Oggi ricorre il World Hearing Day, la giornata mondiale dell’udito. L’ipoacusia, ovvero non sentire bene i suoni e non capire bene le parole, è un problema che riguarda oltre 430 milioni di persone nel mondo, pari a circa il 5% della popolazione e si stimano intorno ai 980 miliardi di dollari l’anno di spese connesse, tra le quali, i supporti educativi e la perdita di produttività.

L’udito è, fra i cinque sensi, quello che maggiormente ci permette di comprendere e comunicare con gli altri. Sono a rischio oltre un miliardo di giovani tra 12 e 35 anni a livello mondiale. Guardando all’Italia, secondo i dati del ministero della salute, sono invece sette milioni le persone che hanno difficoltà a percepire correttamente i suoni, che equivale circa al 12% della popolazione.

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Di recente, sono stati ufficialmente resi pubblici i dati relativi al questionario sui disturbi uditivi e all’utilizzo degli apparecchi acustici in Italia condotto nel 2022 da Anovum Euro Trak – società specializzata in indagini di mercato – per conto dell’ANIFA, l’Associazione Nazionale dei fabbricanti di audioprotesi: da questa indagine è emerso che 250 mila persone, pari al 5% del totale è rappresentato da soggetti di età compresa tra i 15 ed i 24 anni.

Il Direttore dell’Unità Operativa Audiologica del Policlinico di Palermo, Aldo Messina, ha affermato che “gli italiani tendono ad affrontare i problemi uditivi con eccessiva superficialità, non di rado considerandoli come un qualcosa di prettamente fisiologico, quando in realtà i problemi dell’udito possono essere la causa di abitudini scorrette“. A tal proposito, esperti e imprese si sono attivati nelle scuole per l’educazione dei giovani all’ascolto responsabile. 

L’udito, una disabilità invisibile

Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha definito la perdita dell’udito “una disabilità invisibile e non solo per la mancanza di sintomi visibili, perché tuttora viene ignorata dai policy makers e dalle comunità”.

A rischio di ipoacusia oggi non sono solo gli over 60, a causa di un naturale processo di invecchiamento, ma i dati dell’OMS segnalano anche un numero sempre crescente di giovani che convivono con la riduzione dell’udito a causa di fattori evitabili come, ad esempio, la prolungata esposizione al rumore.

Secondo il World report on hearing realizzato dall’OMS, i problemi di udito potrebbero arrivare a coinvolgere anche 1,1 miliardi di giovani soprattutto a causa di abitudini sbagliate, come l’ascolto di musica ad elevato volume per lunghi periodi di tempo o la frequentazione di luoghi ad alto inquinamento acustico.

L’importanza della prevenzione

Sentire è fondamentale per mantenere un contatto con la realtà che ci circonda, poiché ci fornisce un importante strumento d’interazione con l’ambiente e le altre persone. Il problema uditivo, se sottovalutato, può causare conseguenze molto gravi andando ad inficiare la qualità di vita e il benessere psico-sociale.

Corrado Canovi, Presidente dell’associazione Italiana audioprotesisti professionali, in uno speciale AnsaIncontra andato in onda su Ansa.it, sostiene che gli ipoacustici rischiano di essere molti di più nei prossimi decenni, rischio che si diffonderà soprattutto tra i giovani.

Con l’obiettivo di cambiare i comportamenti di ascolto, sensibilizzando sia persone che aziende ai rischi che producono dispositivi per l’ascolto di musica, l’OMS ha lanciato l’Iniziativa Make Listening Safe (Rendi l’ascolto sicuro). Il progetto consiste nel creare un mondo in cui le persone possano godersi l’ascolto ricreativo senza rischi per il loro udito, sensibilizzando la necessità di facilitare un cambiamento nel comportamento quotidiano.

Una trasformazione è stata compiuta: nel 2022, con lo slogan ‘Proteggi il tuo udito, ascolta responsabilmente‘, gli esperti del Word Hearing Forum, nato per promuovere la salute dell’udito in tutto il mondo, hanno stilato un documento che definisce lo standard globale di ascolto sicuro per i luoghi di intrattenimento, rivolgendosi non più solo ai cittadini ipoacusici o a coloro che sperimentano una qualche forma di disabilità uditiva, ma anche a quelli sani. L’OMS si rende disponibile per offrire supporto ai suoi Stati membri nell’adozione e nell’attuazione di questi standard.

Riccardo Cattaneo, funzionario della regolamentazione in Amplifon spiega che “alcune aziende hanno iniziato a mettere limiti e diverse realtà hanno iniziato a lavorare per sensibilizzare i giovani. In questo senso, abbiamo portato nelle scuole ‘Ci sentiamo dopo‘, un progetto per educare all’ascolto responsabile. E’ importante partire dai giovanissimi per far capire loro l’importanza di salvare l’orecchio da situazioni di rischio“.

Da Roma a Milano, le iniziative del 2023 per la giornata mondiale dell’udito

Medici specialisti, rappresentanti delle istituzioni, ricercatori, operatori sanitari e numerose associazioni si riuniranno, nella giornata di oggi, presso la sede del Ministero della Salute a Roma per Hear-a-thon.  Si tratta di una lunga maratona dell’udito che ha come obiettivo quello di porre al centro del dibattito politico e sanitario le problematiche uditive attraverso la costituzione di un tavolo di coordinamento nazionale.  

Al Policlinico di Milano, ieri e oggi si terranno incontri gratuiti per parlare di sordità sia in età pediatrica, che nell’adulto o nella persona anziana. Lo scopo è ricordare come mantenere in salute il proprio udito seguendo semplici accorgimenti come, ad esempio, usare tappi per orecchie in luoghi rumorosi e non ascoltare la musica ad alto volume soprattutto se si indossano gli auricolari.

Prevenire o riconoscerne tempestivamente i sintomi è di fondamentale importanza per ridurre al minimo la disabilità o, eventualmente, intervenire precocemente sulle possibili cause.

 

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Florinda Ambrogio

Florinda Ambrogio

Laureata in Scienze e Tecniche Psicologiche con specializzazione in Scienze Forensi, amo la cronaca tanto quanto la narrativa. Da sempre impegnata per portare l'attenzione sui sempre attuali temi della crescita personale. Il cassetto mi piace riempirlo fino all'orlo di sogni che sostituisco non appena diventano realtà. Aperta al cambiamento solo se porta a migliorare.

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