In occasione del 3 dicembre, Giornata internazionale delle persone con disabilità, ISTAT ha pubblicato una rilevazione sull’inserimento degli alunni con disabilità nelle scuole italiane. Obiettivo è il monitoraggio delle risorse, attività e strumenti di cui i plessi scolastici si dotano per favorirne l’inserimento. L’indagine integra i dati raccolti dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. La rilevazione raccoglie dati relativi a oltre 45mila plessi, l’83% delle scuole italiane. Indaga dal 2017/2018 anche la scuola dell’infanzia e la scuola secondaria di secondo grado.

Disabilità in numeri

Si registra un aumento (+5%) degli alunni con disabilità iscritti nelle scuole italiane: 316mila per l’anno scolastico 2021-2022, il 3,8% del totale. Di conseguenza, è cresciuto il numero degli insegnanti di sostegno, arrivati a oltre 26mila. La ripresa della didattica in presenza è possibile anche grazie alla disponibilità, nel 76% delle scuole, di postazioni informatiche adattate alle esigenze degli alunni con disabilità. Nonostante ciò, la presenza di supporti tecnologici adeguati non è ancora sufficientemente garantita in un plesso ogni cinque. Il 36% delle scuole sono infine accessibili agli alunni con disabilità motoria, solo l’1,2 a quelli con cecità o ipovisione.

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Gli insegnanti di sostegno nella scuola italiana

A supporto del crescente numero di studenti con disabilità frequentanti le scuole italiane, vengono impiegati in primo luogo gli insegnanti di sostegno. Figure specializzate, assegnate alla classe dove è presente un alunno con disabilità per favorirne l’inclusione. Degli oltre 207mila insegnanti di questo tipo, quasi 200mila operano nella scuola statale. Si registra quindi una crescita di oltre 16mila unità rispetto all’anno scolastico precedente. A livello nazionale, il rapporto insegnante-alunno è pari a 1,5: migliore quindi di quanto previsto dalle norme (Legge 244/2007).

Elementi di criticità e spunti positivi

Il 32% degli insegnanti di sostegno non ha formazione specifica; vengono impegnati nelle classi frequentate da alunni con disabilità per far fronte alla carenza di figure specializzate. A questa carenza formativa, si aggiunge spesso un ritardo nella composizione degli organici: a un mese dall’inizio della scuola circa il 14% degli insegnanti per il sostegno non risulta ancora assegnato. Tale quota tocca le punte massime in Lombardia (20%), Friuli Venezia Giulia e Liguria (19 e 20%). In positivo si registra invece che negli ultimi tre anni la quota di insegnanti specializzati per il sostegno ha registrato un significativo incremento, passando dal 63% dell’anno scolastico 2019-2020 al 68% dell’anno scolastico 2021-2022. Va inoltre segnalato che per l’anno 2021 il DM 188 ha introdotto un sistema formativo rivolto al personale docente non specializzato, per la conoscenza di base relativa alle tematiche inclusive.

Disabilità a scuola: il supporto della tecnologia

Gli strumenti tecnologici a supporto della didattica sono numerosi e in continua evoluzione, anche per il supporto agli alunni con disabilità. La formazione dei docenti in tecnologie educative specifiche per gli alunni con disabilità risulta però ancora poco diffusa. Le scuole in cui tutti i docenti per il sostegno utilizzano questi strumenti sono soltanto il 54%, un valore ancora lontano dalla copertura totale. Il 76% delle scuole primarie e secondarie dispone di postazioni informatiche adattate alle esigenze degli alunni con disabilità.  Il bisogno di questi strumenti non risulta peraltro sempre soddisfatto. Oltre una scuola su cinque definisce insufficiente la dotazione di postazioni informatiche adattate. Tra gli ordini scolastici, risulta più sprovvista la scuola primaria.

Disabilità sensoriale: gli assistenti alla comunicazione

Le scuole italiane possono contare su circa 65mila assistenti all’autonomia e alla comunicazione.  Si tratta di operatori specializzati la cui presenza contribuisce significativamente a migliorare la qualità dell’azione formativa. Il 4,6% di questi assistenti conosce la lingua italiana dei segni (LIS). La disponibilità di questa tipologia di personale varia molto sul territorio.  Il rapporto è di 1 assistente ogni 4,5 alunni a livello nazionale, ma nel Mezzogiorno si sale a uno ogni cinque, con punte massime in Campania dove si supera la soglia di 12 alunni con disabilità per ogni assistente.

Disabilità e scuola: l’accesso e le barriere

Una scuola su tre risulta accessibile per gli alunni con disabilità motoria. La situazione è migliore nel Nord del Paese dove i valori sono superiori alla media nazionale (39,5% di scuole a norma). L’assenza di un ascensore o la mancanza di un ascensore adeguato al trasporto delle persone con disabilità rappresenta la barriera più diffusa (45%). Numerose anche le scuole sprovviste di servoscala interno (31%) o di bagni a norma (24%).  Solo il 16% delle scuole dispone di segnalazioni visive per studenti con sordità o ipoacusia, mentre le mappe a rilievo e i percorsi tattili, necessari a rendere gli spazi accessibili agli alunni con cecità o ipovisione, sono presenti solo nell’1,5% delle scuole.

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L’inclusione scolastica degli alunni con disabilità – a.s. 2021-2022

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Davide Scorza

Davide Scorza

Davide Scorza, educatore in servizi dedicati ai giovani e allo sviluppo di comunità. Curioso delle potenzialità di applicazione dei media in ambito sociale. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista.

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