Al congresso annuale della Endocrine Society che si è tenuto ad Atlanta, in Georgia, uno studio ha dimostrato come due pillole contraccettive maschili sperimentali sembrerebbero ridurre il testosterone senza causare effetti collaterali inaccettabili per gli uomini. L’esperienza positiva nei trial clinici possono essere dei fattori chiave per convincere l’opinione pubblica sulla sicurezza della pillola contraccettiva maschile e potrebbe essere disponibile presto. Nel frattempo in Francia su Liberation, un noto quotidiano francese, si riapre il dibattito sul tema della contraccezione maschile come “questione cruciale per la parità di genere”.

Il controllo delle nascite è solamente una questione femminile?

Nell’ultimo anno, negli Stati Uniti, abbiamo visto come milioni di donne rischiano di perdere la possibilità di abortire legalmente. La tensione è altissima e tra manifestazioni e proteste, nel paese si conta una vera e propria impennata di richieste della vasectomia come atto d’amore. Ad oggi, la vasectomia e il preservativo sono gli unici due contraccettivi a disposizione dell’uomo.

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Lo sviluppo di un contraccettivo maschile orale amplierà le opzioni riproduttive per gli uomini e le donne e avrà un grande impatto sulla salute pubblica permettendo all’uomo di avere un ruolo attivo nella pianificazione familiare” spiega Tanar Jacobsohn, ricercatore capo dell’istituto che ha condotto la sperimentazione. Lo studio, presentato al congresso annuale della Endocrine Society, ha coinvolto 96 partecipanti maschi che hanno ottenuto ottimi risultati. Sono state somministrate due o quattro pillole contenenti il placebo o il principio attivo. Il gruppo che ha utilizzato le pillole con il principio attivo ha ottenuto una diminuzione del testosterone sotto la norma dopo sette giorni dall’assunzione.

I farmaci utilizzati, chiamati DMAU e 11β-MNTDC, fanno parte di una classe di farmaci chiamati androgeni progestinici. Questi farmaci sopprimono il testosterone, che abbassa il numero di spermatozoi. L’abbassamento dei livelli di testosterone normalmente porta a spiacevoli effetti collaterali, ma la maggior parte degli uomini nello studio era disposta a continuare a usare i farmaci, suggerendo che gli effetti collaterali erano accettabili e che l’avrebbero volentieri consigliato agli amici.

Le esperienze positive degli uomini negli studi clinici e gli alti voti di accettabilità per questa pillola maschile dovrebbero servire a entusiasmare il pubblico sul fatto che il controllo delle nascite maschile sia potenzialmente disponibile nei prossimi decenni” afferma Jacobsohn.

Smettete di indorarvi la pillola: il dibattito francese

“Smettete di indorarvi la pillola!” o meglio “Arrêtez de vous dorer la pilule!”. In Francia il dibattito è acceso.

La scorsa estate il quotidiano francese Libération ha pubblicato in prima pagina un appello per chiedere al governo di portare avanti la discussione sugli anticoncezionali maschili. L’appello, accompagnato da una petizione online sulla piattaforma Change.org e da una campagna con l’hashtag #ContraceptonsNous, ha raccolto più di 31mila adesioni. Un dato molto significativo che ci conferma l’alta richiesta tra la popolazione. Tra i primi firmatari ci sono medici, psichiatri, andrologi, attivisti, giornalisti e scrittori. Nella petizione si chiedeva anche di rendere disponibili i preservativi gratuitamente ad un pubblico under 25, punto ottenuto di recente. Il quotidiano, con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica, rincara la dose scrivendo “La parità tra donne e uomini sarà reale solo in materia di salute sessuale quando gli uomini faranno la loro parte in materia di contraccezione.”

La ricerca sulla pillola contraccettiva maschile si è sviluppata dagli anni ’70, in parallelo alla ricerca per la pillola femminile. Con l’emergenza AIDS, che ha dirottato la contraccezione maschile sui profilattici in grado di salvaguardare la salute dalle malattie sessualmente trasmissibili, e con la pillola femminile che ha ricevuto fin da subito un grande successo, lo studio sul “pillolo” è proseguito a rilento. Secondo una ricerca del Ministero della Salute i ricoveri in Italia per ricorrere all’intervento della vasectomia sono in aumento. Sintomo di un interesse cambiato negli uomini, pur rimanendo un tabù, infatti non se ne parla molto. Oggi, grazie agli ultimi risultati, possiamo dire che l’alternativa al preservativo e alla vasectomia è un orizzonte raggiungibile. L’uomo si sente sempre più coinvolto nella gestione familiare e nel controllo delle nascite, solamente le resistenze nel mondo politico e farmaceutico dovranno mutare.

 

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Carlotta Vercesi

Carlotta Vercesi

Parlo della nostra società e di come essa comunica. Il mio obiettivo è di scardinare la narrazione catastrofista e di raccontare le buone idee senza dimenticare i piani politici, sociali, economici. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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