L’azienda americana Nike, icona di stile e innovazione nel campo della moda sportiva, ha compiuto passi da gigante. Fra evoluzione e cambiamento, il noto brand continua a progredire: le novità più significative.

Storia di un successo esponenziale

Non è un segreto che Nike sia uno dei marchi più famosi e popolari nel mondo dello sport. L’azienda fondata da Phil Knight e Bill Bowerman il 25 gennaio 1964 a Eugene (OregonUSA) ha dato, col tempo, un grande contributo ad atleti e sportivi nel miglioramento delle loro prestazioni. Il colosso statunitense, del resto, si è sempre occupato di donare ispirazione e fornire i migliori prodotti per una corretta esaltazione del potenziale sportivo. Grazie a idee innovative e tecnologie nuove, il brand americano è tuttora uno dei principali fornitori di abbigliamento sportivo altamente qualificato.

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Lo swoosh, ovvero l’iconico simbolo dell’azienda statunitense, compare pressoché ovunque. Dagli abiti firmati sino agli sponsor dei migliori atleti del globo. Eppure Nike non è soltanto tradizione e storia, ma anche innovazione e apertura al futuro. Grazie a scelte avanguardiste, infatti, l’azienda ha potuto operare in modo vincente in molte occasioni, sviluppando tecnologie in grado di migliorare prestazioni sportive e discipline professionistiche. Insomma, qualità e comfort al centro di tutto.

Le migliori rivoluzioni tecnologiche targate Nike

La scarpa Nike Air Zoom KD9, disegnata dal giocatore di basket Kevin Durant, è un esempio perfetto di rivoluzione tecnologica di settore. Come scritto anche su OutPump.com, questa scarpa, rilasciata il 20 giugno del 2016, offre supporto, comfort e reattività grazie all’abbinamento del tessuto Flyknit con la tecnologia Air Zoom. Pensata appositamente per tutti i giocatori di pallacanestro, rappresentò una vera e propria novità del settore. Per la prima volta, infatti, la tecnologia Air Bag di Nike (contraddistinta da fibre in grado di comprimersi ad ogni passo), fece il suo debutto sul campo.

Proseguendo l’analisi, ecco le Nike HyperAdapt 1.0. Esse, del resto, sono un vero esempio di quello che Nike è solita chiamare “sistema di allacciamento automatico“. Per chiarire in modo completo l’innovazione apportata da questo modello di scarpe, è utile affidarsi alle parole dall’innovatrice Tiffany Beers. Tali affermazioni, lo precisiamo, sarebbero presumibilmente state rilasciate poco prima dell’uscita ufficiale: “Quando farete un passo in avanti, il tallone toccherà un sensore. Questo farà stringere automaticamente la scarpa per avere una maggiore idea di protezione del piede. Ci saranno, poi, due bottoni sui lati con cui potrete regolare il modo in cui il sistema stringerà e rilascerà durante la camminata”.

Infine, giusto citare anche le Nike Zoom Superfly Flyknit. Per elaborare queste scarpe, Nike lavorò a stretto contatto con la velocista americana, nonché medaglia d’oro, Allyson Felix. Nel tentativo di realizzare un prodotto appositamente pensato per atleti sprinter, i due protagonisti al lavoro decisero di creare nuovi tacchetti per la suola combinati con la tomaia in Flyknit. Il risultato ottenuto rese la scarpa leggera e aerodinamica durante la corsa, favorendo prestazioni migliori e un comfort unico a tutti coloro che ne avrebbero fatto uso.

L’impegno oltre lo sport: Nike per il sociale

Oltre a sponsorizzare atleti di fama mondiale, Nike svolge da sempre un compito che va oltre lo sport stesso. Il sociale, infatti, è da anni uno dei campi di maggiore interesse del colosso americano, abile nello sfruttare la propria notorietà in progetti atti a promuovere valori quali l’inclusività e l’uguaglianza. Ne è un esempio il progetto “Bebe Vio Academy (BVA)“. Nato nel 2021 dalla collaborazione tra Nike e Bebe Vio con l’intento di promuovere lo sport a strumento di integrazione sociale e di realizzazione personale, fu sin da subito vincente. Inoltre, venne affidato ad Art4Sport Onlus (organizzazione nata per volontà della campionessa di scherma).

Come riportato su Vogue.it, al fianco di Bebe Vio ed Art4Sport, Nike punta ad abbattere le barriere fisiche e psicologiche che ancora bloccano troppi ragazzi con disabilità. Il tutto contribuendo alla creazione di una comunità integrata dove lo sport possa mirare a diventare strumento di inclusione, partecipazione e divertimento. La BVA, insomma, è un progetto ambizioso, realizzato con passione, tenacia e determinazione. Del resto, l’iniziativa consiste in un programma pluriennale di attività multi-sportive rivolto a ragazzi tra i 6 e i 18 anni.

Favorendo l’interazione con bambini normodotati, i quali avranno la possibilità di provare cinque diverse discipline (calcio, atletica, basket, sitting volley e scherma), il progetto mira alla creazione di una chiara consapevolezza. Lo sport può essere uno strumento in grado di cambiare e migliorare la vita delle persone con disabilità. Grazie a Nike, Art4Sport e altre realtà impegnate nell’iniziativa, inoltre, tutte le attività sono e saranno completamente gratuite. Infine, gli iscritti potranno vivere importanti momenti esperienziali. Fra tutti, la partecipazione a incontri dedicati con alcuni degli atleti Nike. Dopotutto, “Just do it”.

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Antonio Di Bello

Antonio Di Bello

Studente universitario con esperienze lavorative in ambito comunicativo e giornalistico. Amo raccontare tutto ciò che circonda il mondo del calcio, della pallavolo e della Formula Uno. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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