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Piramide di Maslow: conoscere la gerarchia dei bisogni per vivere meglio

La piramide di Maslow e i bisogni primari e secondari

In Italia, come in tutto il mondo, le persone vivono nel tentativo di soddisfare una complessa gerarchia di bisogni necessari per la propria sopravvivenza fisica e il proprio benessere psicologico.

I bisogni sono un’esigenza biologica dell’organismo e possono riguardare se stessi o società e ambiente circostanti. Quando questi rappresentano una mancanza totale o parziale di uno o più elementi indispensabili per vivere meglio, non realizzare un bisogno genera un forte senso di insoddisfazione con conseguenti stress e frustrazione.

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Ciò che può impedire a una persona di soddisfare i propri bisogni può derivare anche dalla sua difficoltà nel dar loro la giusta importanza, cioè nel distinguere i bisogni primari e indispensabili alla sopravvivenza da quelli secondari.

Questo concetto è alla base delle ricerche di Abraham Maslow, uno psicologo statunitense, che ha dato un grande contributo allo studio della motivazione e alla psicologia umanistica con la piramide di Maslow: una vera e propria gerarchia dei bisogni che aiuta a distinguerli e soddisfarli in base alla loro priorità.

La piramide di Maslow: i bisogni primari o fisiologici

La piramide di Maslow si compone di 5 livelli di bisogno, alla base ci sono i bisogni primari o fisiologici, cioè quelli indispensabili per la sopravvivenza come respirare, mangiare, bere e dormire. Nella gerarchia dei bisogni sono i primi da soddisfare perché, in caso contrario, l’uomo stesso cesserebbe di esistere.

A questi si aggiungono i rapporti sessuali, necessari per appagare un’esigenza fisica e per favorire la prosecuzione della specie.

Andando verso la cima della piramide, ci sono i bisogni secondari o superiori, di natura sociale o individuale, come il bisogno di sicurezza, di accettazione, il bisogno di autostima e quello di relazione.

I bisogni secondari: dalla ricerca di sicurezza all’auto-realizzazione

Nella piramide di Maslow il primo bisogno secondario è quello di sicurezza, conseguente alla ricerca di protezione e contatto. Da questo derivano necessità individuali come avere una casa propria e un lavoro stabile, poter godere di buona salute, possedere certezze fisiche, morali e familiari.

Poi c’è il bisogno di accettazione o di appartenenza o socialità che spinge un individuo a dare e ricevere amore, a coltivare un’amicizia e a far parte di un gruppo o di una comunità. Rientrano in questa categoria il bisogno di avere un partner, dei figli o una cerchia di amici.

Dal bisogno di autostima derivano tutti i comportamenti che una persona assume per ottenere l’approvazione e il riconoscimento degli altri. Quest’ultimo è in grado di influenzare la stima e l’opinione che si ha di se stessi, nonché il riconoscimento delle proprie capacità e l’autocontrollo.

Infine c’è il bisogno di auto-realizzazione, da cui derivano la creatività, la moralità, il problem solving, la spontaneità, la mancanza di pregiudizi e il raggiungimento dei propri obiettivi.

Soddisfare sia i bisogni fisici che mentali: la chiave del benessere

Nel mondo attuale, dove le relazioni con gli altri sono al centro di qualunque dinamica sociale e individuale, è importante aver ben presente i bisogni primari, ma associarli esclusivamente a quelli fisici o fisiologici risulta riduttivo.

Anche bisogni secondari come quelli di autostima e di accettazione, considerati più di natura mentale, sono indispensabili per il benessere di una persona.

Oltre al concetto di gerarchia di bisogni si parla di coesistenza di bisogni in quanto, benché solo alcuni siano indispensabili alla sopravvivenza in senso stretto, tutti sono da considerarsi necessari. Infatti, solo con la soddisfazione progressiva di più bisogni possibili, sia mentali che fisici, l’uomo può sentirsi completamente appagato e realizzato.

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