delivery e pandemia da coronavirus, è senz’altro quella dell’home entertainment, ossia la fruizione domestica di prodotti di varia natura acquistati online.

Secondo l’Osservatorio eCommerce B2c promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, il Food&Groucery, ovvero la combinazione di spese online + cibo a domicilio ha toccato nel 2020 un valore pari a 2,5 miliardi di euro con un incremento del 55% ossia di un miliardo di euro in valore assoluto rispetto al 2019. A rimpolpare gli acquisti e-Commerce è senz’altro il picco di domanda registrato durante i mesi di lockdown che, secondo gli esperti, tenderà a non esaurirsi anche dopo la pandemia.

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Nel corso del 2020, delivery e pandemia hanno trasformato le abitudini di consumo degli italiani in brevissimo tempo, portandoli a preferire la cosiddetta safe experience ovvero l’acquisto in solitaria in cui il contatto con le persone è ridotto al minimo. Ma quali sono le novità e le prospettive future?

Le nuove frontiere

Di fronte all’impennata della domanda si registra inoltre un’accelerazione dei processi di digitalizzazione da parte degli operatori e un miglioramento dei flussi e delle risorse logistico/distributive.

Moltissimi negozi locali si sono infatti avvicinati al mondo dell’e-Commerce e del delivery, soprattutto i generi alimentari e i beni di prima necessità. Tutto ciò grazie alla collaborazione con le piattaforme di food delivery o tramite la raccolta degli ordini via social.

Le nuove frontiere dell’acquisto online sono di certo la modalità contactless delivery e il proximity commerce. La prima riguarda la possibilità di acquisto veloce senza avere alcun contatto con il driver, semplicemente selezionando e cliccando sull’ordine; la seconda si basa sul dialogo tra i grandi player del commercio elettronico e i piccoli negoziati, attraverso le piattaforme delivery. Quest’ultima modalità pare la più rivoluzionaria perché permette di sviluppare reti locali, rompendo la dipendenza coi centri e le grandi città. Questa rete può quindi servire anche i clienti della periferia o residenti in piccole comunità.

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Martina Tolaro

Martina Tolaro

Martina Tolaro, curator ed editor freelance. Ho collaborato con imprese culturali creative nazionali e artisti internazionali. Scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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