Storica vittoria di Luna Rossa al femminile che si aggiudica il 13 ottobre la prima edizione della Coppa America (America’s Cup) donne. Luna Rossa scrive così il proprio nome in cima all’albo d’oro della competizione velica femminile.

Dopo 170 anni di dominio della più famosa competizione velica maschile è nata la prima edizione femminile dell’America’s Cup. La squadra femminile di Luna Rossa ha vinto la sfida finale contro le britanniche della squadra Ineos.

Coppa America al femminile: gare e percorso di Luna Rossa

La competizione si è svolta, dal 5 al 13 ottobre 2024, nel mare di fronte a Barcellona. Si partiva con sei round robin di qualificazione dove ogni squadra ha affrontato le altre cinque per due volte per qualificarsi alle semifinali. Luna Rossa al femminile si è aggiudicata il secondo posto a 39 punti dietro i 46 punti di Athena, l’imbarcazione inglese.

Poi, nelle semifinali, la squadra femminile italiana è arrivata al primo posto ex equo con le inglesi a 27 punti. Vincendo contro le spagnole, le svedesi, le neozelandesi e le olandesi. Quindi il 13 ottobre si è svolta la finale con il duello tra la squadra italiana e quella britannica in un’unica gara.

Luna rossa ha controllato la gara sin dalla partenza, trionfando facilmente fino alla linea del traguardo. Le protagoniste di questo percorso netto sono state: Giulia Conti e Margherita Porro (timoniere), Maria Giubilei e Giulia Fava (trimmer), Alice Linussi, Maria Vittoria Marchesini e Giovanna Micol.

Il tipo d’imbarcazione usata per l’America’s Cup femminile

L’imbarcazione scelta è l’AC40, una versione di monoscafo volante da 12 metri, la stessa versione in scala ridotta dell’AC75 (usata per la Coppa America maschile).

Tra le caratteristiche principali abbiamo le vele di prua auto viranti e l’alimentazione a batteria delle pompe per sollevare i foil. Questi ultimi sono gli alettoni immersi nell’acqua che si alzano e si abbassano a seconda delle manovre e che permettono a queste barche letteralmente di volare sull’acqua. Hanno performance notevoli, tanto che possono raggiungere la velocità di 45 nodi che corrispondono a 80 km all’ora.

La barca ha un equipaggio formato da quattro donne: due timonieri e due trimmer (chi si occupa della regolazione delle vele). Un sistema di pilota automatico mantiene stabile il volo sull’acqua durante la gara.

La vela è sempre più uno sport per le donne

La presenza femminile italiana nella vela si è rilanciata recentemente con la triestina Francesca Clacich. L’atleta triestina ha vinto un oro europeo e mondiale con la barca di tipo 49er (un’imbarcazione planante di circa 5 metri per due persone). Nel 2017 ha partecipato al primo giro del mondo nella manifestazione per la sostenibilità degli Oceani, Turn the tide on Plastic. Nel 2023 invece è stata la prima italiana a vincere, in equipaggio con l’americano Charlie Enright, l’Ocean Race: celebre gara di vela intorno al mondo, che si tiene ogni tre anni.

Bisogna ricordare inoltre la storica medaglia d’oro per la vela italiana ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, di Ruggero Tita e Caterina Banti, che hanno dominato nella classe dei catamarani volanti.

Il cambiamento culturale nel mondo della vela al femminile

Questo trionfo non solo celebra il talento e la determinazione delle atlete italiane, ma anche il cambiamento culturale nel mondo della vela, in un settore storicamente dominato dagli uomini. Questa vittoria può aprire le porte a nuove opportunità per le donne nella vela d’alto livello, dimostrando che anche le regate più prestigiose possono essere accessibili e competitive per le donne.

Sempre più atlete stanno partecipando a regate di vela a tutti i livelli, sia come skipper che come membri dell’equipaggio. Questo sta contribuendo a creare una cultura più inclusiva nello sport velico.

La vittoria di Luna Rossa al femminile può portare una grande attenzione mediatica sulla vela femminile, rendendola uno sport più popolare e conosciuto a livello globale. Inoltre, può contribuire a sfatare molti stereotipi di genere associati alla vela.

Le atlete di Luna Rossa potrebbero diventare modelli a cui ispirarsi per molte ragazze: anche le donne possono raggiungere i vertici di uno sport tradizionalmente maschile. Un altro elemento da prendere in considerazione è che il successo di Luna Rossa potrà attirare l’attenzione di sponsor e investitori nel settore della vela femminile. Questo si potrebbe poi tradurre in maggiori risorse per l’allenamento, l’equipaggiamento e la partecipazione a competizioni internazionali.

È importante quindi garantire la continuità dei successi ottenuti, investendo nella formazione delle giovani promesse e creando un sistema di sviluppo economicamente sostenibile per la vela femminile.

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Gloria Scacchia

Aspirante giornalista pubblicista, ho lavorato per la Farnesina e l’OSCE, mi interesso di  Diritti Umani, Geopolitica, Società, Cultura e Attualità. Scrivo per Buone Notizie.it e frequento il master e il laboratorio di giornalismo costruttivo

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