D’estate si è più motivati a provare sport nuovi e divertenti insieme alla possibilità di tenersi in forma. Gli sport acquatici possono essere l’unione di queste due esigenze, proprio nella cornice estiva per eccellenza, il mare. L’acqua è il supporto naturale, un sostegno perfetto anche per chi è avanti con l’età e per chi vuole comunque tenersi in forma insieme alla propria famiglia o con i compagni di vacanza.

Quali sono gli sport acquatici

Chi ama il mare e l’ecosistema marino può provare lo snorkeling. Quest’attività si definisce semplicemente come l’osservazione dei fondali nuotando in superficie, utilizzando maschera e boccaglio. La parola inglese snorkeling significa, appunto, nuotare mantenendo la testa in immersione e il corpo a pelo d’acqua, provvisti di un’apposita maschera e un boccaglio (snorkel) per poter respirare in acqua e un paio di pinne.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Un altro sport acquatico in cui però si utilizzano i remi è il kayaking che prevede l’utilizzo di un remo a doppia pala e di un kayak, imbarcazione creata mille anni fa dagli Inuit, conosciuti come Eschimesi delle regioni dell’Artide del Nord utilizzando pezzi di legno trasportati dall’acqua e qualche volta scheletri di balena e pelle di animali, particolarmente pelle di foca per il rivestimento.

Spesso confusa con il kayak è la canoa, nata in Canada e utilizzata per muoversi nelle acque dei fiumi e dei laghi, ma non in mare. Oggi la canoa ha uno scafo aperto in materiale plastico composito molto leggero in polietilene o fibra di vetro, e si conduce con una pagaia ad una sola pala.

Il surf e le sue declinazioni più conosciute

Il surfing invece è uno sport acquatico che consiste nel “cavalcare” le onde del mare utilizzando una tavola da surf. La tecnica consiste nel planare lungo la parete dell’onda, restando in piedi sulla tavola. Questo sport di origine polinesiana, si è poi diffuso e praticato specialmente lungo le spiagge dell’Australia e dell’America. Negli ultimi anni si fatta avanti una sua variante il stand up paddle o SUP, originario delle Hawaii e praticato su grandi tavole con l’ausilio di una particolare pagaia, stando in posizione eretta.

Infine una variante più tecnica del surf è il windsurf, dove si cavalcano le onde usando una tavola dotata di una vela che sfrutta la propulsione del vento. L’importante è avere doti di equilibrio, agilità e forza fisica, per orientare la vela sempre nel modo giusto.

Il windsurf e i suoi derivati 

Negli ultimi anni, anche grazie ai miglioramenti della tecnologia, sono nate altre varianti del surf con vela, come il kitesurf, una tavola su cui è montato un aquilone che, spinto dal vento, consente di saltare sull’acqua come se si volasse.

L’ultimo arrivato è il wingsurf  che combina il windsurf con il kitesurf ed è costituito da una tavola da surf con una pala, detta foil, che consente di sollevarsi sull’acqua e di planare sopra le onde. A differenza del windsurf, la propulsione non viene fornita dalla vela, ma da un’ala gonfiabile, detta wing, che viene manovrata con le mani.

Quali sport acquatici sono più adatti a chi li prova per la prima volta

Se si ama il movimento, si vuole restare in forma e provare qualcosa di nuovo, uno sport acquatico interessante potrebbe essere lo stand up paddle. Stare in piedi sulla tavola, remando con una pagaia permette di esplorare angoli nascosti delle nostre coste, allontanarsi dalle spiagge affollate e fare movimento.

Un altro sport è lo snorkeling, adatto per guardare la fauna e la flora marina mentre si nuota in superficie, utilizzando una maschera di buona qualità importante per ammirare il fondo marino e le meraviglie circostanti. Per praticarlo è sufficiente saper stare a galla e saper muoversi in acqua dando qualche gambata o bracciata.

Anche il kayak offre la possibilità di esplorare le coste, raggiungere spiagge deserte e infilarsi tra le rocce e nelle grotte. Se per molti sportivi, la vacanza al mare rischia di essere monotona, con molte ore fermi in spiaggia, qualche nuotata, ma poche possibilità di muoversi, il kayak può essere la soluzione ideale per vivere in modo attivo, con la soddisfazione di fare un percorso e raggiungere una meta con le proprie forze, proprio come quando si va a camminare o in bicicletta.

I benefici degli sport acquatici

Praticare sport acquatici è divertente, facile e si possono avere benefici fisici e psicofisici, grazie all’attività anaerobica, che fa lavorare il cuore e il corpo bruciando i grassi prima e più velocemente, come il ciclismo o la corsa. Il movimento, inoltre, tonifica i muscoli, in particolare quelli del tronco, le gambe e le spalle, anche se tutto il corpo è coinvolto nell’azione. Infne, mentre si fa attività sportiva si respira lo iodio, che favorisce il funzionamento dell’apparato respiratorio e cardiocircolatorio.

Gli sport acquatici migliorano la concentrazione, la mente e allenano a memorizzare le sequenze dei movimenti. I riflessi funzionano in modo più efficace. Lo spirito è rigenerato grazie al contatto con le forze della natura come il mare ed il vento. Infine, questo tipo di attività fanno aumentare la produzione di adrenalina, serotonina e dopamina nel nostro corpo, tutte sostanze che danno una sensazione di piacere e benessere psicologico ed anti stress.

Condividi su:
Gloria Scacchia

Gloria Scacchia

Aspirante giornalista pubblicista, ho lavorato per la Farnesina e l’OSCE, mi interesso di  Diritti Umani, Geopolitica, Società, Cultura e Attualità. Scrivo per Buone Notizie.it e frequento il master e il laboratorio di giornalismo costruttivo

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici