Chiusa la COP 28 di Dubai l’Europa ha ribadito il proprio impegno globale per le energie rinnovabili e l’efficienza energetica promuovendo un “Patto globale per le energie rinnovabili e l’efficienza energetica (REE Pledge)”. A seguire, l’attuazione della direttiva sulla prestazione energetica in edilizia ed il rifinanziamento del programma RePowerEU che punta sulle rinnovabili. Ecco come si sta muovendo l’UE ed i primi obiettivi raggiunti.

Cos’è il Patto globale per le energie rinnovabili e l’efficienza energetica

Il Patto globale prevede tre obiettivi per favorire la transizione energetica.

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Il primo è triplicare la portata di energia rinnovabile, poi raddoppiare l’attuale tasso di miglioramento dell’efficienza energetica (dall’attuale 2% al 4%) e ridurre le emissioni del 55% entro il 2030. Obiettivo: limitare ben al di sotto di 2 gradi Celsius il riscaldamento medio globale rispetto al periodo preindustriale, puntando a un aumento massimo pari a 1,5 gradi.

Solo seguendo questa strada si potrà concretamente assicurare una graduale fuoriuscita dalle fonti fossili come auspicato dalla COP 28.

Come investire in energie rinnovabili ed efficienza energetica?

Con il Patto Globale per le energie rinnovabili l’UE punta a raggiungere da sola entro il 2030, il 42,5% di energie rinnovabili nel proprio “mix energetico” e a rafforzare  l’efficienza energetica dell’11,7%, ponendosi come “guida” mondiale della transizione green.

In che modo realizzare questi obiettivi energetici? L’UE investirà 2,3 miliardi per la transizione energetica delle aziende energivore, creare posti di lavoro verdi e investire nelle tecnologie del futuro. Intende poi monitorare ogni anno, prima di ogni Conferenza sul clima, gli sviluppi di questi obiettivi globali energetici, puntando sul coinvolgimento della Banca europea per gli investimenti e della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo.

Efficienza energetica per tutti gli edifici dell’UE entro il 2030

Non è dunque un caso che contestualmente alla COP 28, l’UE con grande determinazione abbia subito trovato l’accordo sulla proposta di revisione della direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia responsabile del 36% delle emissioni di gas a effetto serra dell’UE.

L’Europa mira a rendere il consumo d’energia climaticamente neutro entro il 2050 attraverso ristrutturazioni degli edifici in classe peggiore (almeno il 16 % entro il 2030). Tutti i nuovi edifici dovrebbero essere a emissioni zero a partire dal 2030; quelli occupati o di proprietà pubblica lo diventeranno dal 2028. Previsto anche l’obbligo di eliminare completamente le caldaie a combustibili fossili entro il 2040.

E per le rinnovabili?

Energie rinnovabili, maggiore forza al REPowerEu

L’UE si era impegnata già nel 2022 a liberarsi gradualmente dalla dipendenza dai combustibili fossili russi, spingendo sulle energie rinnovabili con il programma REPowerEu.

I risultati sono stati notevoli e promettenti: l’UE ha ridotto i propri consumi energetici di quasi il 20%, ha introdotto un tetto al prezzo di gas e petrolio e ha raddoppiato l’ulteriore diffusione delle energie rinnovabili. Nel 2022 ha generato per la prima volta, più energia elettrica da fonti eoliche e solari che dal gas raggiungendo un record di 41 GW di nuova capacità di energia solare installata e ha portato la capacità eolica a 16 GW. Ora il 39% della nostra energia elettrica proviene da fonti rinnovabili.

Nel 2023 l’UE ha aggiornato il REPower, innalzando al 42,5% l’obiettivo vincolante per il 2030, ambendo a raggiungere il 45%. Come? Sviluppando l’industria nucleare, l’idrogeno, attraverso un Piano industriale condiviso: “The Green Deal Industrial Plan”.

Energia pulita ed efficienza energetica, l’UE rinnova l’impegno

Il Consiglio europeo del 19 dicembre scorso ha infine prorogato due regolamenti chiave: il primo riguarda il coordinamento europeo sugli acquisti di gas fino al 31 dicembre 2024 e il secondo sulle autorizzazioni di progetti di energia rinnovabile in tanti settori: dalla geotermia alle batterie di nuova generazione al fotovoltaico.

Per seguire queste strade la Commissione intende promuovere la transizione energetica partendo dai territori e poi proporre la sua ricetta a livello mondiale come esempio positivo da seguire.

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Antonio Mazzuca

Antonio Mazzuca

Dal 2007 sono redattore editoriale tecnico-giuridico esperto e formatore in materia di salute e sicurezza sul lavoro e tutela ambientale. Sono il coordinatore editoriale della Testata tecnica InSic.it e dal 2015 editore della testata culturale registrata Gufetto.press dedicata al mondo della cultura off per le quali scrivo news, articoli, recensioni, interviste e approfondimenti e svolgo formazione ai redattori sia per la parte critica che redazionale e per la scrittura in ottica SEO.

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