La dermatite atopica è una delle patologie della pelle più diffuse tra le varie fasce della popolazione. Con l’arrivo della bella stagione e la messa in mostra della pelle, coloro che ne soffrono possono provare disagio. Tra farmaci e soluzioni dermatologiche è oggi possibile convivere in modo efficace con questa patologia.

Una malattia diffusa: la dermatite atopica

La dermatite atopica è una delle malattie infiammatorie e cutanee più diffuse tra la popolazione. Caratterizzata da una vistosa alterazione della barriera cutanea (la quale si manifesta attraverso prurito, xerosi, eczema, arrossamento, desquamazione della pelle e gonfiore) è tipica dell’età pediatrica. L’esordio, generalmente, avviene nei primi anni di vita, seppur possa comunque manifestarsi per la prima volta anche in età adulta. L’andamento della stessa, del resto, è cronico-recidivante, e tende a presentarsi nel corso del tempo in fasi più o meno acute.

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Cause e fattori scatenanti della dermatite atopica

Parlando di cause e fattori scatenanti dermatologi e specialisti del settore non hanno ancora trovato una ragione vera e propria al perché possa presentarsi la dermatite atopica. Vi sono, però, dei fattori che ne aumentano il rischio di sviluppo. Tra questi quelli genetici, legati al clima o alla naturale carenza di fattori idratanti della barriera cutanea. Non solo, vi sono altri fattori che possono aggravare ulteriormente quelli che sono i sintomi già esistenti. Ad esempio, allergie, stress, insonnia, sudore, fumo da sigaretta o detergenti particolarmente aggressivi.

Rimedi e soluzioni dermatologiche per combatterla

L’obiettivo principale nel trattamento della dermatite atopica è alleviare il più possibile il prurito e l’eczema dovuto all’infiammazione della barriera cutanea, specialmente nel periodo estivo, dove il sole e la sudorazione possono aggravare il problema. Durante l’estate è consigliato non esporsi per troppo tempo ai raggi solari, in particolare nelle ore più calde: nonostante ciò, prendere il sole con creme protettive adeguate può aiutare la pelle ad alleviare prurito e escoriazioni.

A livello farmacologico, invece, una delle soluzioni più efficaci resta sicuramente quella a base di corticosteroidi topici. Come sottolineato da Bepanthenol.it, essi vanno usati esclusivamente sotto consiglio o controllo medico, poiché rappresentano un’alternativa utile a casi di dermatite atopica con sintomi gravi. L’impiego di farmaci steroidei, infatti, è particolarmente idoneo in caso di forti manifestazioni della malattia, oltre che utile nell’ottenere un periodo di remissione che sia il più lungo possibile. A tale terapia farmacologica, però, è spesso associato un trattamento di mantenimento della barriera cutanea con emollienti e idratanti.

Fondamentale è la corretta igiene della pelle. Sono da prediligere detergenti delicati o privi di sostanze profumanti. Per i bambini, inoltre, sono consigliati bagnetti rapidi e giornalieri con acqua tiepida. Infine, asciugare il corpo senza sfregamenti aggressivi è buona regola per tutti. Tamponando lievemente, quindi, le parti del corpo ancora umide è possibile evitare un’arrossamento della propria cute.

Dermatite atopica: imparare a convivere col problema

L’indice di sviluppo della dermatite atopica sembrerebbe in aumento, anche se ad oggi non è ancora chiaro quale sia la causa scatenante. Oltre a curare regolarmente la salute della propria pelle, come sottolineato a più riprese, è bene adottare diversi accorgimenti per alleviarne i sintomi. Indossare capi di cotone e mantenere un’adeguata temperatura dell’ambiente domestico per evitare un’eccessiva sudorazione, ad esempio, potrebbero rappresentare dei primi passi alquanto efficaci. La parola chiave, del resto, è convivenza. Dare modo al problema di esistere, dunque, senza creare complicazioni. Con l’arrivo della bella stagione chi soffre di dermatite atopica può vivere serenamente, prestando attenzione a mantenere il corpo asciutto e protetto dai giusti prodotti.

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Antonio Di Bello

Antonio Di Bello

Studente universitario con esperienze lavorative in ambito comunicativo e giornalistico. Amo raccontare tutto ciò che circonda il mondo del calcio, della pallavolo e della Formula Uno. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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