Quanto è importante includere dettagli sui propri hobby nel curriculum vitae? Molti curricula sono pieni di dettagli, a volte anche ridondanti. In un documento, che rappresenti il nostro percorso di vita e professionale, è legittimo inserire informazioni che caratterizzino la nostra storia.

Quali sono le giuste informazioni da riportare? Ecco alcune considerazioni degli esperti per creare un curriculm vitae accattivante.

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Come strutturare un buon curriculum: alcune semplici regole

Esistono molti modelli per strutturare un buon curriculum vitae: il più richiesto è il modello testuale, ma ultimamente i recruiter chiedono, spesso e volentieri, anche video presentazioni. Non esiste una modalità di presentazione che, a livello assoluto, sia migliore di un’altra, in termini di resa. Sarebbe corretto impostare lo schema del curriculum sulla base di quanto richiesto dalla società che gestisce la selezione del personale per la posizione scelta.

Un curriculum vitae completo contiene, sostanzialmente, i dati anagrafici del candidato, le esperienze lavorative e i titoli di studio. Alcuni modelli cartacei contengono anche una sezione dedicata agli hobby nel curriculum e a eventuali pubblicazioni del candidato. La struttura che, a colpo d’occhio, consente al selezionatore di leggere con più facilità le caratteristiche del candidato è il “modello funzionale”, anche se esistono altre 6 tipologie. I dettagli più importanti devono occupare il lato sinistro del foglio. È certo che una buona presentazione non possa prescindere da esperienze professionali e di studio, ma quanto conta includere i propri passatempi nel curriculum vitae?

Quando non ha senso inserire gli hobby nel curriculum?

La sezione hobby, nel layout di un curriculum, inviterebbe a dilungarsi sulle proprie passioni. Per un recruiter, che deve valutare in poche righe la storia della persona che ha di fronte, potrebbe essere interessante conoscere alcuni dettagli. Tuttavia, non sempre fare un elenco delle proprie occupazioni da tempo libero nel curriculum si rivela vincente. Alcuni dettagli sui propri hobby potrebbero addirittura rilevarsi controproducenti dal punto di vista della selezione.

Ad esempio, se ci si candida per un ruolo di gestore pubbliche relazioni per una ONLUS sulla salvaguardia degli animali, dichiarare di essere un cacciatore non agevola la scelta nei propri confronti. Inoltre, passioni ritenute abituali al giorno d’oggi, perché alla portata di troppi, come lettura, scrittura o ascolto della musica, non avrebbero ragione di essere inseriti. Per risaltare, il nostro curriculum dovrebbe presentare qualcosa di non troppo comune, né troppo discordante rispetto alla posizione ricercata.

Quando ha senso inserire nel curriculum una sezione dedicata ai propri hobby?

Gli hobby nel curriculum meritano di essere menzionati, innanzitutto, nel caso in cui ve ne sia specifica richiesta da parte del selezionatore. Inoltre, secondo la consulente di carriera Silvia Galasso, sarebbe opportuno riportare doviziosamente i propri svaghi nel curriculum nel caso in cui le esperienze lavorative non fossero in numero sufficiente da consentire un’adeguata valutazione. L’aspetto importante di un hobby è che aiuta i recruiter a evidenziare le competenze trasversali del candidato, il cui sviluppo non è direttamente collegato all’esperienza lavorativa.

Quanto più il tipo di hobby inserito nel curriculum è insolito, cioè meno ordinario, tanto maggiore è la probabilità che il candidato che lo pratica non passi inosservato. Occupazioni come il teatro o il volontariato, ad esempio, mettono in luce la capacità di interagire con gli altri e di sapersi rapportare a situazioni, anche non sempre lineari. Un hobby ben contestualizzato nel curriculum vitae può aiutare a far emergere, inoltre, anzianità di esperienza acquisita in un relativo campo.

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Donatella Bruni

Donatella Bruni

Mi occupo di economia, lavoro e società, con uno sguardo alle dinamiche del lavoro, ai consumi e ai cambiamenti della società (fisica e digitale). Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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