Nell’era digitale in rapida evoluzione, il concetto di lavoro ha subito una trasformazione significativa, influenzata dalle innovazioni tecnologiche e dai cambiamenti sociali. I giovani di oggi si trovano ad affrontare un panorama lavorativo in continua mutazione, caratterizzato da nuove opportunità e sfide uniche. Qual è il futuro del lavoro nel mondo sociale e digitale? È importante saperlo per comprendere le dinamiche emergenti e prepararsi adeguatamente alle sfide di domani.

La trasformazione digitale e l’innovazione tecnologica

Negli ultimi 25 anni, la trasformazione digitale e l’innovazione tecnologica hanno portato cambiamenti dirompenti nel mondo del lavoro. Questo sconvolgimento è stato in gran parte causato dall’esplosione delle dot-com e dalla nascita di startup veloci e aggressive in un mercato dalle regole improvvisamente stravolte. La vecchia regola per cui il pesce grande mangia il pesce piccolo è stata sostituita: ora, il più veloce, spesso una piccola startup, arriva primo e conquista il mercato.

Nel 2019, il report “The Future of Work” dell’OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development) evidenziava che “il 14% dei posti di lavoro esistenti potrebbe scomparire a causa dell’automazione nei prossimi 15-20 anni e un altro 32% potrebbe trasformarsi radicalmente con l’automazione dei singoli compiti”. Oggi, questi numeri sembrano confermare il trend: secondo il Future of Jobs Report 2023” del World Economic Forum, infatti, il 44% delle competenze dei lavoratori sarà stravolto nei prossimi cinque anni.

Anche l’automazione e l’intelligenza artificiale (IA) stanno rivoluzionando numerosi settori. Questa evoluzione non solo aumenta l’efficienza, ma modifica anche il tipo di competenze richieste sul mercato del lavoro. Professioni tradizionali, come quelle legate alla produzione manifatturiera, stanno lasciando spazio a nuove figure professionali, come gli analisti di dati e gli specialisti in IA. Le competenze digitali diventano sempre più cruciali.

"Lavoro del futuro" una ragazza lavora col proprio tablet

Una giovane donna che lavora col digitale – Immagine di Freepik

Lavoro del futuro, le aspettative della Gen Z

La maggior parte delle persone della Generazione Z, ritiene la flessibilità un valore imprescindibile nelle proprie scelte di lavoro. Il punto non è trovare un lavoro per la vita, ma fare in modo che questo lavoro mi assicuri di poter vivere la “mia vita”. Il fenomeno del Quiet Quitting è, infatti, in aumento anche perché molte aziende non hanno assicurato tale flessibilità.

La pandemia del COVID-19 ha accelerato la diffusione del lavoro da remoto, trasformandolo da opzione marginale a componente centrale del lavoro del futuro. Molte aziende hanno scoperto i vantaggi che esso porta, come l’aumento della produttività e la riduzione dei costi operativi. Di conseguenza, il lavoro da remoto è destinato a diventare una pratica standard in numerosi settori.

Tuttavia, non tutti rifiutano l’idea dell’ufficio. Alcuni giovani apprezzano l’ufficio come spazio sociale e creativo, e a volte come luogo tranquillo e silenzioso, in contrasto con il caos della vita personale. Ad esempio, molti content creator, hanno trovato una nuova motivazione nel lavoro tradizionale condividendo su TikTok video che mostrano il proprio ufficio e la propria routine lavorativa, dimostrando che, nonostante le sfide, l’ufficio può ancora avere un ruolo positivo.

"Lavoro del futuro" persone di mezza età imparano a lavorare al pc

Persone di diverse età imparano a lavorare al pc – Immagine di Freepik

Imparare a reimparare

Il mondo che ci apprestiamo a navigare è ricco di possibilità ma viaggia a una tale velocità che è necessaria una rivalutazione del modo di lavorare, di misurare i risultati, delle forme contrattuali e delle competenze che bisogna avere. Questi nuovi sviluppi stanno già trasformando le conoscenze richieste nel percorso scolastico, preparando gli studenti per lavori che oggi non esistono ancora.

L’automazione e l’innovazione tecnologica promettono miglioramenti significativi nelle condizioni di vita e di lavoro, ma la transizione comporta sfide e incertezze. Per questo, ogni professionista deve impegnarsi a sviluppare l’abilità di disimparare ciò che sa e imparare cose nuove, accogliendo il cambiamento e sfruttandolo a proprio vantaggio. In un mondo in continua evoluzione, la capacità di adattamento non è solo un vantaggio, ma una necessità imprescindibile per costruire un futuro lavorativo inclusivo.

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Eva Ricevuto

Dottoressa in NTA, giornalista pubblicista e critica cinematografica. Sono una voce emergente nel giornalismo culturale con una profonda passione per il cinema, l'arte e lo spettacolo, il femminismo e le tematiche di genere.Amo sperimentare, intrecciare progetti diversi e dare voce a storie che meritano di essere raccontate.

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