Editoriali

Stanno vendendo la tua attenzione!

di 15 Gennaio 2021Marzo 7th, 2024No Comments

Alcune settimane fa ho deciso di eliminare completamente la pubblicità dal nostro sito. Probabilmente non ci avrai fatto caso. Forse perché ultimamente non hai avuto occasione di andarci. O forse perché navigare in un sito senza distrazioni inutili è una cosa così naturale che non l’avevi semplicemente notato.

Al contrario, sono certo che quando capiti su uno di quei siti di news dove devi fare lo slalom con gli occhi tra banner, popup e pubblicità invasive che improvvisamente coprono il contenuto che stai leggendo e centrare le X come un cecchino con il tuo mouse per chiuderle… te ne accorgi eccome!

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Viviamo in un’era che Seth Godin, autore e imprenditore statunitense e considerato un vero guru in questo settore, chiama “interruption marketing”. Ovvero la ricerca della tua attenzione basata sull’interruzione di ciò che stai facendo. Esattamente come avviene con gli spot tv quando guardi un bel film, o quando ricevi una chiamata da un call center mentre stai scolando la pasta, o quando vieni fermato per strada per aderire ad un’offerta mentre porti i sacchetti della spesa.

Fastidioso, non trovi? Ma questo non è il male minore.

Infatti, quel genere di interruzione rappresenta una fonte di ricavo per gli editori. Nella stragrande maggioranza dei casi, l’unica fonte di ricavo. Sono gli inserzionisti i loro veri clienti. Non tu. Sono loro che devono essere serviti. Non tu. L’informazione, i contenuti, i titoli acchiappa-click… sono solo un riempitivo per far girare un modello di business (che il più delle volte non è nemmeno profittevole).

È proprio questo il corto-circuito dell’informazione: le notizie non vengono scritte per te, ma per riempire un contenitore. Per questo motivo a volte sono superficiali, inutili, o addirittura contraddittorie. Le notizie gratuite non possono che essere così. Come qualsiasi altra merce d’altronde.

“Nessuno ti regala niente” mi dicevano da bambino… a voi no?

Personalmente mi informo attraverso molte fonti diverse. Alcune di queste sono a pagamento. E, se devo essere sincero, le ho sempre trovate migliori delle altre: la mia attenzione non viene venduta agli inserzionisti, e io so di essere l’unico vero destinatario delle informazioni che leggo. Quelle informazioni sono state scritte per me, e per tutti i lettori che, come me, riconoscono il valore di quel contenuto.

Sono orgoglioso di tutti i nostri lettori, autori e caporedattori, perché ciascuno di loro crede in un giornalismo migliore e più costruttivo. Molti di loro si stanno formando grazie al nostro percorso formativo e contribuiranno a creare la futura generazione di giornalisti, quella che non ci lascerà appesa ai problemi, ma che ci racconterà anche le soluzioni, le storie di persone che ce l’hanno fatta e gli esempi positivi, che ci sono e vanno raccontati! Perché ciascuno di noi ha il diritto di sapere che nonostante le difficoltà, i litigi, le polemiche, le lamentele, il Covid, e i gli attacchi tra epidemiologi, virologi e politici… “stiamo vivendo nell’epoca migliore di sempre!”

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Silvio Malvolti

Silvio Malvolti

Ho fondato BuoneNotizie.it nel 2001 con il desiderio di ispirare le persone attraverso la visione di un mondo migliore. Nel 2004 ho costituito l'Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo, che oggi gestisce questa testata: una sfida vinta e pluripremiata.

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