Quante volte si è sentito il termine resilienza? Tantissime volte, anche perché non solo è stata la parola dell’anno 2020, ma è stata ulteriormente sdoganata col suo inserimento nel Piano di ripresa e resilienza da tutti comunemente conosciuto come PNRR.
Nuovamente utilizzata in questi giorni con l’incoronazione di re Carlo III, la resilienza sembra, inoltre, la parola più affibbiata alla nuova regina Camilla che con attitudine ha saputo resistere fino a indossare la tanto attesa corona reale.
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SostieniciQuali sono dunque le caratteristiche delle persone resilienti? Come riuscire, grazie a questa qualità, a riorganizzare la propria vita, contrastare tutte le difficoltà e arrivare ad ottenere ciò che si vuole?
La resilienza, una parola che non passa mai di moda
La parola più usata nel periodo Covid fa nuovamente capolino per ricordarci che, anche quando si ha tutto contro, se n’è può uscire più forti di prima. Lo sa bene Camilla Parker-Bowles, appena diventata regina del Regno Unito e degli altri quattordici reami del Commonwealth delle nazioni .
Dopo essere stata proclamata “nemico pubblico” a seguito della famosa frase pronunciata da Lady Diana nel 1995 “eravamo in tre in questo matrimonio, un po’ troppo affollato”, nulla l’ha separata nel perseguire l’unione con l’uomo che voleva, con tutto il mondo contro di lei.
Ha atteso, ferma, determinata e in silenzio il suo momento. Un momento arrivato con gli anni, seguito da qualche polemica, ma ribaltando in molti casi l’opinione su di lei semplicemente non perdendo di vista l’obiettivo. Seppur rimanendo un personaggio controverso, la sua resilienza le ha dato i frutti sperati.
Lei come altri, sono stati l’emblema di tale atteggiamento. Tra tanti esempi attuali possiamo ricordare l’attrice Meryl Streep, scartata nel 1975 per King Kong giudicata “troppo brutta” per fare la parte da protagonista, riscattandosi in futuro con ben 3 premi Oscar. O Lady Gaga, tanto bullizzata da ragazzina, ha fatto delle violenze subite la sua forza per diventare una delle dive più conosciute al mondo. Ma caso ancora più recente è quello dell’attore Brendan Fraser. Arrivato all’apice della sua carriera con il film la Mummia interruppe la sua carriera 30 anni fa per vincere solo quest’anno l’oscar per The Whale, accompagnando la notte più dorata dell’anno con un discorso che ha commosso tutti e riprendendosi la sua rivincita. Ma cosa distingue le persone resilienti?
Le caratteristiche delle persone resilienti
Il primo a coniare il termine resilienza è stato, negli anni ’50, lo psicologo Jack Block definendo con questo termine l’atteggiamento nell’affrontare lo stress positivamente dando un nuovo slancio alla propria vita, raggiungendo molte volte obiettivi importanti.
Il termine proviene dalla metallurgica e sta a indicare la capacità di un metallo di resistere alle forze che vi vengono applicate. Si ricorda che nella tradizionale ingegneria italiana la parola resilienza si intende quel lavoro meccanico necessario per spezzare un metallo a seguito di un urto mentre, secondo il vocabolario inglese, si rifà al concetto di riattaccare o recuperare la forma precedente. Questo equivale per le persone circa la loro tolleranza rispetto le frustrazioni.
Costruirsi la propria resilienza significa:
- Imparare che a volte i fallimenti sono solo delle grandi opportunità di cambiamento
- Non arrendersi davanti ai rifiuti e dargli il giusto peso
- Tramutare la paura in energia costruttiva
- Avere la fiducia nell’arrivo di tempi migliori
- Non dimenticarsi mai i propri obiettivi
- Nessuno è migliore di nessun altro. Essere consapevoli della propria unicità
- Coltivare il pensiero positivo, la negatività attrae altra negatività. Quindi togliersi dal loop.
A volte il come affrontare uno stato di stress si racchiude dentro una personale scelta, se farsi sovrastare o prendere il controllo della situazione. Questo fa la differenza tra una persona forte e tutte le altre. Non scordiamoci che il diamante è semplicemente un pezzo di carbone che ha superato eccezionalmente bene la pressione.
