Con le vacanze pasquali e l’avvento della primavera, si percepisce la voglia di organizzare viaggi e partire. Il treno è uno dei mezzi preferiti dagli italiani: e se vi dicessimo che l’Italia vanta un primato mondiale per i treni e il green?

Ebbene sì, in queste giornate di primavera è stata collaudata una nuova ferrovia elettrica che farà da modello a tutto il nostro Paese: da Venezia-Mestre ad Adria, l’innovazione passa dal Veneto. Non solo: è stato testato, per la prima volta al mondo, un treno a levitazione magnetica che collegherà Padova a Venezia. Le linee sono green e il loro obiettivo è rendere il l’Italia sempre più all’avanguardia e detentrice di primati mondiali.

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Quando il green e l’innovazione si incontrano

La ferrovia elettrica collega Venezia-Mestre alla città di Adria. Un simbolo che mostra come la Regione Veneto sia capofila di un progetto globale. Luca Pelosin, ingegnere all’interno del team che ha realizzato il progetto, ci parla del futuro delle stazioni ferroviarie.

«La ferrovia elettrica, che percorre la linea che da Venezia Mestre raggiunge Adria, è il primo esempio italiano di treno che sfrutta una linea ferroviaria già esistente convertendola a linea elettrica – spiega il dottor Pelosin – un progetto che, in un anno e con una spesa di 40 milioni di euro, ci porterà a migliorare la performance dei treni e la sicurezza. Non solo: il treno elettrico è green e rispetta l’ambiente sia in termini di emissione di CO2, che di inquinamento acustico. Questo primo progetto tocca tre province: Venezia, Rovigo e Padova e la sua lunghezza è di 46 km».

Dalla ferrovia elettrica alla levitazione magnetica

La ferrovia elettrica è solo uno dei progetti green in cui si sta impegnando la Regione Veneto. Fra le opere più avvincenti vi è la prima sperimentazione mondiale di un treno a levitazione magnetica.

«Oltre alla ferrovia elettrica c’è di più – aggiunge Luca Pelosin – sulla linea che collega l’inter-porto di Padova e il porto di Venezia, da maggio 2023 a oggi, per la prima volta al mondo, è stato testato un treno a levitazione magnetica, in una tratta lunga 10 chilometri. In queste settimane il progetto ha portato ottimi risultati e grande coesione fra le aziende italiane e americane che collaborano. L’obiettivo è quello di trasportare merci (e in futuro anche persone) alla velocità di oltre 1200 km/h. La levitazione magnetica consentirebbe di trasportare le merci a grande velocità, con vantaggi economici e ambientali estremamente positivi. Lo stesso per le persone, che potrebbero davvero migliorare la qualità del loro tempo. La Regione Veneto ha proposto di incrementare la sperimentazione prima dell’inizio delle Olimpiadi di Cortina 2026».

Ferrovia elettrica o magnetica: cosa ci rende più green?

Le due sperimentazioni puntano a far diventare le nostre linee ferroviarie sempre più green. Che differenza c’è fra un treno che viaggia su linea elettrica e uno magnetico? É possibile realizzare il progetto in tutto il nostro Paese?

«La linea elettrica è sicuramente la più semplice da realizzare in termini di spesa e di fattibilitàconclude il dottor Pelosin – il sistema elettrico sfrutta le linee già esistenti e, con una modifica alle linee di contatto, si può rendere elettrificata la tratta. Ovviamente i costi sono elevati: circa un milione e mezzo di euro per ogni chilometro di elettrificazione. Nonostante ciò sarà una necessità globale e sono sicuro che il progetto si espanderà nel nostro Paese, in particolare nelle tratte ad alta percorrenza. Altro discorso merita la levitazione magnetica: al momento è uno studio sperimentale, che in un ventennio potrebbe davvero diventare un progetto concreto. Certo, sarà necessario costruire nuovi treni e modificare le linee esistenti ma è questo che ci spinge a investire nell’innovazione: avanzare con la ricerca tecnologica, per migliorare la vita delle persone».

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Edoardo Casolo

Edoardo Casolo

Edoardo Casolo sono appassionato di geopolitica, cinema e cultura, di viaggi e di industria video-ludica. Vicentino ma vivo a Venezia, città che ho amato dal primo momento in cui l'ho vista. Con il laboratorio di giornalismo cerco di realizzare il mio sogno di diventare pubblicista.

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