Praticare sport con il caldo torrido estivo può essere faticoso. A volte si preferisce rinunciare all’allenamento per non affaticare il fisico già troppo provato dalle alte temperature. Ma non è necessario rinunciare all’attività fisica in estate. Basta solo sapersi prendere cura del proprio corpo e rispondere alle esigenze fisiche.

Allenamento ad alte temperature

Allenandosi d’inverno, a basse temperature, il corpo è portato a tollerare lo sforzo medio di uno sportivo. Sia all’esterno che nei luoghi chiusi l’attività fisica è causa di affaticamento costante. D’estate, invece, il nostro corpo deve fare i conti con lo sforzo fisico classico sommato alla capacità di resistenza ad alte temperature, alla termoregolazione e alla disidratazione. Tutti questi fattori aumentano sensibilmente la percezione di fatica del corpo in movimento: tutto sembra più difficile, le prestazioni diminuiscono e la salute ne risente. Il rischio di stare male e di conseguenza smettere di fare attività con il caldo torrido è dietro l’angolo. Ma non serve rinunciare all’allenamento, fare sport con temperature sopra i 30 gradi si può; è fondamentale informarsi e tenere sotto controllo le necessità del nostro corpo.

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Cosa succede al nostro corpo quando ci si allena con il caldo? Il sangue viene dirottato verso muscoli e cute, il primo per il metabolismo energetico, il secondo per la termoregolazione. A questo consegue un innalzamento della frequenza cardiaca per pompare più sangue nelle due direzioni e meno disponibilità di sangue ossigenato per i tessuti. La prestazione sportiva risulta meno efficace. Inoltre allenarsi con il caldo conduce al metabolismo anaerobico e ad un accumulo di acido lattico maggiore.

Fare sport in estate, l’importanza dell’idratazione

Con il sudore prodotto mentre facciamo sport espelliamo sali minerali e acqua. Questo fenomeno è accentuato con il caldo. D’estate si va incontro più facilmente a disidratazione durante l’allenamento e non sempre il corpo ci invia segnali di aiuto. Per questo l’arma più efficace per evitare di mettere troppo sotto pressione il fisico è bere molto, soprattutto prima e durante l’attività. Idratando il corpo di acqua e bevande a base di sali possiamo incentivare il funzionamento dei muscoli. Questi infatti necessitano di magnesio e calcio per la contrazione e di conseguenza per la prestazione fisica. A seguito del 2% di disidratazione la performance sportiva inizia ad essere inficiata, al 4% di perdita di liquidi l’abbassamento è addirittura del 25%.

Per mantenere l’equilibrio elettrolitico di sodio e potassio è possibile adottare pochi accorgimenti che eviteranno all’organismo di sovraccaricarsi inutilmente, facendolo adattare gradualmente alla temperatura ambientale. Innanzi tutto vanno evitate giornate e ore del giorno più torride. Sarebbe ideale allenarsi di mattina, anche per preparare il corpo ad attivarsi. Bisogna scegliere un luogo non soleggiato e possibilmente fresco. Si possono reintegrare gli elementi persi anche mangiando, soprattutto frutta e verdura. Dopo l’attività è bene prendersi un periodo di riposo e recupero. Per farlo è bene monitorare e ascoltare il proprio corpo per intervenire quando ci consiglia di rallentare. Anche il Ministero della Salute ha diramato 10 semplici regole per proteggersi dal caldo.

Allenamento aerobico o anaerobico?

Conoscere il proprio corpo significa anche arrivare a stabilirne i limiti. Più che cambiare abitudini, con il caldo, si consiglia di mantenerle, facendo attenzione ai dettagli dell’allenamento e a non strafare. Fare sport con temperature eccessive porta il fisico a raggiungere un grado di tensione tale che potrebbe superare i 40 gradi di temperatura. In questo caso l’organismo viene condotto ad un metabolismo anaerobico che favorisce l’accumulo di acido lattico in gran quantità inficiando sulla prestazione sportiva e affaticandoci inutilmente.

Con l’estate che si fa sempre più impervia, prima di iniziare un’attività, va deciso se sarà muscolare o cardiovascolare. La prima di tipo anaerobico condurrà alla produzione di acido lattico e all’indebolimento fisico dovuto allo sforzo e al caldo. D’altro canto però un’attività aerobica potrebbe condurre a disidratazione e calo di pressione. Non tutti sono predisposti a tollerare più l’una o l’altra. Il consiglio di allenatori e medici è di non allontanarsi troppo dalle proprie abitudini e cercare di variare gli allenamenti, in modo tale da dedicarsi ad entrambi i tipi di esercizio.

Fare sport monitorandosi

Alcune aziende stanno studiando dispositivi in grado di calcolare l’equilibrio idro-salino del corpo durante l’allenamento. Nessun effettivo patch è stato ancora lanciato sul mercato, ma siamo sempre più vicini alla diffusione dei cerotti da banco in grado di monitorare i nostri fabbisogni salini. Attraverso un’app sapremo in maniera più precisa quali sali reintegrare al termine dell’esercizio.

Flavia Santilli

Flavia Santilli

Studio presso l'Università degli Studi de L'Aquila. Ho collaborato con diverse testate. Sportiva agonista e istruttrice di nuoto. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista. E tu cosa stai aspettando?

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