L’intelligenza artificiale (AI) ha avuto un grande impatto sui mestieri artistici, come la fotografia, la grafica e tanti altri. Grazie ai suoi avanzamenti è stata utilizzata per migliorare l’elaborazione delle immagini come l’aggiunta di funzionalità di riconoscimento facciale, il miglioramento della qualità delle foto, la rimozione del rumore e persino la creazione di immagini artistiche create esclusivamente tramite algoritmi.

L’intelligenza artificiale ha quindi reso più accessibili alcune tecniche complesse e aperto nuove possibilità creative per chiunque voglia usarla come strumento di supporto alla propria immaginazione. In questo modo l’artista crea, inventa, nuove immagini, senza basarsi su quelle già esistenti ma inventandone di nuove.

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Se usata come strumento di supporto alla mente umana, l’AI può anche rendere più facile e più ricco il lavoro dei ricercatori, degli insegnanti, degli artisti in genere, e può essere anche un valido strumento di aiuto per gli studenti e per chiunque necessiti di elaborare testi prendendo spunto dall’AI.

Intelligenza artificiale vs artista: una stretta e valida collaborazione creativa

L’intelligenza artificiale sta giocando un ruolo sempre più significativo nell’ambito della creatività. Grazie alle sue capacità di apprendimento automatico e all’analisi dei dati può essere utilizzata per generare vere opere d’arte, musica, design, scrittura creativa e molto altro. I sistemi di AI possono quindi fornire ispirazione, suggerimenti e supporto agli artisti e ai creativi consentendo loro di esplorare nuove idee e nuovi approcci.

L’immaginazione umana è intrinseca di emozioni, esperienze e prospettive uniche che sono difficili, se non impossibili da replicare. Con l’aiuto della nostra mente l’intelligenza artificiale può creare dal nulla un contenuto estremamente artistico e innovativo. In futuro potremmo certamente vedere ulteriori progressi ma è improbabile che l’AI raggiunga la profondità e la complessità dell’immaginazione umana che è influenzata da fattori culturali, sociali ed emotivi unici.

Caso studio: Midjourney

Midjourney si auto definisce come un laboratorio di ricerca indipendente che esplora nuovi mezzi di pensiero ed espande poteri immaginativi della specie umana. In pratica parliamo di uno strumento che riempie lo schermo con pixel precedentemente studiati e analizzati, senza fare un collage, ma predicendo la foto che viene descritta. Questo innovativo strumento crea dunque immagini da descrizioni testuali e più dettagli si danno più l’immagine risulterà realistica, originale e creativa.

Il programma è stato utilizzato lo scorso anno sia dalla rivista britannica The Economist per creare la copertina di un numero di giugno, sia in Italia da Il Corriere della Sera per la pubblicazione di un fumetto realizzato dallo scrittore Vanni Santoni. Infine, una delle foto premiate al Sony Word Photography Awards 2023 non era una foto bensì un’immagine generata da Boris Eldagsen con l’intelligenza artificiale.

A seguito di un forte incremento dell’uso di queste tecnologie di creazione di contenuti digitali sono iniziati in diversi ambiti dibattiti e controversie relative all’utilizzo di questi strumenti di intelligenza artificiale e del loro impiego di materiali protetto da copyright, ma se ben regolamentate si potrà riuscire a tenere sotto controllo la tecnologia e le aziende che la sviluppano.

Intelligenza artificiale e le nuove professioni creative

L’intelligenza artificiale offre numerose possibilità in vari settori della società, da qui nasce l’esigenza di specializzarsi nelle professioni del futuro ad essa correlate. Oltre alle classiche figure tecniche, come sviluppatori, esperti in sicurezza, professionisti legali, si potranno affiancare nuove competenze creative digitali:

  • Direttori artistici che avranno una visione a 360 gradi dell’immagine digitale e delle sue potenzialità.
  • Creativi che lavoreranno per creare interfacce e interazioni positive tra l’utente e i sistemi di intelligenza artificiale.
  • Progettisti di esperienze virtuali o realtà aumentate che creeranno ambienti e interazioni sempre più coinvolgenti.
  • Designer di intelligenza artificiale.
  • Creatori di esperienze digitali che evocano emozioni e connessioni con gli utenti.

Immagine di copertina articolo "Intelligenza artificiale: come stimola l’immaginazione tra fantasia e realtà

Nuovi approcci e nuove prospettive

Le nuove prospettive dell’intelligenza artificiale sono dunque molto affascinanti e promettenti. Alcune delle direzioni chiave in cui sta evolvendo includono l’etica, l’apprendimento multitasking, nuovi studi in campo medico scientifico, l’automazione e tanti altre. Queste nuove prospettive stanno plasmando in modo significativo il futuro delle tecnologie e della società aprendo porte a innovazioni che possono migliorare diversi aspetti delle nostre vite, non solo in modo pratico e automatico ma anche stimolando sempre di più la nostra immaginazione.

L’interazione uomo macchina più naturale coinvolgerà soluzioni come il riconoscimento vocale, gestuale, l’uso dell’intelligenza artificiale per comprendere meglio il linguaggio umano, e avrà sempre di più come obiettivo finale di rendere l’interazione con i dispositivi tecnologici simile a come le persone interagiscono tra loro.

L’intelligenza artificiale non sostituirà mai completamente la creatività umana, la vera sfida sta nell’utilizzarla in modo collaborativo, in modo che possa ampliare il potenziale creativo degli esseri umani piuttosto che sostituirlo. L’interazione tra intelligenza artificiale e creatività umana è un campo di ultima evoluzione che offre molteplici opportunità per esplorare nuovi orizzonti creativi alternando finzione e realtà.

 

 

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Mizar Fava

Mizar Fava

Master in sceneggiatura e critica cinematografica. Appassionata di arte, cinema, fotografia, viaggi e sport estremi. Da più di 15 anni seguo il sistema nazionale di protezione civile in tutte le sue iniziative. Mio padre, per farmi addormentare da piccola, mi raccontava sotto forma di favola le guerre mitologiche greche. Narrare storie è la mia passione fin da bambina. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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