Viaggiamo noi e vola il turismo il Italia. Se il 2023 è stato l’anno dei record, con 451milioni di presenze e una crescita che non solo ha superato i livelli pre-pandemia ma ha fatto registrare i valori più alti di sempre, il 2024 sembra cavalcare l’onda e le proiezioni relative all’andamento turistico, elaborati dalle maggiori associazioni del settore, sembrano confermarlo. A scegliere le vacanze in Italia sono soprattutto stranieri secondo Eurostat, lo strumento di statistica Ue, che incorona l’Italia come la seconda destinazione più scelta in Europa, subito dietro alla Spagna.
Chi sceglie di viaggiare in Italia sa di trovare ad attenderlo 8.300km di costa e 485 spiagge “bandiera blu”, simbolo di eccellenza di impresa e di rispetto dell’ambiente. Ma anche la più alta densità di patrimonio culturale e artistico per superficie, che fa dell’Italia il primo Paese nella lista UNESCO, oltre alla lunga tradizione enogastronomica che ci contraddistingue in tutto il mondo.
Turismo in Italia in costante crescita, lo dicono i numeri
“Record” è una parola che spesso viene abusata semplicemente per esaltare o sottolineare degli ottimi risultati. Usarla parlando dell’andamento turistico in Italia è una tentazione, supportata questa volta dall’evidenza dei dati. Secondo l’Istat, l’ente nazionale di statistica, le stime relative all’anno 2023 registrano nel turismo i valori più elevati di sempre. Una crescita costante sin dal 2015 e che si è arrestata bruscamente solo a causa della pandemia.
Per il 2024, col picco della stagione turistica ancora in corso, dobbiamo far riferimento ai dati certi relativi ai primi mesi dell’anno e alle previsioni elaborate dalle associazioni sulla base delle prenotazioni nel settore alberghiero ed extra alberghiero.
Assoturismo-Confesercenti, la Federazione delle imprese operanti nel turismo, afferma che nei primi 5 mesi dell’anno le presenze nelle strutture ricettive sono cresciute del 3,8% rispetto al 2023 e per la stagione estiva prevede un +1,5% rispetto a quella precedente, vale a dire 216milioni di presenze tra giugno e agosto.
Gli stranieri tornano a viaggiare in Italia
Un flusso in crescita dettato anche dalle condizioni economiche in miglioramento. Il recente calo dell’inflazione e l’abbassamento dei tassi d’interesse spinge i risparmiatori ad allargare i cordoni della borsa e ad investire nei viaggi. Secondo l’Osservatorio Turismo di Confcommercio, la confederazione italiana delle imprese, sarebbero 29milioni gli italiani pronti a partire, divisi tra trascorrere le vacanze in Italia e l’estero tra giugno e settembre, generando un volume d’affari di oltre 35miliardi di euro, il 10% in più rispetto al 2023.
Chi sembra entusiasta di passare le vacanze in Italia sono gli stranieri. Per Assoturismo, dopo periodi tiepidi legati all’incertezza economica di questi ultimi anni, saranno più di 26milioni gli stranieri che passeranno le vacanze in Italia nel trimestre estivo, con una crescita cinque volte superiore rispetto a quella relativa alle presenze italiane. In pratica un turista su due sarà straniero. Di questi il 32% proviene dalla Germania mentre cresce il flusso proveniente dagli Stati Uniti, che col +3,1% rappresenta il mercato extraeuropeo di maggiore rilievo.
E l’economia sorride
La crescita del turismo in Italia non può che essere un fatto positivo. L’intero settore genera un valore pari al 6% del Pil nazionale, l’11% se si considera l’indotto indiretto legato all’occupazione, alle opere legate alla valorizzazione e alla tutela del territorio.
Tanto che lo stesso presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, gli affida un ruolo decisivo per l’andamento dell’intera economia italiana: “Le sorti di questo 2024, che si concluderà con una manovra di bilancio complicata, dipendono dalla tenuta complessiva dell’occupazione, dalla riduzione dell’inflazione e dalla prevista crescita del turismo in tutte le sue forme”
Un patrimonio che genera ricchezza e che vale la pena tutelare.

