Dal 16 settembre 2025 la nuova pillola per contrastare l’endometriosi e ridurre i sintomi, sviluppata da Gedeon Richter Italia, è rimborsata dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Si tratta di una novità fondamentale per milioni di donne italiane che convivono con questa patologia cronica e spesso invisibile.
La rimborsabilità rende il trattamento accessibile a tutte le paziente affette da forme severe, senza barriere economiche. Apre la strada a cure innovative in grado di migliorare la qualità della vita e offrire nuove prospettive di benessere.
Un aiuto concreto per milioni di donne: la pillola per l’endometriosi
L’endometriosi è una malattia ginecologica complessa, spesso sottovalutata, che in Italia riguarda oltre 3 milioni di donne. Nella pratica, il numero reale potrebbe essere ancora più alto, poiché la diagnosi è spesso tardiva e difficile. Si tratta di una una patologia in cui il tessuto che normalmente riveste l’interno dell’utero (endometrio) cresce in altre parti del corpo, come ovaie o tube. Questo tessuto “fuori posto” risponde agli ormoni del ciclo mestruale, può infiammarsi e sanguinare, causando dolore pelvico, mestruazioni molto dolorose, problemi di fertilità.
Per molte donne il dolore è costante e invalidante, con ripercussioni sulla vita lavorativa, relazionale ed emotiva. La nuova pillola per l’endometriosi nasce con l’obiettivo di ridare qualità di vita alle donne affette, garantendo un equilibrio tra efficacia terapeutica e sicurezza a lungo termine.
Come funziona la nuova pillola per contrastare l’endometriosi
La nuova pillola per l’endometriosi, assunta una volta al giorno, offre benefici già dalle prime settimane: riduce il dolore mestruale e non mestruale, limita l’uso di analgesici (oltre la metà delle pazienti non ne ha più bisogno dopo sei mesi), funziona come contraccettivo, ha pochi effetti collaterali e protegge anche le ossa. Si tratta del primo farmaco in Europa appartenente a una nuova classe terapeutica per il trattamento dei sintomi dell’endometriosi. La pillola unisce tre principi attivi:
- il relugolix, che riduce gli ormoni responsabili del dolore e della crescita della malattia;
- una piccola dose di estradiolo, che protegge le ossa;
- il noretisterone acetato, che stabilizza l’endometrio.
I tre elementi evitano dunque la perdita di calcio e l’indebolimento osseo, segnando un importante passo avanti nella gestione dell’endometriosi e della qualità della vita di chi ne è affetta.
Le voci delle pazienti e delle istituzioni
La notizia della rimborsabilità è stata accolta con entusiasmo dalle associazioni di pazienti. Francesca Fasolino, presidente dell’Associazione Lotta Italiana per la Consapevolezza sull’Endometriosi (A.L.I.C.E), ha dichiarato: «Nessuna donna dovrebbe vedere la propria qualità di vita compromessa dall’endometriosi. La disponibilità gratuita di questa terapia è una nuova opportunità concreta».
Anche Maria Giovanna Labbate, Amministratrice Delegata di Gedeon Richter Italia, che produce il farmaco, ha sottolineato: «Il nostro obiettivo è restituire alle donne la libertà di vivere senza dolore, con serenità e fiducia nel futuro». La rimborsabilità della nuova pillola endometriosi segna un punto di svolta nella gestione di una patologia che troppo a lungo è rimasta silenziosa.
Non si tratta solo di un farmaco innovativo, ma di una promessa di libertà dal dolore per milioni di donne. Il SSN dimostra l’importanza di investire in terapie che non migliorano solo gli indicatori clinici, ma la vita nel suo complesso. L’endometriosi non deve più essere sinonimo di rassegnazione: con la pillola endometriosi, il futuro può finalmente essere più sereno.
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