In un periodo storico caratterizzato dai continui rincari delle materie prime, di luce e di gas, che hanno provocato notevoli difficoltà economiche alle famiglie, il risparmio dell’energia è l’obiettivo di tutti gli Stati membri.

Per fronteggiare la crisi energetica, il Parlamento europeo ha adottato la sua posizione sulla normativa Ue che mira a garantire un maggiore utilizzo di energie alternative e a ridurre il consumo di energia entro il 2030.

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Rinnovabili, la posizione del Parlamento Ue

I parlamentari hanno votato la revisione della direttiva sulle energie rinnovabili per aumentare al 45% (dal 32% attualmente previsto) la quota di rinnovabili nel consumo finale di energia dell’Ue entro il 2030, obiettivo sostenuto anche dalla Commissione europea nell’ambito del pacchetto “RepowerEU”.

La normativa definisce la disciplina anche per l’ambito dei trasporti, il teleriscaldamento e raffreddamento degli edifici. Nel settore dei trasporti, l’impiego delle energie rinnovabili dovrebbe portare a una riduzione del 16% delle emissioni di gas serra, grazie all’utilizzo di percentuali più elevate di carburanti rinnovabili di origine non biologica, come l’idrogeno. Perciò l’industria dovrebbe incrementare l’uso delle rinnovabili dell’1,9% all’anno e le reti di teleriscaldamento del 2,3%.

Ogni Stato Ue dovrà creare due progetti per l’espansione dell’elettricità verde. In più i Paesi che necessitano di un consumo annuo di elettricità superiore a 100 terawattora (TWh) dovranno elaborarne un altro entro il 2030.

Energia: l'obiettivo dell'Ue è aumentare la quota delle rinnovabili entro il 2030
 Esempio di impianto fotovoltaico

Risparmio energia: gli obiettivi dell’Ue

I parlamentari hanno poi sostenuto la revisione della direttiva sull’efficienza energetica, normativa che fissa gli obiettivi di risparmio energetico nel consumo di energia primaria e finale nell’Ue.

Inoltre, il Parlamento Europeo ha incentivato l’obiettivo Ue per la riduzione del consumo di energia finale e primaria. Nel testo si chiede ai Paesi Ue di garantire collettivamente, entro il 2030, una riduzione del consumo di energia finale di almeno il 40% e di almeno il 42,5% del consumo di energia primaria, rispetto ai dati del 2007.

Per raggiungere questi traguardi, gli Stati membri dovranno stabilire i contributi nazionali vincolanti. Ogni Paese dovrà presentare volontariamente questi contributi ogni 5 anni e mettere a punto misure di mitigazione allo scopo di perseguirne gli obiettivi. Inoltre, secondo il Parlamento Ue, i risultati saranno raggiunti attraverso misure a livello locale, regionale, nazionale ed europeo e in diversi settori, come ad esempio le imprese, gli edifici e la pubblica amministrazione.

Ridurre il consumo di combustibili fossili nell’industria e nei trasporti

La sostituzione del carbone, del petrolio e del gas naturale nei processi industriali ridurrà le emissioni di gas a effetto serra e rafforzerà la sicurezza e la competitività. Il risparmio energetico, l’efficienza, la sostituzione dei combustibili e la diffusione dell’idrogeno rinnovabile grazie all’intervento dell’industria potrebbero far risparmiare fino a 35 miliardi di metri cubi di gas naturale entro il 2030 oltre a quanto previsto dalle proposte del pacchetto “Pronti per il 55%”.

La Commissione europea presenterà delle linee guida in materia di fonti rinnovabili e di accordi per l’acquisto di energia elettrica oltre a predisporre uno strumento di consulenza tecnica con la Banca europea per gli investimenti. Per mantenere e riconquistare la leadership tecnologica e industriale in settori come l’energia solare e l’idrogeno, la Commissione propone di formare un’alleanza industriale per il solare nell’Ue. La Commissione incentiverà i lavori per l’approvvigionamento di materie prime critiche e preparerà una proposta legislativa ad hoc.

Per migliorare il risparmio energetico e l’efficienza nel settore dei trasporti e accelerare la transizione verso veicoli a emissioni zero, la Commissione europea presenterà un Piano green per il trasporto merci e prenderà in considerazione una proposta legislativa per aumentare la percentuale di mezzi a zero emissioni nei parchi auto pubblici e aziendali al di sopra di una determinata dimensione. La comunicazione sul risparmio energetico comprende anche raccomandazioni rivolte alle autorità locali e nazionali al fine di sostituire i combustibili fossili nel settore dei trasporti.

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Elisabetta Majocchi

Elisabetta Majocchi

Elisabetta Majocchi, laureata in Informazione ed Editoria ho collaborato con testate scrivendo di cultura, costume e società. Appassionata di attualità, politica e sostenibilità, oggi scrivo per BuoneNotizie.it grazie al Laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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