Vacanze all’estero: accessi consentiti a turisti italiani e stranieri

 

Vacanze post coronavirus: dove viaggiare per e dall’Italia? A questa domanda risponde la Re-open Eu, un’app e un sito costantemente aggiornati, che la Commissione europea ha lanciato per organizzare vacanze sicure nell’Europa post coronavirus.

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Basta, infatti, cliccare sulla mappa interattiva per ricevere informazioni aggiornate nelle 24 lingue ufficiali dell’UE, sulle restrizioni sui viaggi e sulle misure di sicurezza e salute pubblica adottate dal Paese ospitante.

Il sito web Re-open dell’UE aiuterà anche i piccoli ristoratori e i proprietari di hotel, nonché le città di tutta Europa, a trarre ispirazione da soluzioni innovative sviluppate da altri, come affermato dal Commissario per il mercato interno, Thierry Breton.

Dove si potrà viaggiare in Europa dall’Italia e per l’Italia

Tutti i Paesi dell’UE  (eccetto Bulgaria e Romania), gli Stati dell’Accordo di Schengen, Regno Unito, Irlanda del Nord, Andorra, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano, avranno accesso in Italia senza alcuna restrizione. Tuttavia, è di poche ore fa il post su facebook del Ministro della Salute, Roberto Speranza, in cui lo stesso comunica di aver firmato una nuova ordinanza che prevede test molecolare o antigenico, da effettuarsi con tampone, per chi arriva da Croazia, Grecia, Malta e Spagna. A questi Paesi, continua il Ministro, si aggiunge la Colombia nella lista dei Paesi per cui è previsto divieto di ingresso e transito. Una scelta dovuta per frenare la crescita dei contagi degli ultimi giorni, in cui  sono stati accertati molti casi di turisti italiani rientrati da  Spagna, Grecia, Croazia e Malta.

Alcuni casi particolari: Grecia, Regno Unito, Islanda e Danimarca

I turisti che si recheranno in Grecia, dovranno  compilare un modulo di localizzazione-passeggeri 48h prima del loro arrivo, descrivendo i propri dati anagrafici e l’indirizzo del luogo di soggiorno.

Nel Regno Unito è previsto un periodo di quarantena, la cui violazione comporterà una multa di 400 sterline.

Chi viaggerà in Islanda  potrà  facoltativamente  essere testato per Covid-19 e  mettersi in quarantena per due settimane: i risultati saranno poi comunicati su un’app di tracciamento, Rakning C-19, che si scaricherà  sul proprio smartphone per tutta la durata del viaggio. Attualmente l’app è utilizzata dal 40% della popolazione islandese.

Il governo danese, invece, ha consentito l’accesso solo ai cittadini danesi, residenti in Danimarca, Groelandia e Isole Faroe o chi ha un motivo specifico di salute o lavoro. Per tutti gli altri Paesi, come già anticipato, gli italiani e i turisti europei, non subiranno alcuna restrizione.

Vacanze post coronavirus: viaggiare dall’Italia ai Paesi extraeuropei

Gli italiani potranno viaggiare in Georgia, Tunisia, Ruanda, Giappone, Repubblica di Corea, Thailandia, Australia, Nuova Zelanda, Canada, Uruguay, senza necessità di motivazione, quindi anche per turismo.

Tuttavia, al rientro in Italia, è necessario sottoporsi ad isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria, compilare un’apposita dichiarazione e si può raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato.

In tutti gli altri Paesi, fino al 7 settembre si potrà viaggiare esclusivamente per motivi strettamente necessari come lavoro, salute e studio.

I Paesi a cui è negato l’accesso in Italia sono Bosnia Erzegovina, Kosovo, Macedonia del nord, Montenegro, Serbia, Moldovia, Armenia, Bahrein, Bangladesh, Kuwait, Oman, Brasile, Cile, Panama, Perù, Repubblica dominicana.
Solo per Bosnia Erzegovina, Kosovo, Macedonia del nord, Montenegro e  Serbia, c’è un’eccezione al divieto, che riguarda equipaggio e personale viaggiante dei mezzi di trasporto terrestre, relativamente a motivi di lavoro, solo per transito (massimo 36 ore) o breve permanenza in Italia (massimo 120 ore). 

Le vacanze post coronavirus in Paesi extraeuropei potranno essere scelte dopo la consultazione dei siti della Farnesina, viaggiare sicuri (realizzato dal Ministero degli Affari Esteri), o sui siti dell’Ambasciata italiana del Paese di riferimento, perché la situazione potrebbe cambiare di Stato in Stato.

Vacanze post-coronavirus: una ripresa possibile

Nonostante una recente indagine compiuta da IZI in collaborazione con Comin & Partners comunichi il crollo significativo delle mete estere (17%), a favore delle destinazioni italiane, più della metà degli italiani (63%) non rinuncerà alle vacanze post-coronavirus e questo, è oggettivamente un dato significativo di ripresa per il turismo e l’economia nazionale.

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Francesco Bia

Francesco Bia

Docente di lettere e aspirante pubblicista. Ho collaborato per sei anni con due settimanali locali scrivendo di attualità, cultura, spettacolo, cronaca e sport. Oggi collaboro con BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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