La Slovenia, a cui si deve l’istituzione della Giornata Mondiale delle Api celebrata ogni anno il 20 maggio, detiene uno dei tassi di apicoltura più elevati al mondo, vantando ben cinque apicoltori ogni mille abitanti. Oggi aspira a diventare capitale mondiale dell’apiturismo e molti altri Paesi – tra cui l’Italia – provano già a prendere spunto. Il turismo delle api e il numero di esperienze offerte ai turisti curiosi di sperimentare nuove attività sostenibili stanno crescendo negli ultimi anni. Questo interesse attorno al bee-tourism è la prova che stiamo imparando a riconoscere l’importanza del ruolo delle api per la conservazione della biodiversità sul pianeta.

Apiturismo in Slovenia, culla dell’apicoltura in Europa

La Slovenia ospita l’ape carnica, una delle specie più apprezzate al mondo, sufficiente ad attrarre un gran numero di appassionati. Il gruppo alberghiero Sava organizza dei bee-bike tour che includono una sosta al museo delle api a Radovljica, dove i visitatori apprendono tutto sulla storia dell’apicoltura slovena. Alla visita didattica sono abbinate attività come degustazioni di miele, bevande e dolci tipici, ma anche passeggiate sui sentieri dell’apicoltura, sculture con la cera d’api o honey massage per i più pigri.

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La Slovenia ha introdotto un sistema di classificazione ad una, due o tre api, a seconda del livello di sostenibilità offerto dalle strutture che forniscono servizi legati al mondo dell’apicoltura e dell’apiturismo. Anche nella capitale, tra le città più green d’Europa, proliferano i progetti che la legano sempre più al mondo dell’apicoltura e al turismo delle api. È in corso la piantumazione solo di alberi che attraggono le api, e il suo miele è pluripremiato perché prodotto da api a contatto con meno pesticidi.

Città del Miele, la rete di territori che promuove l’apicoltura italiana

L’Italia è l’unico Paese al mondo a vantare oltre 60 diverse tipologie di miele, uniche in virtù delle loro radici locali. Dal 2001 Città del Miele, un network territoriale a cui partecipano le città e i borghi che eccellono nella produzione, promuove la cultura del miele attraverso una serie di appuntamenti come degustazioni e workshop. I comuni associati, da nord a sud, sono attualmente circa quaranta.

Tra i progetti pilota dell’associazione, le Strade del Miele, itinerari nati allo scopo di valorizzare i prodotti attraverso degustazioni in ristoranti, trattorie, pernottamenti in agriturismi convenzionati e visite alle aziende apistiche dove è possibile assistere ai metodi di lavorazione del miele. Al momento le Strade del miele in Italia sono due. La prima è nata dall’accordo spontaneo di tre comuni tra Liguria e Lunigiana. La seconda nel Roero, in Piemonte, e comprende tredici comuni.

Turismo delle api: un sostegno alla cultura della biodiversità e alle comunità locali

Il modello sul quale è basato l’apiturismo si allinea con la sostenibilità ambientale in diverse maniere significative. Contribuisce alla conservazione delle api e dell’ecosistema, incentivando pratiche sostenibili da parte degli apicoltori come la protezione degli habitat delle api, la coltivazione di fiori e piante benefiche per le api e il minor utilizzo di pesticidi che ne minacciano la scomparsa.

Promuove inoltre l’educazione ambientale attraverso visite guidate che hanno l’obiettivo di sensibilizzare gli apituristi sul ruolo fondamentale delle api nell’impollinazione, che contribuisce non solo alla produzione di cibo ma anche alla conservazione della biodiversità. Infine, arreca numerosi benefici alle comunità locali fornendo nuove opportunità di lavoro e reddito nelle aree rurali.

Il bee-tourism è molto più di una semplice esperienza turistica. È la prova che anche il turismo può essere un alleato nella protezione dell’ambiente e nella promozione di comportamenti sostenibili tra i viaggiatori, generando al contempo reddito per gli apicoltori e i proprietari di aziende agricole.

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Mariarita Persichetti

Mariarita Persichetti

Laureata in Management con una tesi in marketing territoriale. Viaggio, scrivo, fotografo e degusto formaggi. Su Buonenotizie.it parlo di progetti sostenibili e innovativi nel turismo, cultura gastronomica e mondo. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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