Viviamo in un’epoca iper-tecnologica in cui nuove scoperte promettono ogni giorno di migliorare la nostra vita, di semplificarla o di renderla meno faticosa. Molte di queste promesse sono mantenute, altre no e tuttavia le “speranze” di trovare la ricetta per la felicità, sono sempre più riposte nelle nuove scoperte scientifiche, legate al cervello e alla psicologia. Eppure, un “vecchio trucco” può darci all’istante molta soddisfazione, se applicato con costanza e fiducia!

Da sempre tutte le filosofie e le religioni che in qualche modo si occupano della “felicità” convengono su un punto essenziale: il benessere deriva da uno stato interiore che non ha teoricamente legami con quello che avviene fuori e nemmeno con la salute fisica! Sembra persino esagerata come affermazione eppure è facile dimostrarlo, soprattutto quando vediamo che ci può essere tanta tristezza e disagio interiore nonostante la massima abbondanza e ricchezza esteriore.

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Eppure questa “magra consolazione” non ci aiuta a raggiungere lo scopo… sapere che la felicità interiore è svincolata dalle cose esterne non basta a farci raggiungere la felicità stessa! Come fare dunque a sfruttare questa consapevolezza e “guadagnare” veramente degli istanti di felicità?

Ecco che arriva il “trucco più vecchio del mondo”, che non è certo una “notizia dell’ultima ora” o una scoperta tecnologica, ma forse proprio per questo è una pratica collaudata e funzionante. La promessa semplice di questo “trucchetto” non è quella di darci la felicità eterna… ma piuttosto degli istanti, degli attimi di felicità… e spetta a noi usare il “trucco” tanto spesso quanto vogliamo.

Il “trucco” è: concentrarsi sull’attività che stiamo facendo come se fosse la cosa più importante di tutte.

Amo definire questa cosa con la parola “trucco” perchè se cominciamo a chiamarla pratica zen, approccio centrato sull’istante, consapevolezza del presente… forse gli diamo dei nomi più adatti ma rischiamo anche di farla sembrare più complicata di quello che è!

Concentrarsi sull’attività che stiamo facendo come se fosse la cosa più importante di tutte, ha l’effetto di farci dimenticare tutto il resto, porta spontaneamente la nostra mente a “cancellare” le pre-occupazioni e le post-occupazioni, cioè le cose di cui ci occupiamo prima e dopo averle fatte.

Imparare ad occuparci solo di quello che stiamo facendo nel presente è un ottimo “trucco” per dare tregua alla mente e regalarci un istante di felicità, lungo tanto quanto riusciamo a farlo!

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Sebastiano Todero

Sebastiano Todero

Sebastiano Todero è un formatore e psicologo del lavoro, appassionato di molti temi sulla crescita personale. E' autore della rubrica Lunedì con l'Amico Ottimista su BuoneNotizie.it e del libro Un'Amico Ottimista.

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