Il packaging alimentare è il settore che impatta principalmente sui rifiuti da imballaggio che produciamo quotidianamente e che non sempre trovano una seconda vita in qualità di risorsa.

Around ha cercato una soluzione all’origine, ideando il primo servizio di packaging riutilizzabile in Italia per l’asporto e il delivery e si rivolge ad aziende, locali e consumatori. Per ampliare questa rete è stata lanciata una campagna di crowdfunding, con il sostegno di Banca Etica, sulla piattaforma Produzioni dal basso. L’obiettivo è ambizioso ma ci sono ancora 30 giorni per dare il proprio contributo.

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Come nasce il progetto di Around

Around è una società benefit nata lo scorso anno allo scopo di offrire un’alternativa sostenibile agli imballaggi monouso. Il punto di partenza è stato il lockdown, che ha innescato nel team la consapevolezza dell’abuso degli imballaggi nel food packaging a causa del take away e del delivery.

I dati confermano questa necessità:

  • il 40% della plastica prodotta a livello mondiale proviene dagli imballaggi monouso
  • ogni contenitore usa e getta viene utilizzato in media 60 minuti ma si smaltisce in 100 anni
  • il 50% dei rifiuti prodotti quotidianamente da ogni cittadino deriva dal packaging alimentare

Dall’esigenza di contrastare concretamente questi sprechi è nato il progetto Around, che propone contenitori riutilizzabili in alternativa al packaging alimentare tradizionale.

Il servizio non prevede forme o sistemi di deposito. Quest’ultima modalità, ben avviata in altri Paesi europei e non solo, in Italia incontra molte resistenze, complice un sistema non ancora sufficientemente regolamentato.

Eliminare i contenitori usa e getta in modo smart e accessibile

Il servizio è completamente digitale: tutte le fasi vengono organizzate e gestite attraverso l’applicazione Aroundrs, scaricabile su Apple store e Google play.

I ristoratori sottoscrivono un abbonamento con vantaggi e servizi adattati alle proprie esigenze, di conseguenza i clienti, possono consultare i locali che hanno aderito al progetto e tra questi, scegliere dove noleggiare gratuitamente i contenitori per il proprio ordine di asporto o consegna a domicilio. Il noleggio si conclude con la restituzione dei contenitori entro sette giorni, senza nessun vincolo di pulizia, che invece spetta al ristorante stesso.

I contenitori sono progettati per l’uso in contesti non domestici, sono quindi lavabili in lavastoviglie e adatti al microonde e al freezer. Inoltre, ognuno di questi è testato per essere riutilizzato fino a 200 volte, senza compromettere le prestazioni in termini di HACCP.

Altro punto forte del servizio è la possibilità di contribuire concretamente a contrastare gli sprechi alimentari. Infatti, tramite l’app, i locali possono decidere di mettere in vendita i propri prodotti, già associati ai loro contenitori riutilizzabili, a un prezzo scontato, così da ridurre l’invenduto e scongiurare l’accumulo di ulteriori avanzi, che si sommerebbero alla mole già preoccupante di cibo sprecato.

Obiettivi e impatto della campagna di crowdfunding

Attualmente Around è presente in 23 locali in Italia, dislocati tra Roma, Torino, Milano e Firenze, dove ha sede la società.

L’obiettivo della campagna è raccogliere 15 mila euro per rendere disponibile e gratuito il servizio a 100 locali in tutta Italia, così da ampliare la rete di realtà coinvolte e ridurre emissioni in modo sempre più significativo. A questo scopo, ogni utilizzo è tracciato in tempo reale dall’app, per rilevare il beneficio ambientale frutto dell’utilizzo e certificare il risparmio ai fruitori del servizio.

Considerati i potenziali riutilizzi testati, l’impatto di ogni contenitore secondo Up2You, uno tra i partner del progetto, corrisponde a 25 kg di CO2 risparmiate, con performance superiori alle alternative monouso e costi inferiori di acquisto dell’usa e getta anche per le attività abbonate.

Il risparmio, traslato su tutti i locali beneficiari della raccolta fondi – che ha ancora bisogno di donazioni per raggiungere il traguardo – sarebbe invece di 1,5 tonnellate di CO2 in un anno.

Allo stesso scopo è nata la campagna “No Plastic More Fun” di Worldrise onlus, che nel tempo ha creato il primo network di locali notturni che hanno abolito la plastica monouso a favore di soluzioni compostabili o riutilizzabili. Ad oggi questa rete “clubbing plastic free” vanta 234 attività in Italia, come monitorabile dalla mappa interattiva in costante aggiornamento, ed è sempre aperta a nuove adesioni.

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Roberta Nutricati

Roberta Nutricati

Laureata in Lettere Moderne a Siena e in Relazioni Internazionali a Torino. Dopo aver vissuto e lavorato in Spagna per un anno, ho conseguito un master in Europrogettazione e il riconoscimento alla Camera dei Deputati come Professionista Accreditata presso la Fondazione Italia-USA a Roma. Collaboro con il settimanale TheWise Magazine e scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare pubblicista.

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