Con l’arrivo dell’estate tornano le giornate all’aria aperta, i picnic e le passeggiate nella natura. Insieme a questi momenti piacevoli, però, aumenta anche il rischio di incontrare insetti come api, vespe o calabroni. Ma niente panico! Nella maggior parte dei casi si tratta di episodi innocui, che però non vanno sottovalutati. Ogni anno, più di 5 milioni di persone vengono punte da insetti, e per alcune di loro, una puntura di insetto può rappresentare ben più di un semplice fastidio: possono infatti svilupparsi delle vere e proprie reazioni allergiche. 

Con le giuste precauzioni, è possibile intervenire e affrontare la stagione estiva con consapevolezza e serenità.

Riconoscere gli insetti più comuni per conviverci

Api, vespe e calabroni appartengono alla famiglia degli imenotteri e sono tra gli insetti più temuti. In realtà, non sono aggressivi: pungono solo se si sentono minacciati. C’è però una differenza: le api, una volta punto, lasciano il pungiglione nella pelle e muoiono subito dopo, mentre le vespe e i calabroni possono pungere più volte e non perdono mai il loro pungiglione.

La diagnosi della puntura di insetto è clinica, cioè si basa sull’osservazione dei sintomi. Nella maggior parte dei casi, si avvertono bruciore, dolore, prurito, rossore, gonfiore e indurimento nell’area colpita. Questi fastidi sono facilmente gestibili con del ghiaccio e di solito durano dalle 48 ore fino a una settimana.

Tuttavia, nei soggetti allergici, la situazione cambia e può generare una reazione sistemica anche grave, con sintomi come orticaria, gonfiore del viso e delle labbra, difficoltà respiratorie, nausea e capogiri. Secondo il Manuale MSD, sono a rischio quelle persone con elevati livelli di immunoglobuline E (IgE) nel sangue, ossia degli anticorpi prodotti dall’organismo in risposta a specifici allergeni. In media, un individuo adulto può tollerare fino a 22 punture in base al proprio peso corporeo, ma per una persona allergica anche una sola puntura può essere fatale.

8 piccoli gesti per prevenire una puntura di insetto

Per evitare il rischio di una puntura di insetto, bastano semplici accortezze che chiunque può mettere in atto.

Ecco quali sono queste buone pratiche, suggerite anche dall’ISSalute:

  • mantenere la calma: se un’ape, una vespa o un calabrone si avvicina, evitare di fare movimenti bruschi o urlare. Allontanarsi lentamente;
  • controllare la casa: cercare eventuali nidi o alveari nei pressi della propria abitazione. Una volta individuati, contattare un professionista per la bonifica;
  • installare zanzariere alle finestre per proteggere gli ambienti interni;
  • scegliere l’abbigliamento adeguato se si lavora in giardino: optare per abiti comodi, lunghi e dai colori chiari, poiché secondo alcune teorie i colori scuri come nero, rosso o blu possono attirare gli insetti in quanto li percepiscono come segnali di cibo o riparo, mentre i colori chiari risultano meno visibili e meno associati a fonti di cibo;
  • evitare di camminare scalzi;
  • limitare profumi intensi: spray, deodoranti o lozioni profumate possono attirare gli insetti;
  • usare prodotti repellenti su pelle esposta;
  • evitare di sostare in zone con acqua stagnante come paludi o stagno e coprire cibi e bevande in caso di campeggio o gita.

Un equilibrio da rispettare

Le api, come molti altri insetti, sono fondamentali per l’ecosistema. Di per sé, questi piccoli animali non sono pericolosi, ma se si sentono minacciati possono diventare aggressivi, soprattutto se percepiscono un pericolo. Evitare una puntura non significa eliminare gli insetti, ma imparare a conviverci in modo rispettoso.

La prevenzione, in fondo, è anche questo: cercare di capire e conoscere il comportamento di questi esseri viventi e, di conseguenza, ridurre il rischio di situazioni spiacevoli senza entrare in conflitto con la natura.

Condividi su:
Avatar photo

Giulia Mastrocicco

Sono Giulia Mastrocicco. Laureata in Giornalismo, Comunicazione editoriale e multimediale presso l'Università di Parma.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici