Stiamo vivendo in un’epoca davvero straordinaria: solo negli ultimi cinquant’anni, abbiamo vissuto enormi cambiamenti. Nonostante questo, leggendo le notizie di oggi, il livello di paura e di insicurezza a cui stiamo assistendo è senza precedenti. Ma a differenza di altri momenti storici, quando il mondo ha vissuto grandi tragedie o attraversato periodi di enorme incertezza, questa è la prima volta in cui l’informazione sta giocando un ruolo di primo piano a causa della diffusione di titoli, notizie e immagini pensate per allarmarci. Un fenomeno amplificato ancor più dai social media.

L’enorme mole di notizie da cui siamo bombardati, alcune accurate, altre no, viaggia oggi a velocità sempre più elevate, creando un clima di incertezza e alimentando ansia e paura.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

In tempi come questi, dobbiamo ricordarci di pensare sempre in modo critico di fronte alle notizie che cercano di insinuarsi nella nostra mente. Se non lo facciamo, lasceremo che qualcun altro lo faccia al posto nostro, calamitando la nostra attenzione. Qualunque siano le notizie con cui alimenti ogni giorno la tua mente, creeranno la tua percezione della realtà. Esattamente come avviene per la tua dieta alimentare: se ti nutri tutti i giorni di cibo spazzatura, avrai problemi di salute, sarai sovrappeso e non avrai un bell’aspetto fisico. Quindi…

…scegliere su cosa concentrarti è una tua scelta e una tua responsabilità!

Se oggi leggi le notizie su un qualsiasi quotidiano o al telegiornale, ti lascerai facilmente influenzare da notizie negative e storie deprimenti cadendo nella trappola dei condizionamenti, facendoti credere che i bei tempi se ne siano andati per sempre e che il futuro sarà davvero incerto.

Qualunque siano le notizie su cui ti concentri costantemente, diventeranno la tua reale esperienza di vita. Come dice Enrico Brignano: “Mia nonna si guarda sei o sette telegiornali al giorno. Alla fine della giornata ha vissuto solo tragedie”.

 

Pensa a come può essere filtrata la realtà di tutti coloro che acquisiscono informazioni esclusivamente dai mass-media, che non sono certamente pensate per condizionare la tua mente nel modo migliore o per stimolarti ad ottenere una migliore qualità di vita. Un italiano oggi guarda la televisione in media per quattro ore al giorno (cinque da quando è iniziata la pandemia, e questa è la media nazionale!): pensa con che genere di informazioni sta condizionando la sua realtà! Quali saranno le sue convinzioni? Quale sarà la sua qualità di vita? Quali saranno i risultati dei suoi pensieri e delle sue azioni? Se immetti spazzatura nella tua mente, uscirà spazzatura! E se non siamo seduti lì davanti al televisore, navigheremo su internet o ascolteremo un notiziario alla radio, o leggeremo il giornale. Qualunque sia il mezzo, devi sapere che i mass-media devono generalizzare, devono semplificare qualcosa di complesso per renderlo comprensibile e in un piccolo spazio.

Leggi anche: Scopri come informarti senza allarmismo, titoli strillati e fake news

Inoltre dobbiamo ricordarci che oggi, l’informazione deve vendere: è una merce, è un business. E cosa si vende di più? Certamente le notizie negative, quelle che generano dolore, paura: vendono di più perché diventano per noi una necessità per saperne di più e per difenderci dalle minacce e dai pericoli. E’ un condizionamento atavico che risiede nel nostro cervelletto, la parte più antica del nostro cervello: per l’uomo primitivo era importante sapere se fuori dalla sua caverna c’era un leone affamato pronto a sbranarlo per farne un succulento pranzo! E così è anche la nostra bulimia per le notizie negative, senza che ne rendiamo nemmeno conto! Ecco perché abbiamo una tale concentrazione di notizie negative.

Come gli stati d’animo, anche l’informazione è ciclica come le stagioni. Tutti attraversiamo periodi difficili. Allo stesso modo, anche l’informazione amplifica i periodi di crisi, strillando titoli in prima pagina, gonfiando a volte le notizie, annunciando fake news solo talvolta smentite in qualche angolino remoto del giornale.

Se tu ed io stiamo camminando per strada – e vediamo la locandina di un giornale che dice che tutto va bene – ci guardiamo, sorridiamo e continuiamo a camminare: tutto va a meraviglia! Se invece leggiamo che sta per arrivare un ciclone, improvvisamente ci allarmiamo e ci fermiamo a comprare il giornale per saperne di più. Quindi, intrinsecamente, i mass-media danno al loro pubblico ciò a cui il pubblico risponde (comprando, facendo click, o aumentando gli ascolti).

Se non siamo consapevoli di questo meccanismo, e quindi se non scegliamo come nutrire la nostra mente, ovvero con informazioni che possono aiutarci a comprendere meglio il mondo che ci circonda, a migliorare la qualità delle nostre vite in modo intelligente e più scelto, allora sarà facile lasciarsi sedurre dai media di massa. Perché ovunque ti giri in questi giorni, qualcuno ha immaginato un colore più cupo per te e per il nostro futuro.

La sfida da vincere oggi è conoscere questi fenomeni per imparare a controllare cosa entra nella tua testa. L’alternativa è lasciare che sia il mondo esterno a deciderlo al posto tuo e che la tua percezione della realtà sia completamente controllata dalle informazioni che hai a disposizione e su cui ti concentri ogni giorno.

Coloro che hanno successo nella nostra società sono quelle poche persone che non si limitano a ingoiare le informazioni che vengono fornite loro, ma che cercano piuttosto notizie positive e costruttive che nutrono le loro vite, i loro sogni, le loro speranze e una visione positiva del futuro.

Viviamo nell’era dell’informazione e l’informazione plasma le nostre vite. Scegli con cura le notizie su cui concentrarti, perché questo è ciò che determina cosa farai e come ti sentirai oggi.

Leggi anche: Se vedi una cacca in un grande prato verde, hai due possibilità

Condividi su:
Silvio Malvolti

Silvio Malvolti

Ho fondato BuoneNotizie.it nel 2001 con il desiderio di ispirare le persone attraverso la visione di un mondo migliore. Nel 2004 ho costituito l'Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo, che oggi gestisce questa testata: una sfida vinta e pluripremiata.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici