Secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente, tra il 2005 e il 2019, il numero di voli negli aeroporti europei è cresciuto del 15% fino a raggiungere 9,3 milioni di passeggeri trasportati. Per il settore in oggetto, anche se responsabile di un quantitativo di emissioni di gas serra pari a 147 milioni di tonnellate, la quota totale rispetto a quelle globali è ancora modesta.

Secondo stime dell’Organizzazione dell’Aviazione Civile Internazionale (ICAO), nel 2019 il traffico aereo ha contribuito solo al 2-3% delle emissioni globali di CO2. Nell’ottica di dover raggiungere progressivamente la decarbonizzazione del trasporto aereo, sono inoltre già in corso sforzi per ridurle attraverso l’adozione di combustibili sostenibili, l’implementazione di tecnologie più avanzate e l’ottimizzazione delle rotte aeree.

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Decarbonizzazione trasporto aereo: tutte le ultime novità

Scegliere il mezzo di trasporto per raggiungere una destinazione è un argomento che diventa sempre più caldo con l’avvicinarsi delle vacanze estive. Se per recarsi in luoghi remoti non c’è alternativa all’aereo, non si può dire lo stesso quando si opta per destinazioni di prossimità. In Francia, una legge approvata nelle scorse settimane ha abolito i voli a corto raggio relativi a tre tratte in partenza da Parigi-Orly. Il provvedimento è stato criticato dalla stampa locale a causa degli effetti esigui che avrebbe sulla riduzione delle emissioni. Riguarderebbe, infatti, solo il 2% dei voli a corto raggio nazionali per un totale dello 0.05% di emissioni in meno. Costituisce tuttavia un importante passo in avanti e un modello da implementare in tutti gli altri Paesi membri.

Affinché il trasporto ferroviario possa ritenersi un valido sostituto di quello aereo è necessario il potenziamento della rete. In caso contrario il rischio sarebbe quello di un incremento nell’utilizzo dell’automobile nelle tratte non più coperte dai voli, con la crescita delle emissioni dovute al maggior utilizzo delle vetture.

RefuelEu Aviation: l’accordo che traccia un iter con conseguenze globali

Per raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica, ma anche a seguito di una maggiore attenzione dei cittadini alla sostenibilità nella programmazione dei viaggi, l’UE continua a muoversi verso la decarbonizzazione.

Come per i trasporti marittimi, il parlamento europeo e il Consiglio Europeo per l’Ambiente hanno approvato un accordo che ha l’obiettivo di decarbonizzare i trasporti aerei. RefuelEu Aviation è un programma che incoraggia la produzione e l’uso di carburanti sostenibili, i SAF (sustainable aviation fuel). L’obiettivo è ridurre le emissioni di gas serra derivanti dai voli all’interno dell’Unione Europea e promuovere la transizione verso un trasporto aereo più sostenibile.  ReFuelEu Aviation prevede infatti che il carburante da utilizzare debba essere miscelato con maggiori quantità di cherosene in modo tale da poter ridurre le emissioni. La legge entrerà in vigore dal 2025, fino al 2050, momento in cui si tireranno le somme e se ne analizzerà il reale impatto.

Ridurre le emissioni ma non solo: perché è così importante puntare alla sostenibilità nell’aviazione?

Ridurre le emissioni puntando a carburanti green non basta per rendere il trasporto aereo più sostenibile. L’impatto non si limita solo alle emissioni di CO2 ma anche di altri gas serra, alle emissioni di particolato, alle condensazioni di vapore acqueo e agli effetti delle scie di condensazione.

Inoltre, il trasporto aereo è in parte responsabile dell’inquinamento acustico. Nel 2019, nei 98 principali aeroporti europei, 3,2 milioni di persone sono state esposte ad un livello di rumore generato dagli aeromobili pari a 55 dB Lden e 1,3 milioni di persone a più di 50 eventi rumorosi giornalieri causati dagli aeromobili superiori a 70 dB. Si tratta, rispettivamente, di un aumento del 30% e del 71% rispetto al 2005.

Il forte rumore può causare una serie di problemi di salute come il deterioramento del sistema uditivo, l’incremento dei disturbi del sonno, delle malattie cardiovascolari, mentali e disturbi sulla capacità di apprendimento. Per questo motivo, l’Organizzazione mondiale della sanità ha già fissato dei limiti da non superare per evitare il presentarsi di questi disturbi. Inoltre, gli aerei sono sempre meno rumorosi grazie ai miglioramenti tecnologici. Tutto ciò, in maniera parallela al progressivo sforzo gli Stati membri attueranno per ridurre i voli a corto raggio, contribuirà a migliorare il livello di sostenibilità del settore.

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Mariarita Persichetti

Mariarita Persichetti

Laureata in Management con una tesi in marketing territoriale. Viaggio, scrivo, fotografo e degusto formaggi. Su Buonenotizie.it parlo di progetti sostenibili e innovativi nel turismo, cultura gastronomica e mondo. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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