È del 19 maggio 2021 l’approvazione della Camera dei Deputati di un disegno di legge che riconosce, promuove e tutela la lingua dei segni italiana (LIS) e la lingua dei segni italiana tattile (LIST). Questo passaggio legislativo ha consentito all’Italia di colmare il ritardo nei confronti del resto d’Europa. A poco più di un anno di distanza è la Regione Puglia a compiere un ulteriore passo. In via sperimentale, lo studio della lingua italiana dei segni viene introdotta in tutte le scuole secondarie di primo grado pugliesi.

Il testo della legge regionale

La legge regionale 30 dicembre 2021 riconosce la Lingua dei segni italiana e ne promuove l’acquisizione, la diffusione e l’uso nella comunità sociale, per una piena inclusione sociale delle persone sorde, sordocieche e ipoacusiche. Si prevede l’attivazione di servizi di interpretariato nelle pubbliche amministrazioni, nelle strutture sociosanitarie, nei tribunali: in presenza e grazie all’utilizzo di piattaforme digitali. Il progetto prevede inoltre corsi di insegnamento della LIS e della LIST nelle scuole secondarie di primo grado della Puglia, grazie alla collaborazione con l’ENS, l’Ente Nazionale Sordi.

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Iniziative e innovazione

La scelta di Regione Puglia arricchisce una serie di iniziative che sul territorio nazionale stanno consentendo un veloce progresso dello studio e dell’applicazione della LIS. Dall’anno accademico 2021-2022, per esempio, l’Università di Catania, capofila del Centro interuniversitario “Cognizione, Linguaggio e Sordità” a cui aderiscono altre università come la Cà Foscari, Trento, Milano-Bicocca e Palermo, ha avviato un master in Teorie e Tecniche di Traduzione e Interpretazione Italiano-Lingua dei Segni Italiana e LIS-Italiano. Si tratta del primo a essere attivato negli atenei della penisola.

Nel 2020 15 performer riproducono in diretta in LIS l’intera edizione del Festival di Sanremo. L’intera edizione è stata interamente tradotta in LIS. Da quel momento e per le edizioni seguenti, RaiPlay trasmette una versione parallela del Festival, Sanremo Live LIS, in onda in contemporanea con la diretta di Rai 1.

Il segno e la lingua

La lingua dei segni è quindi il sistema linguistico che permette alle persone sorde di comunicare. Per creare parole, si utilizzano le mani invece delle parole. Si formano così i segni che hanno un significato preciso. A questi si aggiungono l’espressione del viso e la posizione del proprio corpo nello spazio. Il segno utilizzato può quindi essere scomposto in otto componenti essenziali: movimento, orientamento, configurazione, luogo (le quattro componenti manuali del segno), e sguardo, espressione facciale, gesto labiale e busto (le quattro componenti non manuali).

LIS: una lingua vera e propria

La LIS, come le molte altre esistenti in diversi paesi del mondo, è una lingua a tutti gli effetti, dotata di grammatica e sintassi propria. Si differenzia quindi dall’italiano segnato, ovvero dall’uso dei segni con la struttura grammaticale dell’italiano. La LIS viene utilizzata quotidianamente da moltissime persone sorde. Si tratta infatti di uno dei tratti che caratterizzano una comunità, come accade peraltro per ogni lingua: in questo caso parliamo della comunità sorda. Si ritiene che siano circa 80 milioni le persone sorde al mondo e, di queste, l’80% utilizza la lingua dei segni. La LIST è invece il linguaggio utilizzato dalle persone non udenti che perdono la vista: per comunicare si utilizzano quindi le mani. A differenza delle lingue dei segni visive, nelle lingue dei segni tattili le mani degli interlocutori sono in contatto.

La lingua dei segni: regole e curiosità

Una lingua quindi con una struttura e sintassi proprie che si avvicina ad altre lingue orali. I verbi non si coniugano in base al tempo, ma devono concordare sia col soggetto (come in italiano) sia con l’oggetto dell’azione (come avviene in basco). Il tono della voce è sostituito dall’espressione del viso: una per le domande dirette, una per domande complesse, una per gli imperativi e altre per indicare le frasi relative.

La giornata internazionale

Dal 2017, l’Organizzazione delle Nazioni Unite ha istituito la giornata internazionale delle lingue dei segni. Si celebra il 23 settembre. Sono oltre 135 quelle utilizzate nel mondo; tra queste spicca la LSI, la lingua dei segni internazionale che viene utilizzata durante eventi che interessano più nazioni.

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Davide Scorza

Davide Scorza

Davide Scorza, educatore in servizi dedicati ai giovani e allo sviluppo di comunità. Curioso delle potenzialità di applicazione dei media in ambito sociale. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista.

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