I dati e i report disponibili sul sito EFFIS, Sistema europeo di informazione sugli incendi, evidenziano che nonostante la gravità di alcune situazioni, il numero di incendi è diminuito nel ventennio 2001-2021, fatta eccezione per il 2007 e il 2021. Ciò si deve ad una maggiore sensibilità al tema e all’efficacia delle campagne di prevenzione. Crescono però gli ettari di aree bruciate in ogni incendio e in alcune regioni si assiste ad un peggioramento delle condizioni che determinano la rapida propagazione dei roghi.

Gli incendi in Italia dal 1980 ad oggi

I dati EFFIS considerano, oltre al numero di incendi, gli ettari di aree bruciate e la dimensione media della superficie sulla quale si verificano. Nel ventennio 1980-2000 risulta un maggior numero di incendi rispetto al periodo successivo, con il dato peggiore nel 1985, seguito dal 1981 e dal 1992. In termini di ettari di aree bruciate, dopo il 1981, sono invece il 2007, il 2017 e il 2021 gli anni peggiori.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Solo il 2% degli incendi si verifica per cause naturali (illuminazione). Per quelli provocati e dolosi, le motivazioni più frequenti sono il rinnovo dei pascoli, l’attività venatoria e la piromania. Le principali cause non intenzionali sono invece legate alla combustione dei detriti vegetali derivanti dalle attività agricole e alla difficoltà a mantenere sotto controllo i roghi generati per lo smaltimento.

Incendi e cambiamento climatico: le aree più colpite

I confini tra le aree boschive e i terreni agricoli oggi sono molto meno definiti rispetto al passato. L’assenza di campi coltivati e di arbusti di transizione nelle aree marginali creano le condizioni per la rapida propagazione degli incendi. L‘effetto protettivo delle aree coltivate sta quindi diminuendo e, negli anni peggiori, come il 2007 o il 2017, le aree agricole non si sono rivelate adatte a frenare gli incendi boschivi. Anzi, hanno consentito una più rapida diffusione del fuoco verso le foreste.

Nel 2021 il maggior numero di incendi in Italia ha interessato Sicilia, Calabria e Sardegna, dove le condizioni climatiche (alte temperature, venti caldi e secchi, siccità prolungata) hanno favorito la propagazione e aumentato la difficoltà per le operazioni di spegnimento da parte dei vigili del fuoco e della flotta Canadair.

In Sicilia e Sardegna gran parte della superficie bruciata era costituita da terreni agricoli. Al contrario, in Calabria gli incendi hanno colpito maggiormente le aree protette.

Il 2021 ha inoltre registrato un elevato numero di giorni consecutivi senza pioggia, specie nella Sicilia meridionale, nella Sardegna occidentale e centrale. Un dato significativo da rapportare all’andamento degli incendi.

Misure di contrasto e prevenzione degli incendi in Italia

Considerata la rilevanza che la lotta agli incendi sta assumendo per la salvaguardia della biodiversità costantemente minacciata dal cambiamento climatico, sia in Italia che in Europa vige un articolato sistema di prevenzione che coinvolge diversi attori a livello locale e nazionale. Sono le Agenzie forestali regionali ad occuparsi della cura, tutela e conservazione del patrimonio forestale, della difesa dei sistemi forestali e silvo-pastorali dai rischi ambientali, dell’attuazione su tutto il territorio regionale delle attività di protezione civile anche attraverso le campagne antincendio.

Le agenzie forestali devono stilare il Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi a programmazione quinquennale. Gli interventi di prevenzione sono finanziati principalmente dall’Unione europea attraverso i fondi del PSR (Programma di Sviluppo Rurale).

Nel 2021 il Governo ha emanato un regolamento per migliorare le capacità di coordinamento e di previsione, nonché la prevenzione e i tempi di risposta agli incendi boschivi. In particolare, la Legge 155/2021 mira a migliorare le capacità di previsione e allerta della Protezione Civile su tutto il territorio italiano, a potenziare la capacità di risposta della flotta statale con velivoli ed elicotteri aggiuntivi, il potenziamento dei mezzi di risposta aerea e terrestre e delle attività di formazione.

 

Leggi anche:

La legge sugli incendi in Italia

Condividi su:
Mariarita Persichetti

Mariarita Persichetti

Laureata in Management con una tesi in marketing territoriale. Viaggio, scrivo, fotografo e degusto formaggi. Su Buonenotizie.it parlo di progetti sostenibili e innovativi nel turismo, cultura gastronomica e mondo. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici