Avere il growth mindset o mentalità di crescita è un requisito fondamentale per fare carriera nel mondo del lavoro e una forma mentis dinamica che vede sfide e fallimenti come opportunità di crescita e sperimentazione. Chi possiede questa mentalità sviluppa una certa flessibilità e considera il duro lavoro, l’impegno e i feedback, come mezzi e occasioni per riscoprire e coltivare i propri talenti.

L’obiettivo primario di chi adotta il growth mindset è quello di migliorarsi apprendendo sempre nuove strategie per risolvere i problemi. Ecco perché, nei colloqui di lavoro, molti selezionatori lo testano nei candidati, fin dai primi incontri. È scientificamente dimostrato, infatti, che esiste una correlazione tra performance professionali e growth mindset.

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Uno studio sugli effetti di questa mentalità negli insegnanti, svolto in Cina nel 2019, ne dimostra i benefici sul loro impegno lavorativo. Lo studio ha coinvolto 472 professori, di età compresa fra 18 e 60 anni, docenti presso 10 scuole secondarie di Chengdu, una città della Cina centrale.

I partecipanti hanno risposto ad alcune domande sul loro impegno lavorativo, sul grado della mentalità di crescita, sul loro livello di benessere generale e sulla perseveranza nello sforzo, con lo scopo di verificare una possibile correlazione fra questi fattori. Dall’analisi delle risposte traspare che, avere una mentalità di crescita, favorisce il più alto grado di benessere e perseveranza nello sforzo, influenzando positivamente l’impegno lavorativo.

Lo stesso vale per lo sviluppo di un’azienda. Oggi il mercato del lavoro richiede a imprenditori e professionisti di prendere decisioni rapide e mettersi in gioco di continuo, al passo con innovazioni e nuove tecnologie. Pertanto, affinché un’azienda abbia successo, risulta indispensabile adottare, tra dipendenti e manager, una cultura aziendale basata su una mentalità abile e flessibile.

Adottare il growth mindset prepara i giovani al mondo del lavoro

Una delle principali cause dei livelli di occupazione, disoccupazione e inattività dei giovani è il mancato incontro tra domanda di lavoro espressa dalle imprese e l’offerta proveniente dai lavoratori: questo è quanto emerge da uno studio del 2019 sull’istruzione e la gioventù nell’Unione Europea.

Tutto ciò è riconducibile al tipo di formazione che offrono scuole e università, incentrata soprattutto sull’acquisizione di conoscenze, trascurando la trasmissione di competenze, cioè del “saper fare”. Ai giovani non si insegna, per esempio, a sostenere un colloquio con consapevolezza, allungando di conseguenza i tempi di ingresso sul mercato del lavoro.

È scientificamente testato che educare i ragazzi al growth mindset fin dall’adolescenza è un modo efficace per aiutarli nel loro percorso di crescita personale e professionale. Una ricerca della Western Connecticut State University,USA, basata sugli effetti positivi del growth mindset in studenti con difficoltà di lettura, dimostra che avere una mentalità di crescita stimola maggiormente la loro motivazione ad apprendere e mettersi in gioco.

Come sviluppare una mentalità di crescita

Per sviluppare il growth mindset bisogna, innanzitutto, riflettere sui propri fallimenti, in particolare sugli aspetti da voler migliorare: nascondere le proprie debolezze non farà altro che inibire le proprie abilità. È importante, inoltre, definire con chiarezza un obiettivo, di vita o di lavoro e cercare di raggiungerlo attraverso una rete di piccoli traguardi.

Chi sviluppa un mindset di crescita non si focalizza sul risultato finale, ma sul percorso da intraprendere per raggiungerlo: chi adotta il growth mindset ha la tendenza al miglioramento continuo, senza temere di sbagliare, in quanto l’errore è considerato uno step fondamentale per arrivare al successo. Si deve lasciar perdere la perfezione, mettere da parte le proprie incertezze e il proprio senso di inadeguatezza e credere maggiormente in se stessi, focalizzandosi sugli sforzi e le opportunità da cogliere per mettersi alla prova.

Di fronte alle sfide e ai fallimenti bisogna ripetersi, spesso, “non ancora“, in quanto apre la possibilità ad altre chance e incoraggia a non lasciar perdere il percorso intrapreso. È importante anche chiedere feedback costruttivi ad altre persone, non per dare più importanza a ciò che gli altri pensano, ma per usare i commenti di amici, colleghi, compagni o familiari per migliorarsi.

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Brunella Mascolo

Brunella Mascolo

Logopedista e aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al progetto formativo realizzato dall'Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo. Come professionista sanitario, nonché persona molto empatica e introspettiva, scrivo principalmente di tematiche inerenti alla crescita personale e alla prevenzione e alla tutela della salute e del benessere mentale.

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