Ideare soluzioni per gestire la complessità sembra oggi essere l’unica vera sfida del futuro: ogni settore è stato ormai investito da profondi cambiamenti e anche l’impiego dell’intelligenza artificiale nel turismo non si è fatto attendere.

Secondo un’analisi Assintel, il mercato dell’intelligenza artificiale in Italia vale oggi 1,1 miliardi e si stima possa crescere ancora nel 2023, fino a raggiungere 1,4 miliardi di euro. Ma quali sono i principali ambiti di applicazione dell’IA nel travel?

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Intelligenza artificiale nel turismo per la gestione delle destinazioni e delle strutture ricettive

La gestione efficiente delle destinazioni richiede oggi la disponibilità di una grossa mole di dati utili a prendere decisioni strategiche. È per questo che nasce Data Appeal Studio, piattaforma basata su algoritmi e machine learning ideata da The Data Appeal Company.

Le DMO (Destination Management Organization) che la utilizzano sfruttano questi dati per la costruzione di una cultura data-driven e un’offerta turistica competitiva.

La piattaforma offre infatti una combinazione di dati geospaziali, reputazionali e trend di mercato utili a definire strategie di crescita efficaci. Si può monitorare il sentiment connesso a una destinazione sul web, la sua popolarità, il suo livello di sostenibilità attraverso l’analisi delle azioni intraprese e persino il traffico pedonale dei vari punti di interesse sul territorio (funzionalità non da sottovalutare se si intende mettere a punto una strategia di controllo dell’overtourism).

Travel Appeal, invece, è la versione per strutture ricettive e il mondo della ristorazione che permette di centralizzare le recensioni provenienti dai vari canali e analizzarne il sentiment, di ascoltare la rete (web listening) e di monitorare i principali competitor. Una soluzione pensata per le catene alberghiere che hanno la necessità di gestire la presenza online delle singole strutture appartenenti al gruppo, rafforzare la percezione positiva del brand e automatizzare alcuni processi di customer care (es. attraverso chatbot di ultima generazione).

Incrementare i ricavi delle strutture con l’IA: il caso Smartpricing

Tra gli altri possibili ambiti di applicazione dell’intelligenza artificiale nel turismo è doveroso annoverare strategie di revenue management per incrementare i ricavi degli hotel.

Da tenere d’occhio Smartpricing, startup nata a Riva del Garda che ha elaborato un RMS, revenue management software per gestire i prezzi delle strutture ricettive in modo dinamico e incrementare così il fatturato grazie ad un algoritmo intelligente. Lo strumento analizza una serie di fattori tra cui dati storici delle prenotazioni, andamento della struttura in tempo reale, andamento del mercato e pubblica la tariffa giusta al momento giusto su tutte le piattaforme in cui l’hotel è presente.

Affidare la gestione dei prezzi a dei tool può perciò tradursi in un significativo risparmio di tempo da poter investire nella cura dei clienti o altre attività.

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Mariarita Persichetti

Mariarita Persichetti

Laureata in Management con una tesi in marketing territoriale. Viaggio, scrivo, fotografo e degusto formaggi. Su Buonenotizie.it parlo di progetti sostenibili e innovativi nel turismo, cultura gastronomica e mondo. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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