Chiara Ferragni è stata recentemente al centro di una controversia legata al pandoro Pink Christmas, sanzionato dall’Antitrust. La campagna promozionale natalizia del 2023, mirata a sostenere l’ospedale Regina Margherita di Torino, è stata criticata per aver erroneamente suggerito che l’acquisto del pandoro contribuisse alla ricerca, nonostante la somma necessaria fosse già stata allocata. Dopo un’ammenda di un milione di euro, Ferragni ha emesso scuse tramite un video su Instagram, generando ulteriori polemiche. L’influencer ha comunicato il suo coinvolgimento nel percorso terapeutico EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) per gestire lo stress dettato molto spesso dalla gogna mediatica.

Perché Chiara Ferragni ha scelto la terapia EMDR

Il momento che l’influencer sta attualmente attraversando rappresenta una sfida impegnativa a livello personale e professionale, accentuata dalla gogna mediatica che si è scatenata attorno a lei. Nel corso degli anni, la Ferragni ha insistito sulla rilevanza di preservare la propria salute mentale, condividendo con i suoi seguaci la sua personale esperienza in merito.

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In concomitanza con le indagini in corso della Procura sul caso pandoro-Balocco, le vicende legate alle uova di Pasqua, la bambola Trudi e la fuga generale di numerose aziende che preferiscono rescindere i loro contratti, emergono ora le conseguenze psicologiche di questa tumultuosa situazione per l’influencer coinvolta. La cascata di eventi ha inevitabilmente scatenato una fase delicata dal punto di vista psicologico per la protagonista.

Tuttavia, l’influencer da anni ha scelto una via proattiva procedendo sul percorso della terapia EMDR: Eye Movement Desensitization and Reprocessing, ossia desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari.

EMDR: cos’è e a cosa serve

La terapia EMDR è un approccio psicoterapico, scientificamente comprovato da più di 44 studi condotti su pazienti traumatizzati e documentati in centinaia di pubblicazioni. La terapia ha come base teorica il modello AIP (Adaptive Information Processing) che affronta i ricordi non elaborati che possono essere origine di molte psicopatologie inclusi la depressione, l’ansia, le fobie, il lutto acuto, i sintomi somatici e le dipendenze.

Durante la terapia, la desensibilizzazione del ricordo traumatico e la rielaborazione a livello emotivo, cognitivo e corporeo sono attivate attraverso il movimento degli occhi del paziente, che segue le dita del professionista. Oltre ai movimenti oculari, possono essere utilizzate altre modalità, come il tapping (i tamburellamenti fatti con le dita) o la stimolazione acustica. Le sedute di EMDR inducono una rapida desensibilizzazione dei ricordi traumatici, riducendo la loro carica emotiva. Cambiano contenuti e toni delle immagini, i pensieri intrusivi si attenuano e le emozioni si riducono.

L’EMDR elimina la sintomatologia del disturbo post-traumatico da stress e il paziente migliora così la discriminazione tra pericoli reali e immaginari. Ora il ricordo traumatico è vissuto in modo distaccato, come un “ricordo lontano” e non più emotivamente disturbante.

L’OMS consiglia l’EMDR come terapia per disturbi legati a stress e trauma. In Italia, l’organo ufficiale responsabile per la formazione certificata in terapia EMDR è l’Associazione EMDR Italia.

A chi rivolgersi per provare la terapia EMDR

In Italia è disponibile un sito dedicato interamente al metodo EMDR che costituisce una fonte completa di informazioni. Questo portale consente di individuare i terapeuti specializzati ufficialmente riconosciuti dall’EMDR Europe Association.

L’Associazione EMDR è stata selezionata per la realizzazione di 700 interventi umanitari nel corso degli ultimi 20 anni nel nostro paese. In questi interventi sono state raggiunte oltre 20mila persone in momenti critici di traumatizzazione collettiva o individuale.

Nel contesto della pandemia da Covid-19, sono stati effettuati oltre 250 interventi umanitari raggiungendo circa 5mila persone in 52 comuni.

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Chiara Ferragni parla della sua esperienza con la terapia EMDR (Emdr.it)

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Carlotta Vercesi

Carlotta Vercesi

Parlo della nostra società e di come essa comunica. Il mio obiettivo è di scardinare la narrazione catastrofista e di raccontare le buone idee senza dimenticare i piani politici, sociali, economici. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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