Signora Curie, come si vive accanto ad un genio? Non lo so, lo chieda a mio marito“. Così ha risposto la prima donna insignita di ben due premi Premio Nobel, uno per la chimica e uno per la fisica: Maria Salomea Skłodowska, più conosciuta come Marie Curie. Una risposta che rivendica l’apporto alle scoperte e invenzioni delle donne. Sono innumerevoli, ma meno note, le invenzioni nel secolo scorso brevettate dalle donne: dal computer, alla comunicazione wireless, al tergicristalli.

Le invenzioni delle donne: dal calcolatore al wireless

Il mese di marzo celebra due date, l’8 e il 14,  due entità importanti della nostra vita quotidiana: le donne e il Pi greco, il numero più importante della scienza. La vibrazione delle corde di una chitarra, la diffusione di un profumo che si espande in una stanza, la medicina, la costruzione di ponti dipendono dal Pi greco, così come il computer e le trasmissioni wireless.

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Donne e Pi greco si incontrano spesso. Ad esempio, l’ammiraglio Grace Murray Hopper è riconosciuta come la “madre di computer” in quanto ha partecipato negli anni ’40 del secolo scorso allo sviluppo di quei calcolatori antenati dei nostri moderni computer, cellulari e intelligenza artificiale. Tra i premi vinti dall’ammiraglio Hopper c’è anche il Computer Sciences Man of the Year nel 1969.

Un altro congiungimento astrale tra donne e Pi greco avviene tra il 1943 e il 1946 quando vengono realizzati i primi calcolatori digitali. Tra questi c’è l’ENIAC, il primo calcolatore digitale della storia. Per programmarlo sono scelte sei donne: Kay Mauchley Antonelli, Jean Bartik, Betty Holberton, Marlyn Meltzer, Frances Spence, e Ruth Teitelbaum. Nessuno, prima di loro, è stato in grado di programmarlo per svolgere azioni complesse. Loro ci sono riuscite. È grazie a loro se nel 1949,  John Von Neumann, uno dei più grandi matematici della storia moderna, usando proprio ENIAC, riesce calcolare il valore della costante Pi greco con un numero di cifre per allora assolutamente straordinario: 2037.

L’attrice di Holliwood che inventò il wireless

Nel 1942, brevetta il Secret communication system, un metodo antintercettazione dei siluri radiocomandati. Lei è Hedy Lamarr, attrice austriaca, conosciuta principalmente come una delle prime dive di Hollywood. Realizza il sistema per criptare le comunicazioni via radio, lavorando insieme con George Antheil quando aveva solo 26 anni. Il sistema è oggi alla base delle tecnologie di telefonia mobile e di sistemi wireless.  Il giornalista Edoardo Segantini, spiega come sono riusciti nell’impresa nel suo libro “Hedy Lamarr, la donna gatto“:

Servendosi dei rotoli di carta perforati dei pianoforti meccanici, Lamarr e Antheil misero a punto un’apparecchiatura in grado di modificare di continuo le frequenze radio (frequency hopping) rendendole di fatto non intercettabili

L’invenzione viene brevettata grazie all’aiuto del fisico Samuel Stuart McKeown, del California institute of technology, ma la Marina Usa la giudica non utilizzabile in pratica. Solo quando gli scienziati americani  iniziano a sviluppare tecnologie basate proprio sul wireless, il brevetto viene attenzionato. Lamarr riceve l’Electronic Frontier Foundation Award poco prima della sua morte nel 2000.

Invenzioni al femminile più geniali nelle auto

Piove, nevica o c’è da pulire il parabrezza, il tergicristallo è fondamentale. Ad inventarlo una donna: Mary Anderson. È il 1903, e Mary va a New York per lavoro sfidando la neve. L’unico modo per il conducente di pulire il parabrezza è aprire i finestrini e togliere la neve con le mani o fermarsi e scendere dall’auto. Nulla di più pericoloso e al minimo delle condizioni di sicurezza. In più, i tempi di percorrenza si allungano moltissimo. Mary allora inizia a ingegnarsi per trovare una soluzione e avere un parabrezza sempre pulito, rimanendo al caldo nell’abitacolo. Così costruisce il primo tergicristalli: una leva interna all’auto, vicino il volante, che muove una stecca di gomma all’esterno sul parabrezza. Il brevetto viene depositato nel 1917. Successivamente, sempre una donna, Charlotte Bridgwood, inventerà i primi tergicristalli automatici.

Margaret A. Wilcox, nata nel 1838 a Chicago, è invece l’inventrice del riscaldamento per auto. Wilcox è una delle prime ingegnere dell’industria automobilistica e con molti brevetti all’attivo. Il suo sistema di riscaldamento per automobile viene approvato il 28 novembre 1893. Il sistema consiste in una camera di combustione posta sotto l’auto e in un sistema di tubi che porta l’acqua riscaldata sotto l’abitacolo. L’invenzione ha un doppio vantaggio: rende più facile viaggiare se il cielo è nuvoloso e con temperature basse, tenendo l’interno dell’auto alla temperatura desiderata, e contemporaneamente, evita che i vetri si appannino, rendendo così l’esperienza di viaggio più comoda e sicura.

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Anna Restivo

Anna Restivo

Editor e creator freelance nel motorismo sportivo e storico.  Ho collaborazioni in F1 dal 2014, passando anche dalla Motogp, e dal 2019 in manifestazioni di auto e moto d'epoca. Mi piace raccontare il motorismo e le sue connessioni con società, arte, ambiente, creando format e progetti. Attualmente collaboro con BuoneNotizie.it, grazie al quale ho avuto l'opportunità di conoscere il giornalismo costruttivo.

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